Sono chiuse ormai le operazioni di voto anche alla Camera, dopo la chiusura (mancano solo alcune sezioni) del Senato: il Movimento 5 Stelle ora si può dire e confermare essere il primo partito d’Italia con il 32,6% dei consensi ottenuti. Davanti rimane il Centrodestra, che con il 37,2% viene sì la sfida di coalizione ma non ottiene i voti necessari per poter governare alla Camera (e nemmeno al Senato, dove pure ha più vantaggio complessivo). I partiti singoli vedono un traino eccezionale della Lega di Salvini che ottiene il 17,4%, e batte in un sol colpo Forza Italia al 14,4%, Fratelli d’Italia al 4,3% e Noi con l’Italia (1,31%, con voti che vengono ridistribuiti internamente alla coalizione di cdx). Chi ha certamente perso è il Pd di Renzi che in coalizione prende il 22,8%, ma livello di singolo partito fa il minimo storico e si ferma al 18,7%; +Europa resta fuori dal Parlamento (tranne Emma Bonino e Riccardo Magi passati nei collegi uninominali) col 2,5%, idem per Insieme, Civica Popolare Lorenzin e Svp (0,5%, 0,5% e 0,4%). Pessima performance per Liberi e Uguali che conclude al 3,3% e per un pelo entra nelle due Camere: concludiamo con Potere al Popolo concluse all’1,1%, CasaPound sotto l’1% (“scampato” pericolo Fascismo?), Popolo della Famiglia (0,66%), Forza Nuova 0,38%, Partito Comunista (0,32%), Partito Valore Umano (0,14%), 10VolteMeglio (0,11%), Per una sinistra rivoluzionaria (0,08%), Ala-Pri (0,06%), Grande Nord (0,06%). (agg. di Niccolò Magnani) I dati in tempo reale sulle Elezioni Politiche 2018 e le Elezioni regionali in Lombardia e in Lazio – Live & Affluenza – Proiezioni & Exit Poll – Risultati Camera Uninominale, Senato Proporzionale, Senato Uninominale, Lombardia e Lazio.
PROIEZIONI CAMERA
Dopo gli exit poll è tempo di proiezioni e stime sui seggi per quanto concerne i risultati delle Elezioni Politiche 2018 che riguardano la Camera. Tra le prime ipotesi di composizione c’è quella di Quorum/YouTrend per SkyTg24. La proiezione ovviamente tiene conto dell’esito del voto nelle sezioni finora scrutinate. Per ora vedrebbe, a fronte di un numero totale di 316 deputati per la garanzia di una maggioranza e della governabilità, l’insediamento di 255 esponenti del centrodestra a fronte dei 234 del Movimento 5 Stelle. Il Partito democratico invece avrebbe 100 seggi, Liberi e Uguali 15, altri del centrosinistra 8. All’interno della coalizione guidata da Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, i seggi di Montecitorio sarebbero così ripartiti: la fetta più grossa spetterebbe alla Lega, con 122 deputati, mentre 96 sarebbero gli onorevoli forzisti; a Fratelli d’Italia andrebbero 32 seggi, mentre 5 sarebbero quelli attribuiti a Noi con l’Italia-Udc. (agg. di Silvana Palazzo)
POSSIBILE RIPARTIZIONE SEGGI
