Le elezioni politiche si avvicinano: il prossimo 4 marzo 2018 si andrà al voto in tutta Italia per la formazione di un nuovo governo. Tra i protagonisti della campagna elettorale c’è Matteo Salvini, leader della Lega e cardine dell’alleanza di Centrodestra che coinvolge Forza Italia, Fratelli d’Italia e l’ormai famosa quarta gamba con Noi con l’Italia. Tra i punti del programma elettorale del Carroccio è tornata la leva militare obbligatoria, che secondo il leader leghista sarebbe utile per contrastare razzismo e terrorismo. L’idea del ritorno al servizio militare e civile non è nuova, tanto che l’attuale Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha commentato così lo scorso maggio: “Da un lato, per le missioni internazionali abbiamo bisogno di militari professionalmente preparati e qui la leva obbligatoria non sarebbe lo strumento più idoneo. Ma l’idea di riproporre a tutti i giovani e alle giovani di questo paese un momento unificante, non più solo nelle Forze armate ma con un servizio civile che divenga allargato a tutti ed in cui i giovani possono scegliere dove meglio esercitarlo è un filone di ragionamento che dobbiamo cominciare ad avere”. (Agg. Massimo Balsamo)
“LEVA OBBLIGATORIA CONTRO RAZZISMO E TERRORISMO”
Matteo Salvini, gli Alpini (attivissimi nelle ultime ore dopo la maxi polemica nazionale con Claudio Baglioni al Festival di Sanremo 2018) e il servizio di leva obbligatoria: il pomeriggio del leader Lega Nord è stato all’insegna dell’ennesima “promessa-polemica” di questa Campagna Elettorale verso le Elezioni. A margine di un incontro organizzato dalle associazioni nazionali Alpini, Bersaglieri e del Fante, Salvini è tornato alla carica su uno dei suoi punti cardine del programma, sottoscritto anche da Fratelli d’Italia e Berlusconi: «Di fronte a rigurgiti razzisti e alla minaccia del terrorismo penso che la reintroduzione del servizio militare di leva sia meglio per la democrazia», spiega Salvini rilanciando quanto già all’inizio della campagna elettorale aveva già promesso, «Abbiamo inserito l’obbligo in una proposta di legge affinché possa essere previsto su base regionale per sei mesi. Farebbe il bene di tanti ragazzi». Seconda la linea del leader leghista, la leva militare obbligatoria potrebbe tornare a fare “bene” per il futuro dei giovani, «molto meglio che la liberalizzazione di alcune droghe. Mio figlio ha 14 anni e io spero che un giorno possa dire che il suo papà ha fatto qualcosa di concreto», spiega ancora uno scatenato Salvini.
IL DISTACCO DALLA LEGA “STORICA”
Inevitabile il riferimento, anche se non diretto ed esplicito, ai fatti degli ultimi giorni visti a Macerata: Luca Traini era un leghista fascistoide e per Salvini un ottimo antidoto alla “difesa fai da te”, «la leva funzionerebbe come un ottimo argine ai disastri che vediamo in questi giorni. Quando sei in camerata non conta nulla dove sei nato. E un servizio di leva obbligatorio, civile o militare ma soprattutto militare, aiuterebbe l’integrazione di ragazzi che sono venuti qui dall’altra parte del mondo e che cresceranno con l’amore per l’Italia». A chi gli chiede quale tipo di copertura economica potrebbe intervenire per garantire il reintegro della leva obbligatoria, Salvini replica immediato «se si vuole i soldi si trovano sempre», mentre poi respinge in toto (e non è una novità) la proposta di Renzi nel programma Pd di stabilire un’obbligatorietà per il servizio civile. «Non credo nel solo servizio civile, perché se uno vuole oggi ha mille possibilità. Quindi meglio un obbligo di 6-8 mesi, per ragazzi e ragazze che potranno scegliere se farlo civile o militare. Molti Stati che hanno disarmato ora stanno tornando sui propri passi». Qualche simpatico Alpino ha voluto tendere una piccola trappola al “secondo” Matteo, e gli ha chiesto se questa nuova linea della Lega molto “schiacciata” sulle tematiche di FdI sulla sintonia con Tricolore e valore delle Forze Armate, Salvini risponde: «Mi becco un giorno sì e uno no del cretino da Bossi che vorrebbe che io mi occupassi solo di Milano. Ma per me l’Italia è bella tutta, da Bolzano alla Sicilia».