Dopo le elezioni i sondaggi fanno registrare una crescita di consenso per le forze politiche che hanno vinto. Il fenomeno si chiama “bandwagon” e trova conferma anche nelle rilevazioni di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera. A poco meno di un mese dalle elezioni, il Movimento 5 Stelle cresce dell’1,2%, consolidando il proprio primato, la Lega dell’1,8%, arrivando a scavalcare il Pd, sostanzialmente fermo sui risultati del 4 marzo, e quindi al secondo posto. Aumenta per il Carroccio il vantaggio su Forza Italia, addirittura in flessione dello 0,9%. Tutti gli altri partiti calano di qualche decimale. La formazione della maggioranza di governo però resta un rebus. Tra gli elettori l’alleanza più gradita resta comunque quella tra M5S e Lega (35%), nonostante una diminuzione del 2% rispetto a due settimane fa. A seguire c’è l’alleanza tra M5S e Pd, che è al 18%, mentre solo 14%, ma in crescita di due punti, quella tra M5S e l’intero centrodestra. (agg. di Silvana Palazzo)
GOVERNO M5S-LEGA: CI CREDE IL 70% DEGLI ITALIANI
Sono giorni d’attesa per il mondo politico: saranno le consultazioni al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica a dire se esistono i margini per trovare l’intesa che porti alla formazione di un nuovo governo. Ma cosa ne pensano gli italiani a proposito? A formulare questa domanda, nell’ambito di un sondaggio di pochi giorni fa per il programma di La7 Otto e Mezzo condotto da Lilli Gruber, è stato l’istituto Demopolis. Ebbene, il risultato è netto: il 70% degli intervistati si è detto certo che alla fine un accordo si troverà. Una percentuale ben più alta della somma di voti ottenuti da Movimento 5 Stelle e Lega, che insieme raggiungono circa il 50%. Citiamo questi due partiti non a caso, ma perché data la linea politica intrapresa dal Pd, che finora ha confermato l’intenzione di restare all’opposizione, gli indiziati principali per un possibile accordo restano i due partiti che hanno ottenuto i più alti consensi: il M5s di Di Maio e la Lega (a traino del centrodestra) di Salvini. Il restante 19% è più scettico e crede che l’ipotesi più probabile sia quella di un ritorno alle urne, mentre l’11% non sa.
LE INDICAZIONI DI VOTO
Ma come andrebbe a finire se oggi si tornasse a votare? Il sondaggio svolto 5 giorni fa dall’Istituto Index Research per il programma Piazzapulita di Corrado Formigli su La7 delineava un quadro in cui i vincitori del 4 marzo riuscirebbero ad aumentare i propri consensi. Il Movimento 5 Stelle si conferma primo partito con il 34,9%. Al secondo posto troviamo proprio la Lega di Salvini, che passa dal 17% delle politiche del 4 marzo al 23,5% odierno. Il Partito Democratico risente delle dimissioni di Matteo Renzi da segretario? Per il momento non molto, se è vero che gli ultimi dati lo attestano al 17,5. Più in sofferenza Forza Italia, con Silvio Berlusconi chiamato a reagire all’Opa lanciata da Salvini per risollevare un partito attualmente al 10,9%. Scende anche Fratelli d’Italia al 3,3% mentre Liberi e Uguali crolla al 2,1%.