Mentre mancano circa 6mila seggi ancora in fase di scrutinio (54.780 su 61.401 si conferma il quadro dei risultati elettorali come ormai annunciati da tempo. La Lega con il 17,9% dei voti surclassa Forza Italia indietro al 13,9%; Fratelli d’Italia è al 4,3% mentre Noi con l’Italia-Udc resta fuori del parlamento non raggiungendo lo sbarramento previsto e fermandosi all’1,30%. Il Movimento 5 stelle è primo partito italiano con il 31,98% mentre il Pd crolla al 18,9%. Anche +Europa di Emma Bonino al momento sarebbe fuori della camera dei deputati però lo scarto è minimo, 2,59%. Debacle totale per Italia Europa insieme (0,58) e Civica popolare allo 0,51%. Liberi e Uguali entra per un pelo alla camera con il 3,35% mentre restano fuori Potere al popolo (1,1%), Casapound (0,66%), Partito comunista (0,3), Partito valore umano (01), 10 volte meglio (1,1), Partito repubblicano (0,06), Autodeterminazione (0,06), Grande Nord (0,06) (Agg. Paolo Vites)
LE PROIEZIONI RAI SUI SEGGI PER LA CAMERA
È senza dubbio il Movimento 5 Stelle il primo partito italiano, con oltre il 30% dei consensi, grazie a un risultato incredibile ottenuto in centro Italia, dove in molte aree ha superato persino il 50%. Seconda si attesta la Lega, con il 18%, primo partito della coalizione di centrodestra. Una situazione che non permette a nessun partito di avere la maggioranza dei seggi. Secondo le ultime proiezioni Rai per la Camera il M5S si attesta tra i 230 e i 240 seggi, la Lega tra 115 e 123 e il Pd tra 104 e 10. Forza Italia oscilla tra 99 e 105 seggi, Fdi 24-32 e Leu tra 11 e 19. La lista Lorenzin potrebbe aggiudicarsi tra 1 e 3 seggi. Sembra, insomma, che le forze moderate siano le vere sconfitte di queste elezioni (agg. Eleonora D’Errico)
M5S E LEGA, POPULISTI OLTRE 50%
Siamo al giro di boa per quanto riguarda i risultati della Camera Proporzionale per le Elezioni 2018. Non sono ancora disponibili dati ufficiali sui seggi, del resto gli scrutini sono ancora in corso, ma dai dati del Ministero dell’Interno è già possibile farsi un’idea. Il Movimento 5 Stelle è il primo partito con il 31,55%, ma la coalizione del centrodestra è avanti con il 37,03%. All’interno si registra il successo della Lega con il 18,38%; il partito di Matteo Salvini è avanti a Forza Italia, che invece è attestato al 13,70%. Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni è al 4,30%, mentre Noi con l’Italia – Udc è solo all’1,26%. Passiamo al centrosinistra, i cui risultati sono deludenti: la coalizione è al 23,77% con il Pd a fare da traino con il 19,39%, mentre +Europa non sfonda i 3 punti percentuali, restando al 2,70%. Italia Europa Insieme 0,57%, Civica Popolare di Beatrice Lorenzin allo 0,48% e Svp allo 0,47%. Liberi e Uguali invece è al 3,51%. (agg. di Silvana Palazzo)
LE PROIEZIONI OPINIO-ITALIA PER LA RAI
Secondo i primi exit poll dopo la chiusura delle urne, la coalizione che ha più voti è quella di centrodestra formata da Lega e Forza Italia. I responsi delle prime rilevazioni in attesa dei risultati ufficiali, rivelano che, secondo il primo exit poll del consorzio Opinio-Italia per la Rai, il Pd sarebbe al tracollo con il 20,5-23,5%, Forza Italia e la Lega pari al 13-16%. Secondo l’intention poll realizzato da Tecné per Mediaset, al proporzionale per la Camera l’M5S è il primo partito al 29-33%. Il Pd è al 17,5-21,5%, FI al 12-16%, Lega al 12-16%, Leu al 3-5%, Fratelli d’Italia al 4-6%, Noi con l’Italia al 0,5-2,5%, +Europa al 2-4% e altri al 7-9%. Per i dati ufficiali, comunque, bisognerà attendere il pomeriggio di lunedì 5 marzo. (agg. Eleonora D’Errico)
I DATI TECNÈ
