Siamo in campagna elettorale, ma pochi se ne sono accorti: di comizi elettorali non v’è traccia, i mitici gazebo sono un ricordo come i mega-manifestini 6×3: quelli dei “meno tasse per tutti” o “anche i ricchi piangono”. Del resto, “senza lilleri non si lallera” e da quando “mammona” ha chiuso i rubinetti del finanziamento pubblico la campagna elettorale è ridotta necessariamente a spot televisivo, a réclame, a insopportabile chiacchiericcio da salotto, che per questa settimana (una delle quattro ancora disponibili) sarà quasi completamente azzittito dal festival della canzone italiana.



A pensarci bene, forse, un bene per tutti: per chi non si giova della politica, i più; ma anche per chi, da appassionato, è esausto dalla girandola equestre di promesse (da marinaio). E tutto appare falso, grottesco, grigio, stantio. Un passaggio obbligato dalla Costituzione che tanti – è palpabile – avrebbero preferito evitare. Un passaggio del tutto anonimo, temporalmente risicato, quasi silenziato, affinché le conseguenze possano rivelarsi affini alle premesse. Così molto è destinato a rimescolarsi, ma niente a cambiare!



Del resto gli italiani voteranno con un governo in carica che nessuno ha mai sfiduciato (tantomeno il Colle più alto) e che rischia di succedere a se stesso, sia in caso di riconferma dell’attuale maggioranza, come nel caso di larghe intese o di un cosiddetto “governo del Presidente”, chiamato a traghettare le istituzioni verso nuove elezioni. Sempre che il nuovo Parlamento, quello che sarà eletto il 4 marzo e che difficilmente vorrà “rottamarsi”, non riesca miracolosamente a inventarsi una maggioranza assai stabile per garantire una navigazione tranquilla al governo: quello di prima, lo stesso di adesso e, forse, di dopo.



In fondo, nel mondo alla rovescia in cui le aziende falliscono per i crediti, le Borse crollano per la ruggente crescita degli Stati Uniti, la locomotiva economica mondiale, e gli Stati senza governo sembrano rifiorire, l’italica continuità appare davvero un orizzonte di “felice normalità”.