Mentre su una facciata del Ministero degli Esteri Britannico a Londra un gruppo di attivisti noto come Philosoraptors ha proiettato il video del faccione di Vladimir Putin con accanto al scritta “Miss me?” (Vi manco?, NdR) quale protesta simbolica contro le reazioni del mondo occidentale agli esiti del voto russo, cominciano ad arrivare, pur con alcuni distinguo, le prime congratulazioni al rieletto Presidente. Se da parte di alcuni leader europei, Francia e la stessa Gran Bretagna in testa, nonché la stessa Unione Europeo, è gelo, va segnalato soprattutto il messaggio arrivato dalla Cina da parte di Xi Jinping, fresco di rielezione quale “presidente a vita” della Repubblica Popolare e che, di fatto, ha ricambiato gli auguri rivoltigli da Putin solo alcuni giorni fa. Xi Jinping si è complimentato col suo omologo russo per il risultato schiacciante col quale è stato confermato per un quarto mandato al Cremlino: stando a quanto riportato dall’Agenzia Nuova Cina, il Segretario Generale del Partito Comunista cinese ha ricordato i progressi fatti dal popolo russo negli ultimi anni verso “il rafforzamento della nazione”, auspicando nuovi successi in futuro nel raggiungimento di un’ulteriore crescita e, in merito alle relazioni tra le due potenze mondiali, “un nuovo tipo di rapporti basati sul mutuo rispetto, cooperazione e risultati reciprocamente vantaggiosi per il futuro dell’umanità”. Nelle ultime ore, è arrivato a Putin anche il messaggio di Frank-Walter Steinmeier che, nel silenzio assordante di Angela Merkel, si è congratulato augurandosi che il nuovo mandato “contrasti l’allontanamento nel nostro continente delle persone in Russia e in Germania”, aprendo a una nuova fase di dialogo in un contesto di “reciproca fiducia”. (agg. di R. G. Flore)
IL PORTAVOCE DI PUTIN, “AFFLUENZA RECORD GRAZIE A UK”
Il portavoce della campagna elettorale di Vladimir Putin si dice certo: «L’affluenza è stata di 8-10 punti superiore alle attese e per questo dobbiamo ringraziare il Regno Unito. Ci hanno messo sotto pressione nel momento esatto in cui avevamo bisogno di mobilitare gli elettori. Ogni volta che la Russia è accusata ingiustamente di qualcosa, il popolo russo fa quadrato attorno al cuore del potere. E oggi il cuore del potere è Putin». Un’ammissione tanto candida quanto reale: i russi che si sono recati alle urne per votare “lo zar” sono stati 3 su 4, un boom autentico di affluenza che confermano il dato celebrativo del 76,66% di voti finali per il Presidente rieletto per la quarta volta. Dopo le parole di Putin sul caso Skripal, ora la considerazione della sua squadra elettorale tornano ancora sullo “spionaggio-gate” spiegando che gli influssi sono stati molti più positivi per la Russia che non per il Regno Unito o la comunità europea che ha posto nuove sanzioni contro il Cremlino. Intanto, mentre oggi si “celebra” il quarto anniversario dell’annessione della Crimea nel territorio russo – e in molti sono convinti che il voto coincida volutamente con questo anniversario – in quel territorio Putin supera il 90% di voti e un’affluenza mai vista in una regione che per la prima volta partecipava alle Presidenziali russe.
“RESPONSABILI PER SKRIPAL? SOLO SCHIOCCHEZZE”
Vladimir Putin, con il 76.6% su quasi l’intera totalità di schede scrutinate (secondo i media russi al 99,63%) trionfa per la quarta volta alle presidenziali in Russia preparandosi a restare al potere fino al 2024. Quello raggiunto in queste elezioni rappresenta per Putin il miglior risultato di sempre e di fronte ad una folla riunita in piazza del Maneggio, alle spalle della Pizza Rossa, non ha potuto fare altro che ringraziare gli elettori i quali, come riporta Repubblica.it, hanno dimostrato ora più che mai la loro “fiducia e speranza”. Ora, dunque, è tempo di pensare al futuro della Russia ed a quello “dei nostri figli e agendo così senza dubbio siamo condannati al successo”, ha detto il neo presidente al suo popolo. Alle sue spalle, ma con un ampio distacco, si è posizionato comunista Pavel Grudinin con l’11,82% ed a seguire il nazionalista Vladimir Zhirinovsky, con il 5,68%. Dopo i ringraziamenti, in conferenza stampa Putin ha poi voluto parlare per la prima volta del caso Skripal, l’ex spia russa avvelenata in Gran Bretagna con il gas nervino: “Se si fosse trattato di nervino di tipo militare Serghei Skripal sarebbe morto sul posto: noi abbiamo distrutto il nostro arsenale chimico mentre i nostri partner non lo hanno ancora fatto”, ha spiegato. Dunque ha aggiunto che pensare che la Russia sia colpevole “è una sciocchezza”: “Ritenere che potessimo fare una cosa del genere prima delle elezioni e dei campionati del mondo è davvero sciocco”, ha ribadito, dicendosi pronto a cooperare con la Gran Bretagna. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