In base alla terza proiezione realizzata da Tecné per Mediaset al proporzionale alla Camera il M5s è il primo partito al 33,8%. Il Pd è invece al 18,1%, Lega al 15,8%, FI al 14%, Fratelli d’Italia al 4%, LeU al 3,5%, +Europa al 2,5%, Noi con l’Italia al 1,2%. Mentre al maggioritario per la Camera il Centrodestra è al 35%, M5s al 33,8%, Centrosinistra al 22,1%, LeU al 3,5%. Flop del centrosinistra alle Elezioni Politiche 2018, ma risulta vincente almeno in Trentino Alto Adige dai primi dati dello scrutinio del proporzionale alla Camera. La coalizione del centrosinistra, quando le sezioni scrutinate sono 158 su 1.061, è al 61,93% alla Camera, mentre quella di centrodestra al 19,63%, il M5s all’11,76%, Leu al 3,47%. Per quanto riguarda sempre la coalizione di centrosinistra, il primo partito è il binomio Svo-Patt, col 46,69%, e il Pd è al 9,58%. In quella di centrodestra invece la Lega è al 13,64% e Forza Italia al 4,77%. (agg. di Silvana Palazzo)
LA QUARTA PROIEZIONE DI SWG
La 7 diffonde la quarta proiezione relativa alla Camera dei Deputati per le Elezioni Politiche 2018. I dati sono forniti da SWG, che ha coperto un campione del 90%. Gli ultimi aggiornamenti non discostano molto dalle indicazioni precedenti e l’andamento delle proiezioni viene quindi confermato. Il Movimento Cinque Stelle si consolida primo partito al 32,50%, ma è la Coalizione di Centro Destra a raccogliere maggior consenso con un 37,30%. Il Centro Sinistra resta fermo al 22,90% mentre Liberi e Uguali si assesta attorno al 3,20%.Per quanto riguarda i seggi, il Centro Destra potrebbe raccoglierne tra 242-282, 108-148 per il Centro Sinistra,195-235 Movimento Cinque Stelle, 12-14 Liberi e Uguali. (Aggiornamento Jacopo D’Antuono)
PARLA MAURIZIO MARTINA
Per Maurizio Martina, quella del Pd è una sconfitta “chiara e inequivocabile”. “Lo stiamo verificando al Senato; lo seguiremo con attenzione alla Camera. Si profila un dato di gran lunga sotto le aspettative, alla luce delle prime proiezioni”. Giulia Grillo (M5S) è serena: “Il centrodestra è avanti, ma aspettiamo a fare previsioni”. Secondo YouTrend, a meno di sorprese allo spoglio del voto reale, il Pd risulta essere il quarto gruppo parlamentare sia alla Camera che al Senato. Anticipano M5S, Lega e Forza Italia, deludendo le aspettative iniziali: per Matteo Renzi, l’obiettivo della vigilia era essere il primo gruppo parlamentare. Queste le proiezioni dell’ultim’ora (Opinio – Rai): Pd: 19,0% +Europa: 2,5%; FI: 13,5%; Lega: 17,7%; FdI: 4,1%; NcI: 1,1%; Movimento 5 Stelle: 32,4%; LeU: 3,6%. La copertura si attesta al 27%. (agg. di Rossella Pastore)
Le ultimissime proiezioni diramate da La 7 durante la ‘Maratona Mentana’ confermano il primato del Movimento Cinque Stelle (32,3%). Seguono Lega Nord (17,3%), Forza Italia (14,3%), Fratelli D’Italia (4,3%), Noi con l’italia-Udc (1%), Partito Democratico (18,7%), + Europa (2,7%), Civica Popolare (0,5%), Italia Europea Insieme (0,7%), Liberi e Uguali 3,4%, Potere al Popolo (1,5%), Casapound (1%), Popolo della Famiglia (0,8%). Nel dettaglio, considerando l’insieme delle coalizioni, abbiamo un Centro Destra al 36,90%, Centro Sinistra 23,00%, Movimento Cinque Stelle 32,30%, Liberi Uguali 3,40%. Si tratta chiaramente di dati ancora variabili, anche se gli esperti assicurano un margine di errore sempre più ridotto con il trascorrere delle ore. La lunga notte delle elezioni del 2018 porterà dati più chiari. I risultati delle prossime ore saranno sempre più attendibili e vicini a quelli definitivi. (Aggiornamento Jacopo D’Antuono)
