M5S, caso rimborsi: nuove grane per il partito pentastellato. Dopo Emanuele Dessì, finito nel mirino della critica per la casa popolare in affitto a 7 euro al mese, per le amicizie con il clan Spada di Ostia e i post violenti sui social network, altri due candidati del Movimento Cinque Stelle hanno firmato il modulo per la rinuncia all’eventuale elezione in vista delle politiche in programma il prossimo 4 marzo 2018. Parliamo del deputato Andrea Cecconi e il senatore Carlo Martelli, che sono stati “pizzicati” dagli inviati del programma tv “Le Iene”: i due, come sottolinea Il Giornale, avrebbero falsificati i bonifici e non avrebbero versato il proprio stipendio nel fondo per il microcredito come previsto all’interno del regolamento del Movimento 5 Stelle. “Andrea Cecconi e Carlo Martelli mi hanno comunicato le loro decisioni. Le accolgo con orgoglio. Solo dei portavoce del MoVimento 5 Stelle potevano fare una scelta del genere a fronte di uno sbaglio che hanno ammesso e subito corretto. Nessuna legge li obbligava a restituire lo stipendio e nessuna legge li obbligava a rinunciare a un seggio sicuro in Parlamento. Eppure lo hanno fatto”, il commento del candidato premier Luigi Di Maio su Facebook.



IL COMMENTO DI CECCONI E MARTELLI

Dopo aver fatto un passo indietro, Andrea Cecconi e Carlo Martelli hanno commentato la vicenda tramite i propri profili social. Queste le dichiarazioni del deputato Cecconi: “Il 4 marzo cederò il passo e andranno avanti gli altri candidati che trovate nel listino. Qualche giorno fa, come annunciato con un post sul blog delle Stelle, ho proceduto a effettuare il versamento al Fondo per il Microcredito per mettermi in regola con le restituzioni pubblicate sul sito tirendiconto.it. Il ritardo è stato dovuto a motivi di natura personale, che penso che nessuno possa essere in grado di giudicare, e sui quali non mi dilungo”. Linea di difesa per il senatore Martelli, che ha tenuto a sottolineare di aver restituito tutto ciò che doveva: “In questo anni ho rinunciato a 204.731 euro e questo resta. So però di aver mancato nei confronti degli iscritti del Movimento 5 Stelle, anche se la mia coscienza è a posto perché ho restituito fino all’ultimo centesimo come promesso. Come già scritto sul blog, i probiviri decideranno sul mio caso in piena autonomia. In ogni caso ho già espresso nei giorni scorsi l’intenzione di rinunciare alla mia elezione. Continuerò a sostenere il Movimento e i candidati del mio collegio”.

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