Rosy Guarnieri si è spenta a 66 anni dopo aver visto coronata la sua vita politica: prima sindaca leghista della storia, assessore in Provincia e, infine, deputata. La Guarnieri continua a vivere nel ricordo degli abitanti di Albenga e della Lega. Negli ultimi mesi però ha dovuto lottare contro la stessa malattia che poi l’ha uccisa e proprio durante il suo ricovero al Santa Corona di Pietra Ligure dove si è spenta, è stata eletta in Parlamento. Come riporta Il Secolo XIX, l’ultimo saluto a Bastia è previsto per domani, martedì 13 marzo. Intanto, a ricordare Rosy Guarnieri è stato anche il Vescovo Monsignor Guglielmo Borghetti: “Ho appreso della morte di Rosy Guarnieri, figura amata e innamorata della nostra città di Albenga”, ha esordito, come riporta Savonanews.it. “La ricordo alla recente inaugurazione della nuova sede del CAV Ingauno, discreta, attenta, lieta pur provata visibilmente dal suo male”, aggiunge il monsignore, stringendosi poi alla famiglia “con sentimento di cristiano cordoglio”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
TOTI: “LA LIGURIA IN LUTTO”
Anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha voluto ricordare come tanti suoi colleghi in queste ore la recentissima scomparsa di Rosy Guarnieri per quella maledetta malattia che l’affliggeva da tanto tempo. «La scomparsa di Rosy Guarnieri colpisce tutta la politica ligure, che perde una donna forte, esempio di coraggio e determinazione. Di fronte a questo grave lutto, esprimo sincere condoglianze e vicinanza alla famiglia, a nome mio e dell’intera Giunta regionale ligure»; ora che il Parlamento ancora non è stato convocato con i nuovi eletti, le tempistiche per la decadenza saranno certamente studiate nel dettaglio senza fretta per vedere cosa succederà nel seggio conquistato dalla ex sindaco di Albenga. Come vedevamo già in precedenza, anche gli avversari politici si fanno carico del ricordo importante della loro collega, combattiva e appassionata: «Con Rosy Guarnieri scompare una donna tenace, una grande combattente, un’avversaria politica ma mai una nemica. Da lei mi separavano le idee, ma nel rispetto di un confronto civile», scrivono Raffaella Paita e Luigi De Vincenzi, capogruppo Pd e Consigliere Pd in Regione Liguria.
SALVINI, “ROSY AIUTACI DA LASSÙ”
Il leader della Lega ha voluto ricordare subito la scomparsa di Rosy Guarnieri con un Tweet corredato dalla foto che vedete qui sopra; la zarina leghista era appena stata eletta in Parlamento e dunque ora dovrà intervenire per forza il decadimento “automatico” della carica: «Buon viaggio Rosy, hai fatto in tempo a gioire per la vittoria della tua Lega, anche nella tua amata Albenga, e ci hai salutato. Una preghiera e un sorriso, aiutaci da Lassù». I funerali, ha fatto sapere la famiglia, avranno luogo il prossimo 13 marzo, martedì, alle ore 10,30 presso la Chiesa della Santissima Annunziata a Bastia d’Albenga, mentre ieri sera il rosario sarà recitato alle 19 domani sera nell’oratorio Santa Croce, sempre a Bastia. Sempre la famiglia ha chiesto che non vengano donati fiori ma solo offerte a Basta Poco Onlus, un’associazione che si occupa dell’assistenza ai malati terminali e alle loro famiglie. Uno dei suoi più acerrimi avversari politici ad Albenga, Iuri Patrone del Pd, ha voluto omaggiare la “zarina leghista”: «Gli avversari politici si apprezzano anche per la loro caparbietà, per la loro tenacia e per la passione che mettono nella vita politica e nell’amministrazione. Aver conosciuto antagonisti così è un arricchimento a prescindere, poi ci sono le idee, le convinzioni, le scelte. Ma prima di tutto il rispetto. Esprimo le mie condoglianze per la donna e per l’avversario politico che non ha mai reso banale il confronto, ci mancherà». (agg. di Niccolò Magnani)
L’ADDIO DI CASSINELLI
Lutto nel mondo della politica, in seguito alla scomparsa di Rosy Guarnieri, il primo sindaco leghista della storia e simbolo di Albenga. A ricordare la donna, morta a 65 anni a causa di un brutto male presso l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, in provincia di Savona, è stato anche il senatore Roberto Cassinelli che, come riporta Savonanews.it ha dichiarato: “La notizia della scomparsa di Rosy Guarneri ci lascia sgomenti. Una perdita per la politica ligure, un punto di riferimento per il territorio”. A detta di Cassinelli, la Guarnieri ha rappresentato per anni una donna “instancabile, sempre presente e in prima fila a ogni iniziativa, era una persona determinata e convinta”. Non poteva mancare ovviamente la vicinanza del senatore alla famiglia della donna scomparsa, ribattezza la Zarina Verde proprio per il suo grande impegno leghista in una zona che, fino al suo arrivo, tendeva ad avere un altro colore politico. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
PRIMO SINDACO LEGHISTA DELLA STORIA
E’ morta all’età di 65 anni, Rosalia, detta Rosy, Guarnieri. Si è spenta questa mattina, all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dove era ricoverata per via di un male incurabile. E’ stata uno storico primo cittadino di Albenga, e il mondo politico si è raccolto attorno alla famiglia della donna, per molti anni, simbolo della città ligure. Originaria della Sicilia, Rosy era stata da poco eletta deputato alla Camera per la Lega, e lascia due figlie, Micaela e Tatiana, nonché il marito Franco Vairo, medico ed ex funzionario Asl. Le persone che le stavano vicino, sia del mondo politico che non, la descrivono come una donna molto forte, grintosa e combattiva, e la sua carriera ne è una conferma. E’ stata il primo sindaco donna di Albenga, nonché il primo sindaco leghista nella storia del partito del Carroccio.
ERA DETTA LA ZARINA VERDE
Negli anni ’90 era stata ribattezza la Zarina Verde, sia perché aveva contribuito a diffondere le idee leghiste in una zona sino a quel momento quasi esclusivamente “rossa”, sia per le sue battaglie storiche, anche quando non era ancora sindaco, con l’allora primo cittadino di Albenga, Angelo Viveri, di opposte idee politiche. Ma vista la sua tenacia, la sua grinta e la sua determinazione con cui portava avanti le proprie idee, era apprezzata da tutti, anche dai politici con visioni differenti rispetto alla sua. Molte le lotte, anche controverse, portate avanti dalla Guarnieri, come ad esempio l’apertura della moschea più grande della Liguria nel 2013, una questione in netta controtendenza rispetto alle idee sponsirzzate dalla Lega. In quell’occasione Rosy disse: «Per le mie idee, che rivendico con orgoglio, so bene essere stata dipinta come un’appartenente a un movimento razzista. Niente di più falso, lo abbiamo dimostrato con le parole e con i fatti: Albenga è città dell’accoglienza, terra di migranti e di opportunità». Un fatto che le costò la poltrona di sindaco nonché molti commenti di disapprovazione.