LE PROIEZIONI TECNE’
YouTrend ha diffuso le proiezioni di Tecnè per Mediaset relativa alle liste (parte proporzionale) della Camera dei deputati. La copertura è del 25% del campione. Ecco i dati: Pd 18,1%, +Europa 2,5%, Forza Italia 14%, Lega 15,8%, Fratelli d’Italia 4%, Noi con l’Italia 1,2%, M5s 33,8%, Leu 3,5%. Alla Camera si eleggono 630 deputati con un sistema misto, per il 36% maggioritario e per il 64% proporzionale. Nel frattempo, secondo la mappa navigabile di Repubblica, mentre scriviamo lo scenario dei collegi plurinominali della Camera vede il centrosinistra davanti al centrodestra in Trentino Alto Adige, in Emilia Romagna 3 e Toscana 3, e in Campania 2. Si colorano di giallo i collegi di M5s Marche 2, la Sardegna, Lazio 2, la Puglia, la Basilicata, Campania 1, e tutta la Sicilia tranne la provincia di Catania. Il resto d’Italia va per ora al centrodestra.
ROSATO (PD): STAREMO ALL’OPPOSIZIONE
Stando alle ultime proiezioni Tecnè, il Movimento 5 Stelle è il primo partito con il 33,8% delle preferenze. Sud e Nord spingono in direzioni diverse: alte le preferenze per i pentastellati al meridione; Centrodestra e Centrosinistra se la giocano nel resto d’Italia. Più nel dettaglio: Pd (18,1%); Lega (15,8%); FdI: 4%; NcI: 1,2%; LeU: 3,5%. Fraccaro (M5S) dichiara: “Nessuno potrà governare senza di noi”. Soddisfazione della Lega di Matteo Salvini, che sui social si accoda a Lorenzo Fontana in un “grazie” a lettere cubitali. Più pessimista Rosato, che già si vede all’opposizione. “Se fosse il risultato finale, per quanto negativo, passeremmo al fronte opposto”. Concorde Migliore (Pd): “Occorre ascoltare l’elettorato. Abbiamo perso, ma niente alleanze”. (agg. di Rossella Pastore)
I PRIMI DATI REALI PER LA CAMERA
Sono disponibili i primissimi risultati relativi ai dati reali per le elezioni 2018 della Camera per la parte proporzionale, basati sullo spoglio delle schede. Si tratta di piccoli comuni che date le loro dimensioni, hanno terminato lo spoglio del Senato e cominciato quello della Camera. Secondo il sito del Viminale, su 195 sezioni scrutinate su 61.401, queste sono le percentuali dei partiti: Lega 22,5%, FI 12,5%, Fratelli d’Italia 4,2%, Noi con l’Italia 1,05%; M5s 27,7; Pd 20,2%, +Europa 2,6%, Civica Popolare 0,7%, Italia Europa Insieme 0,5%; Leu 3,3%; Potere al popolo 1,2%; Casapound 0,9%; Popolo della famiglia 0,7%; Italia agli italiani 0,4%; Partito comunista 0,2%; Altri 0%. La coalizione di centrosinistra è pari, per ora, al 24,19%, M5s al 27% e il centrodestra al 40,28%. Va ricordato che i voti di lista potrebbero venire rivoluzionati dall’attribuzione alla parte proporzionale dei voti di collegio espressi senza preferenza. La partita dei seggi, in altri termini, è di là da venire. (Agg. di Federico Ferraù)
LA STIMA TECNÈ PER I SEGGI