RIELETTO CON IL 76%: “IL SUCCESSO È IL NOSTRO DESTINO”
Trionfo alle presidenziali russe per Vladimir Putin, che ha vinto con il 76% circa dei voti. Prosegue lo spoglio delle schede, che peraltro va oltre i dati già favorevoli degli exit poll del centro demoscopico statale Vtsiom. Secondo Rossiya 24, Putin avrebbe raccolto il 76,2% dei suffragi. Le autorità hanno detto di non aver rilevato irregolarità significative, ma opposizione e Ong ne hanno denunciate migliaia. «Grazie a tutti i nostri sostenitori per questo risultato: ora è importante essere uniti e includere nella nostra squadra anche chi ha votato altri candidati. Il successo è il nostro destino. Lavoreremo tutti duramente per il futuro della grande Russia», ha dichiarato Vladimir Putin alla folla davanti al Maneggio, nel cuore di Mosca a pochi passi dal Cremlino. Il presidente russo promette poi una svolta: «Davanti a noi ci aspettano sfide enormi, dobbiamo risolvere i problemi della nazione», ha dichiarato al suo comitato elettorale. Putin ha poi analizzato l’esito del voto: «Questo risultato significa che è stato approvato quello che abbiamo fatto in condizioni difficili in questi anni ma anche quello che faremo, ciò che abbiamo proposto: mi auguro che le forze politiche si sforzino di pensare al bene del paese prima che al loro tornaconto». Dopo la rielezione ha parlato per la prima volta del caso Skripal, la spia russa avvelenata: «È assurdo pensare che abbiamo tentato di avvelenare Skripal prima delle elezioni e dei Mondiali di calcio. Se si fosse trattato di nervino di tipo militare Serghei Skripal sarebbe morto sul posto: noi abbiamo distrutto il nostro arsenale chimico mentre i nostri partner non lo hanno ancora fatto». (agg. di Silvana Palazzo)
RISULTATI ELEZIONI RUSSIA, TRIONFO PUTIN
Vladimir Putin ha vinto con il 73,9% dei voti: il primo exit poll sulle Elezioni in Russia conferma la rielezione più scontata della storia al Cremlino anche per i prossimi 6 anni, con un trionfo ipotizzato ormai da mesi in tutta la comunità internazionale. Molto bene anche l’affluenza che – in attesa del dato finale ultimato – vedeva alle ore 19 (ora di Mosca) il 59,5% dei cittadini aventi diritto al voto che si sono recati alle urne, forse il vero dato positivo con il quale si misurava l’impatto di successo o meno di Vladimir Putin. Navali per tutto il giorno ha cercato di denunciare numerosi casi sospetti di brogli nella regione di Mosca, a San Pietroburgo e in Bachkiria, ovviamente senza avere lui prove concrete e senza che poi realmente le forze dell’ordine abbiano verificato la giusta operazione di voto della vasta Russia. Molti gruppi di cittadini sono stati “portati” fisicamente alle urne, venivano offerti check up medici gratuiti e i dipendenti statali sono stati “obbligati” dai loro funzionari e dirigenti al recarsi alle urne per servire la “patria Russia”.
“CHECK-UP GRATUITO AI SEGGI”
Alle ore 17 l’affluenza sale ancora al 51,9% con le speranze di Putin per un buon successo in termini di russi presentati alle urne che accrescono ancora di più: per “invogliare” ancora di più la popolazione a recarsi alle urne, Putin ha deciso di aprire nei seggi elettorali di alcuni villaggi della Siberia addirittura dei check-up gratuiti per ogni elettore che si presentava con tessera elettorale alle urne. «Ho votato per Putin, assolutamente e sempre, che domande. Non ci sono alternative credibili, nessun altro sa governare in questo Paese. Vladimir Zhirinovskij (il candidato ultranazionalista, ndr) è un pagliaccio, Grigorij Javlinskij un perdente, Ksenia Sobchak soltanto una popstar», spiega un elettore russo all’inviata del Sole 24 ore Antonella Scott. Il successo di Putin è evidente sotto gli occhi di tutti, bisognerà capire e ragionare sulle cifre che stanno consegnando al Cremlino il quarto mandato praticamente consecutivo all’ex agente del Kgb. A Mosca i voti sono molto alti, meno a San Pietroburgo, mentre tra la Siberia e il Kamchatka si rischia il 100% di affluenza.
