Non ha dubbi Matteo Renzi sul ruolo del Pd nella partita per la formazione del nuovo governo. Per il segretario dimissionario, i dem devono restare all’opposizione, anche perché così possono «dare un aiuto al Paese portando un clima di civiltà e rispetto del Governo che nei nostri confronti purtroppo non c’è stato». L’idea è che l’opposizione si possa far bene e al tempo stesso possa far bene al Partito democratico. «Rispettiamo il voto degli elettori. E quando diciamo che rispettiamo il voto degli elettori intendiamo anche i nostri elettori», ha aggiunto Renzi nell’e-news. La sua posizione è condivisa dal presidente del Pd, Matteo Orfini, che ha mandato un messaggio a Luigi Di Maio e Matteo Salvini: «Ragazzi, scusate se interrompo il vostro affettuoso corteggiamento… ma coi voti del Pd non farete alcun governo perché i nostri parlamentari staranno all’opposizione. Buon proseguimento». La decisione di restare all’opposizione potrebbe provocare delle defezioni: Dario Franceschini e Andrea Orlando ad esempio hanno chiesto un confronto in vista delle consultazioni sui temi da portare avanti all’apposizione. Invocano cioè un chiarimento sulla linea da portare avanti quando al Colle i partiti dovranno discutere sul governo.
PD, RENZI DETTA LA LINEA: “STAREMO ALL’OPPOSIZIONE”
Si è aperta una fase delicata della democrazia parlamentare, che l’ex premier Matteo Renzi ha analizzato nell’e-news. «Quando eravamo al Governo noi si chiamava “accaparramento di poltrone”», mentre ora si chiama «rappresentanza istituzionale». Il segretario dimissionario dem punta il dito contro il Movimento 5 Stelle, pur non citandoli esplicitamente: «Quelli che quando c’eravamo noi gridavano nei talk contro gli inciuci, oggi vanno in tv a spiegare la necessità degli accordi che smentivano con forza prima delle elezioni». Nel “pensierino della sera” Renzi ha parlato poi della scomparsa di Fabrizio Frizzi, dicendosi «colpito» per la «commozione». L’ex premier evidenzia «un affetto profondo, sincero, genuino per ciò che un professionista buono e capace rappresenta in questo tempo urlato e arrabbiato». E cita anche l’allenatore Emiliano Mondonico, «che voglio ricordare felice e appassionato magnifico messere al Calcio Storico di Firenze».