Presidenti di Camera e Senato eletti entro sabato? Questo è l’auspicio di Matteo Salvini, che è intervenuto dopo la fumata nera della prima votazione per entrambi i rami del Parlamento. «Se tutti fanno quello che ha fatto la Lega, e cioè un passo indietro, si chiude», ha dichiarato il leader del Carroccio, che ribadisce la propria apertura al dialogo, pur “bacchettando” Luigi Di Maio: «Il M5s sbaglia a porre veti, ma sbaglia anche chi si arrocca su un solo nome: ognuno di noi, in questo momento, deve parlare con tutti». Intanto continua a tenere banco il caso di Nadia Mohammedi, la 20enne che si è rifiutata di servire Matteo Salvini in una gelateria a Milano perché «è uno che semina odio, che gioca col razzismo per fini elettorali». La ragazza “disobbediente” è stata criticata da alcuni perché avrebbe risposto al razzismo con il razzismo, ma cresce l’insofferenza dei giovanissimi immigrati di oggi. Marco Pasciuti sulle colonne del Fatto Quotidiano ha scritto che la reazione di Nadia è legittima «se una parte dello schieramento politico fa di te, delle tue origini e di parte della tua famiglia un bersaglio. Il problema del Paese. Il capro espiatorio».



LOGGIA 2018, SALVINI CONFERMA VILARDI PER LA LEGA

Ieri sera Matteo Salvini era a Viterbo. Da lì ha parlato, tra una stretta di mano e un selfie, delle elezioni comunali di Brescia. Il leader della Lega ha sciolto la riserva in una dichiarazione che tutti auspicavano. Ha rivelato di aver detto a Paolo Grimoldi, commissario della Lega Lombarda, «di telefonare a Paola Vilardi: per noi della Lega è lei il candidato sindaco di Brescia». Alla vigilia dell’insediamento delle Camere, Salvini ha assicurato che «non ci sono problemi su Paola Vilardi», confermando quindi l’appoggio all’avvocato di Forza Italia per la corsa a Palazzo Loggia. Era quello che il centrodestra aspettava dal 5 marzo, quando la Lega doveva dire se onorare il patto di Arcore secondo cui se Fontana era l’uomo per la Regione, l’antagonista di Del Bono a Brescia doveva essere un candidato azzurro. L’exploit della Lega alle Elezioni Politiche 2018 aveva complicato un po’ le cose, ma alla fine Paola Vilardi ha strada libera. Ora potrà partire ufficialmente la campagna in vista del voto di maggio.

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