CAOS IN UCRAINA, “VOTO OSTACOLATO A KIEV”
L’affluenza alle ore 14 per le Elezioni in Russia vede un nuovo dato record che supera e di molto le scorse Presidenziali del 2012: Putin sempre più verso il suo quarto mandato con il 35% di affluenza che è destinata a crescere ancora a cinque ore ancora dalla chiusura delle urne in tutta la Russia. È quanto reso noto dal vicepresidente della Commissione elettorale centrale, Nikolai Bulayev, sul suo profilo ufficiale Twitter. Alle 10 di Mosca (le 8 in Italia) l’affluenza era stata pari al 16,55 per cento. Sono circa 110 milioni i cittadini russi che oggi sono chiamati alle urne per esprimere il loro voto alle elezioni presidenziali: di questi però, i primi problemi e scandali arrivano dall’Ucraina dove ai cittadini russi pare venga impedito di esprimere il voto per le Presidenziali. A denunciarlo è l’ambasciata russa a Kiev la quale spiega come alcuni membri del Movimento nazionalista ucraino hanno bloccato l’accesso all’ambasciata russa dove si svolgono le operazioni di voto per tutti i cittadini presenti nella capitale ucraina. Questo pare andrebbe avanti fin da ieri sera con i nazionalisti che farebbero entrare solo i diplomatici compiendo autentici “picchetti” all’ingresso dove vengono controllati tutti i documenti e i passaporti.
RUSSIA AL VOTO, PUTIN VERSO QUARTO MANDATO
Vladimir Putin questa sera sarà per la quarta volta eletto Presidente della Russia dopo la fine delle Elezioni Presidenziali che da ieri sera alle ore 20 in tutto il Paese chiedono ai cittadini il più “scontato” dei risultati. La Russia al voto ormai dal 1999 non vede grandi novità, con i principali avversari di Putin che per motivi o per altri (spesso con dinamiche molto simili all’Unione Sovietica, ndr) non riescono a raggranellare consensi abbastanza alti per anche solo impensierire l’ultimo degli Zar. Urne aperte oggi dalle 8 fino alle 20 (ovvero fino alle 18 ore italiane) per poter permettere a tutti gli 11 fusi orari diversi che attraversano la Russia di poter svolgere le normali operazioni di voto: il dato da guardare oggi però non sarà tanto la vittoria finale, scontata al 99,9% delle possibilità, ma l’affluenza dei russi che si recherà in cabina elettorale. Nel 2016 alle ultime urne russe il 60% aveva segnato il punto più basso della storia del Paese ex sovietico (alle presidenziali del 2012 fu del 65,3 per cento) e ora Putin vuole dimostrare a tutti di poter rialzare la volontà della gente di andare alle urne convincendoli con la propria politica vincente e i risultati dell’ultimo quinquennio.
Ecco, a ben vedere i primi dati ufficiali forniti dal Cremlino sull’affluenza alle ore 10 di questa mattina, il Presidente può dirsi del tutto soddisfatto: è altissima, al 16,55% quando ancora mancano 10 ore di voto, smentendo quanto richiesto dal principale oppositore dello “zar” Putin, il blogger oligarca Alexiei Navalni. Negli ultimi 12 mesi ha sfidato i divieti delle autorità portando migliaia di persone in piazza contro il governo russo e la corruzione e ha chiesto a tutti di disertare le urne come segno di protesta; i suoi guai giudiziari, che molti ritengono fabbricati dal Cremlino, gli hanno però impedito di candidarsi. Per ora sta vincendo ancora Putin e l’impressione è che i risultati di stasera celebreranno ancora una volta l’elezione del più forte leader mondiale presente ancora oggi nel 2018.
PUTIN VINCERÀ CON UNA MAGGIORANZA… RUSSA
«L’affluenza alle urne alle 10:00 era del 6,36% nel 2000, dell’8,01% nel 2004, dell’8,94% nel 2008 e del 6,53% nel 2012″ ha detto Pamfilova. Oggi invece il dato è di 16,55%», spiega l’agenzia Interfax dopo i dati elaborati dalla presidente della commissione elettorale centrale, Ella Pamfilova. Secondo l’ultimo sondaggio diffuso prima del voto, Putin è in vantaggio con una maggioranza “bulgara” – anzi ora andrebbe detta forse “russa” – tra il 69% e il 73%, mentre il primo avversario è lontano in maniera abissale. Si tratta del comunista “capitalista” Pavel Grudinin con il 10-14%, mentre il nazionalista Vladimir Zhirinovsky non andrebbe oltre l’8-12%. Per ritenersi un successo pieno, gli analisti internazionali calcolano che l’affluenza dovrà essere del 70% per potersi considerare operazione riuscita al 100%, con il Paese confermato di nuovo saldamento in mano alla pressione putiniana: quello che è certo è che l’ex agente KGB questa sera sarà eletto per la quarta volta presidente della Russia, non dovendo neanche fare le valigie dal Cremlino dove soggiorna quasi ininterrottamente (se ci eccettua il periodo da premier con Medvedev Presidente) da oltre 19 anni. Tutte le polemiche rimangono intatte ma non sembra che la vicenda in Siria o peggio lo scandalo spionaggio dell’ex KGB Skripal abbiano minimamente intaccato il potere solido e saldo in mano a Vladimir Putin.