Il video postato ieri su Facebook da Alessandro Di Battista, nel quale l’ex deputato di fatto confermava il suo periodo sabbatico in Sud America assieme alla famiglia e la sua nuova collaborazione con Il Fatto Quotidiano in qualità di reporter, ha scatenato un vespaio di polemiche su una delle “rockstar” del Movimento 5 Stelle: infatti, dopo l’attacco da parte del Giornale e di Libero Quotidiano, che hanno parlato di “giornalista che mai ha fatto il giornalista ora a libero paga di Travaglio”, si registrano tantissimi commenti sui social network da parte di coloro a cui non va giù il fatto che Di Battista, grazie anche alla sua notorietà, possa svolgere un lavoro a cui tanti giovani ambiscono e permettendosi anche un periodo lontano dall’Italia. C’è infatti chi critica l’ex deputato per aver goduto di una corsia preferenziale, laddove centinaia di reporter freelance si vedono rimbalzare i propri curriculum vitae da una redazione all’altra. Inoltre, oltre alle critiche alla mancanza di meritocrazia nel giornalismo italiano, qualcuno arriva a parlare di “vacanze pagate”, mentre i sostenitori del Movimento sul web contrattaccano parlando di ipocrisia e “doppia morale” dato che nessuno ha osato criticare i legami tra giornalismo e partito di riferimento nel caso di Tommaso Cerno, ex condirettore di Repubblica candidatosi e poi eletto nelle fila del Partito Democratico. (agg. di R. G. Flore)



L’ATTACCO DEL GIORNALE, “MAI FATTO IL GIORNALISTA”

Si chiude l’era da parlamentare, e si apre quella da giornalista per Alessandro Di Battista. L’ex figura di spicco (insieme a Grillo e Di Maio), del Movimento 5 Stelle, ha deciso di non ricandidarsi durante le scorse elezioni, per dedicarsi ad altro. Questo “altro” lo abbiamo scoperto solamente nelle scorse ore, dopo che lo stesso Di Battista ha pubblicato un video sulla propria pagina Facebook per annunciare appunto i suoi impegni nei prossimi mesi: girerà gli Stati Uniti per un reportage realizzato per Il Fatto Quotidiano, il noto giornale a cui capo vi è il giornalista Marco Travaglio. Diversi i commenti sulla vicenda, fra cui quello di Fabrizio Boschi, giornalista de Il Giornale, che ha voluto riportare la notizia in maniera un po’ ironica: «Farà il reporter per il Fatto di Marco Travaglio – scrive il collega della carta stampata – senza mai aver fatto il giornalista. Vabbè, è stato anche parlamentare senza aver mai fatto politica – aggiunge – e scriverà pure un libro e la Mondadori gli darà 400mila euro». Quindi Boschi conclude il suo intervento così, in maniera molto tagliente: «Dice che ci farà sapere come cambia la frontiera Stati Uniti d’America-Tijuana. Se a qualcuno in Italia importasse qualcosa. E che va a studiare. E di questo ne ha tanto bisogno». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



REPORTER PER IL FATTO QUOTIDIANO

Dopo i libri arriva il momento dei reportage per Alessandro Di Battista. Ritorna alle origini l’ormai ex deputato del Movimento 5 Stelle: si trasferirà in America per scrivere “sulla periferia del mondo” per il Fatto Quotidiano e la web tv Loft. Lo ha annunciato Di Battista in un video pubblicato oggi sulla sua pagina Facebook. “Il primo di giugno partiremo e gireremo un po’ di strade in America. Scriveremo dei reportage su varie tematiche”, ha spiegato l’ex membro della Camera dei Deputati con il M5S. In passato non aveva mai fatto mistero della sua passione per il Sud del continente americano, ora si dedicherà a una serie di reportage che lo terranno impegnato per sei mesi. Tornerà in Italia a dicembre dal viaggio che lo porterà dalla California al confine messicano. Alessandro Di Battista, che compirà 40 anni in viaggio, porterà con sé anche il figlio Andrea, che non ha ancora compiuto un anno. «Festeggerà il suo primo compleanno probabilmente in Guatemala dove io già sono stato».



ALESSANDRO DI BATTISTA, NUOVA VITA IN AMERICA

Alessandro Di Battista lascerà temporaneamente l’Italia non senza un po’ di rimpianto per il Parlamento. “Quando ti impegni così tanto e vedi il risultato ti dispiace non essere in prima linea anche se sono contento per i parlamentari che ci sono”. Ma l’ex deputato M5S non è pentito della scelta fatta con la compagna e per il figlio Andrea, destinato a diventare “un bimbo itinerante”.  Non è stato facile, infatti parla di “scelta sofferta”. Poteva avere incarichi importanti in questa Legislatura, ammette, ma ha sentito il richiamo dell’America. “Io sono proprio curioso. Una vita non mi basta”. Raccoglierà idee e proposte, racconterà le problematiche sociali e come, ad esempio, sta cambiando la frontiera. “Sto andando a fare quello che ho sempre sognato, indagare dei fenomeni e poterli scrivere”, aggiunge Di Battista nel video pubblicato sulla sua pagina Facebook. Del resto c’è tanta vita al di fuori dei palazzi istituzionali.