Matteo Salvini è impegnato in questi giorni in una partita molto tattica: quella che, secondo i suoi piani, dovrebbe portarlo a formare un governo. Dato per assodato che il centrodestra da solo non ha i numeri, il candidato premier della Lega guarda sia al Pd che al M5s, ma deve stare attento a non perdere i pezzi. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, su Facebook ha messo infatti alcuni paletti:”Una cosa è certa: Fratelli d’Italia, con i suoi 50 parlamentari eletti, ribadisce l’impegno preso con gli elettori. Non siamo disponibili a governi diversi da quello di centrodestra. Ben venga il sostegno esterno di chi voglia condividere le priorità del centrodestra: riduzione delle tasse, contrasto all’immigrazione clandestina, maggiore sicurezza, aiuto agli italiani in difficoltà”. Dunque la Meloni è chiara: se qualcuno vuole sostenere un governo di centrodestra dovrà farlo esternamente e sulla base del programma, senza cioè reclamare ministeri e poltroni. Ma chi accetterà delle condizioni così stringenti? (agg. di Dario D’Angelo)
SALVINI, “VOGLIO MANTENERE IMPEGNI CON ELETTORI”
Sono giorni di attesa in Italia per capire come e da chi sarà composto il prossimo Governo. Del resto, le recenti elezioni del 4 marzo, hanno evidenziato una divisione importante del popolo del Bel Paese, che quasi per tutta la totalità del sud ha votato per i Cinque Stelle, e che al nord ha invece invocato l’aiuto del Centro Destra. E rimanendo nella coalizione che ha vinto al nord, ha parlato nelle scorse ore il leader della Lega, Matteo Salvini, candidato premier della coalizione completata da Forza Italia e Fratelli d’Italia: «Non ho fretta, non ho smanie, non ho ambizioni personali – le dichiarazioni del segretario del Carroccio in conferenza stampa a Milano – se non di mantenere gli impegni con gli elettori. Vado al governo soltanto se posso mantenere gli impegni presi, non mi interessa andare a fare il ministro solo per il gusto di farlo».
“IO L’UNICO CANDIDATO PREMIER DELLA LEGA”
Quindi Salvini parla del futuro possibile premier del centro destra: «L’unico candidato premier della Lega è Salvini, lo abbiamo messo nel simbolo e abbiamo preso 5 milioni di voti. Nomi alternativi? Se arriva uno che vuole attuare il nostro programma il presidente del Consiglio lo possono fare anche Pippo, Pluto o Paperino. Ma di geni della lampada non ne vedo in giro». Per il leghista è giunto il tempo di lavorare e rimboccarsi le maniche, senza fare troppe promesse: «Ai salvatori della patria non credo, penso che la gente voglia una proposta politica, al tecnico alla Monti o alla Fornero non credo». Salvini ha altresì aggiunto di aver chiesto ai suoi parlamentari di essere sulle strade, nei mercati, nei luoghi di lavoro, per incontrare la gente, comprenderne i problemi e quindi cercare di risolverli. Il leader della Lega ha chiesto nella giornata di ieri una mano al PD di modo da trovare quei senatori e quei parlamentari utili per formare la nuova squadra di governo, e avere così la maggioranza. I Dem hanno però risposta in maniera fredda e per ora tale soluzione sembra alquanto complicata. Nel frattempo ha parlato anche Silvio Berlusconi, numero uno di Forza Italia, e altro vincitore nella coalizione di centro destra: «Adesso – ha incitato i suoi l’ex presidente del Milan – tocca ai moderati».