QUORUM, PD CON M5S PER “FRENARE” SALVINI? LA PAROLA AGLI ELETTORI
Nei sondaggi prodotti da Quorum dopo il voto del 4 marzo è stato chiesto agli elettori italiani come ritengono la possibilità che il Partito Democratico appoggi un governo Di Maio per impedire che la Lega di Salvini possa concludere un accordo-alleanza con gli stessi grillini. Ebbene, l’ipotesi di un Pd di nuovo in pista per frenare quest’alleanza al momento resta non primaria per l’elettorato intervistato: il 33,9% lo esclude del tutto mentre il 19,5% si dice abbastanza convinto che non sia una buona soluzione per lo stesso sistema Paese. Non è dato sapere se più per sfiducia nel Pd o per favore nella possibilità di un esecutivo Di Maio-Salvini: intanto però, a favore di un appoggio dem al governo grillino resta un 30,2% “possibilista” e un 16,3% del tutto convinto dalla possibilità di non vedere avanzare il centrodestra a guida Matteo Salvini.
DEMOS, STIME POST-ELEZIONI: M5S AL 34%, SALVINI RAGGIUNGE IL PD
Dopo il voto del 4 marzo, i sondaggi prodotti da Demos e Demetra presentano le prime stime sulle attuali intenzioni di voto qualora si arrivasse a nuove elezioni nei prossimi mesi: il Movimento 5 Stelle si conferma primissima lista nel Paese con il 33,8% di consenso, doppiando quasi i secondi in classifica, gli appaiati Lega di Salvini (18,4%) e Partito Democratico del reggente segretario Maurizio Martina (18,2). I dati di Demos portano poi ai consensi al momento in mano a Silvio Berlusconi, ancora più bassi rispetto alle elezioni di due settimane fa: il 12,8% apre poi la lista dei partiti sotto il 10%, ovvero Fratelli d’Italia (4,8%), Liberi e Uguali (4,2%), Più Europa-Centro Democratico (2,2%) e tutte le altre sigle raggruppate che insieme non superano il 5,6% di consensi. L’ipotesi nuove urne è per ora l’ultima tenuta in mano da Mattarella rispetto all’ampia rosa di possibili carte da giocarsi prima; ma se i numeri continuano a non crescere e gli accordi non fioccano in Parlamento, le intenzioni di voto diverranno nuova materia di discussione politica visto che si dovrà preparare una nuova e clamorosa campagna elettorale.
PIEPOLI, FIDUCIA NEI LEADER: GENTILONI BATTE DI MAIO
Secondo gli ultimi sondaggi di Piepoli sul gradimento personale dei principali leader politici, il crollo di Matteo Renzi è certificato anche dopo le elezioni dove infatti è stato sonoramente sconfitto assieme al suo Partito Democratico, da cui si è dimesso come segretario. I dati, fermo restando la buona fiducia in Mattarella (61%, arbitro decisivo delle prossime settimane per la decisione di affidare l’incarico di Governo) confermando il buon andamento personale di Paolo Gentiloni – al 46% – che danno una traccia della volontà di molti elettori in un periodo di forte instabilità per un governo che in maniera chiara davanti ancora non sorge. L’esecutivo Gentiloni intanto rimane in sella e per gli elettori non è una così pessima notizia: benissimo Luigi Di Maio dato nel sondaggio al 40% di gradimento personale, mentre Salvini non va oltre il 29% nella fiducia di consenso. Renzi crolla al 23%, mentre Berlusconi va addirittura sotto il 20%, fermandosi al 17% dopo aver perso anche lui le ultime elezioni politiche.