Sfiorata quota 73%, quasi due punti in meno rispetto alle precedenti elezioni. E’ il dato sull’affluenza pubblicato dal ministero dell’Interno a poche decine di seggi ancora da ultimare. Alle ore 2.50 il risultato parla di un 72,91% di italiani che sono andati a votare per la Camera, in calo rispetto al 75,2% fatto registrare nel 2013. A conti fatti, la progressione dell’affluenza è stata comunque superiore a quanto lasciavano intravvedere i dati aggiornati alle ore 12. A quell’ora, infatti, la proiezione parlava di un’affluenza finale sotto il 70%. I votanti crescono solo in tre regioni: Basilicata, Calabria e Campania, mentre scende in tutte le altre regioni e i cali maggiori si registrano al Nord. Stessa dinamica si registra sostanzialmente anche al Senato. Nonostante un sistema elettorale molto complesso e una campagna elettorale triste e roboante di promesse quasi irrealizzabili gli italiani non hanno disertato le urne, anche se lo zoccolo degli astensionisti rimane ancora superiore al 25-26%. I dati in tempo reale sulle Elezioni Politiche 2018 e le Elezioni regionali in Lombardia e in Lazio.



ARGINATA L’ASTENSIONE

Superata quota 73%, quasi due punti in più rispetto alle precedenti elezioni. E’ il primo dato sull’affluenza diffuso dal ministero dell’Interno. Alle ore 23 il risultato finale parla di un 73,60 di italiani che sono andati a votare, in crescita rispetto al 71,46% fatto registrare nel 2013. A conti fatti, la progressione dell’affluenza è stata superiore a quanto lasciavano intravvedere i dati aggiornati alle ore 12. A quell’ora, infatti, la proiezione parlava di un’affluenza finale sotto il 70%. Bisogna però tenere presente che in molti seggi ci sono ancora lunghe code di elettori. Quindi il risultato finale potrebbe anche essere ritoccato all’insù. Nonostante un sistema elettorale molto complesso, che rischia di non consegnare uno scenario chiaro, e una campagna elettorale triste e roboante di promesse quasi irrealizzabili gli italiani non hanno disertato le urne, anche se il partito degli astensionisti rimane ancora superiore al 25-26%. 



AUMENTI MAGGIORI AL SUD, IN VETTA LA CAMPANIA

I dati sull’affluenza per le Elezioni Politiche 2018 sono positivi. In attesa di quelli delle 23, si apprende dal Ministero degli Interni che alle 19 hanno votato alla Camera in totale il 58,42% degli aventi diritto. Soddisfatto Ettore Rosato, ideatore della legge elettorale: «I dati sull’affluenza sono molto positivi, peccato per le file createsi soprattutto dove si vota anche a livello regionale», ha dichiarato ai microfoni dell’Ansa. Non è mancata una precisazione: «Vorrei ricordare che la legge non prevede la trascrizione a mano del numero della scheda, che sta rallentando le operazioni ma bastava prevedere solo etichette autoadesive». La regione che ha fatto registrare la crescita maggiore dell’affluenza è la Campania: +6,2% rispetto al Referendum 2016. Al secondo posto c’è la Puglia con il 5,4% di crescita, sul gradino più basso del podio c’è invece la Basilicata, con il 5,2%, stessa percentuale peraltro registrata dalla Calabria. (agg. di Silvana Palazzo) 



AFFLUENZA ELEZIONI 2018: I DATI PER CAMERA E SENATO

Il ministero dell’Interno ha appena comunicato i dati relativi all’affluenza delle elezioni politiche e regionali 2018 alle ore 19: 58% a livello nazionale. Una percentuale promettente, visto che nel 2013 alle ore 19 si era fermata al 44%, ma va detto che 5 anni fa si votava anche il lunedì. Sempre nel 2013, l’affluenza finale era stata del 75,18%: per la prima volta la percentuale di votanti scendeva sotto l’80% (politiche del 2008). Questa la classifica per affluenza delle prime tre regioni: Veneto 65,1% Toscana, 64,2% Emilia Romagna 65,8%, Marche 63. In fondo alla classifica ci sono la Sicilia 46%, Calabria 48,5%, Sardegna 51,8%. Va rilevato che i dati dell’affluenza sono relativi alla sola Camera dei deputati: il Viminale, nel suo portale Eligendo, ha scelto infatti di classificare i dati dell’affluenza sotto le due di Camera e Senato, ma i dati sono relativi, alle 19 come anche alle 12 di oggi, solo agli elettori della Camera, perché al Senato votano solo gli aventi diritto che hanno compiuto 25 anni di età; l’insieme più ampio di votanti è dunque quello della Camera, per la quale si vota fin dai 18 anni.

CAOS AI SEGGI: RITARDI PER IL SISTEMA ANTIFRODE

Il sistema antifrode sta complicando non poco le operazioni nei seggi, dove si sono formate lunghe code in attesa di espletare le formalità e di entrare nelle cabine elettorali. La causa dei ritardi è dovuta all’apposizione del codice alfanumerico antifrode, che impegna il personale dei seggi. Il talloncino antifrode è stato ideato per evitare che dall’esterno vengano introdotte nel seggio schede già compilate. Roma e Milano si sono formate anche code di un’ora; un dettaglio che potrebbe avere leggermente falsato anche la percentuale di affluenza. La prossima percentuale dell’affluenza, quella definitiva, sarà disponibile alle ore 23, quando chiuderanno i seggi di queste elezioni politiche alle quali gli italiani sono chiamati per eleggere deputati e senatori della XVIII legislatura.