Lo spoglio dei voti per le elezioni politiche prosegue con una velocità ridotta rispetto al passato, visto i cambiamenti che ci sono stati nel sistema di votazione. Ci sono però già delle stime sulla distribuzione dei seggi alla Camera. Tecnè per Mediaset dà il centrodestra tra i 214 e i 264 seggi. Corsorzio Opinio Italia assegna alla coalizione di Berlusconi-Salvini-Meloni tra i 225 e i 265 seggi. Considerato che i collegi incerti sono 39 si è in una situazione in cui non ci sarebbe una maggioranza. Di certo, però, il Movimento 5 Stelle (195-246) avrebbe più seggi del centrosinistra (115-155). Lo stesso scenario esce dalle proiezioni Quorum/YouTrend per Sky, con il centrodestra a 257 seggi, contro i 204 del Movimento 5 Stelle e i 138 del centrosinistra. Tra l’altro, all’interno della coalizione di centrodestra la Lega sembrerebbe poter contare su più deputati di Forza Italia. Liberi e Uguali sarebbe rappresentata da 19 membri della Camera. (aggiornamento di Lorenzo Torrisi)
I PRIMI EXIT POLL E ISTANT POLL
I seggi sono chiusi e in attesa dei risultati delle elezioni 2018 sono già disponibili i primi exit poll e istant poll per quel che riguarda la Camera dei deputati. Per quanto riguarda i primi, il Consorzio Opinio Italia per la Rai dà il Movimento 5 Stelle tra il 29,5% e il 32,5%, davanti al Partito democratico (20-23%). Forza Italia e Lega sono dati entrambi tra il 12,5% e il 15,5%. Fratelli d’Italia (3,5-5,5%) è davanti a Liberi e Uguali (3-5%). In bilico sulla soglia del 3% ci sono +Europa (2-4%) e Noi con l’Italia (1-3%). Civica Popolare e Italia e Europa insieme sono dati tra lo 0 e il 2%. Per quanto riguarda gli Istant Poll, Swg per La7 indica il Movimento 5 Stelle tra il 28,8 e il 30,8%, davanti al Pd (21-23%). Forza Italia (13,5-15,5%) è davanti alla Lega (12,3-14,3%). Fratelli d’Italia è dato tra il 4,4% e il 5,4% e Noi con l’Italia non supererebbe il 3% (1,8-2,4%). +Europa, invece, dovrebbe riuscire a superare tale soglia (2,8-3,4%). In dubbio sulla soglia dell’1% sia Civica popolare (0,4-1%) che Italia Europa Insieme (0,5-1,1%). (aggiornamento di Lorenzo Torrisi)
L’AFFLUENZA NELLE REGIONI
I seggi sono ancora aperti per votare alla Camera ed eleggere, attraverso il sistema proporzionale, i due terzi dei deputati. Alle 19:00 l’affluenza è stata del 58,4%. Secondo le proiezioni Quorum riportate da YouTrend, il dato finale alla chiusura delle urne dovrebbe attestarsi tra il 67% e il 71%. Lo stesso YouTrend ha riportato i dati delle singole regioni paragonandolo a quello fatto registrare in occasione del referendum costituzionale del 2016, sempre alla stessa ora. È quindi possibile notare che la regione dove c’è stato l’incremento maggiore è stata la Campania (+6,2%), mentre la Lombardia (-1,9%) è quella dove c’è stata una flessione tra gli elettori che si sono recati a votare. Dati positivi anche per Puglia (+5,4%), Basilicata (+5,2%), Calabria (+5,2%), Abruzzo (+4,2%), Molise (+4,2%), Umbria (+3%), Marche (+2,1%), Sicilia (+2%), Piemonte (+1,3%), Sardegna (+0,7%), Liguria (+0,5%), Toscana (+0,3%) ed Emilia-Romagna (+0,1%). In discesa il dato di Friuli-Venezia Giulia (-0,9%), Trentino-Alto Adige (-1%), Veneto (-1,3%), Lazio (-1,5%), Valle d’Aosta (-1,8%) e Lombardia (-1,9%). (aggiornamento di Lorenzo Torrisi)
IN SICILIA L’AFFLUENZA PIÙ BASSA
Stanno giungendo dai seggi i dati relativi all’affluenza delle ore 19:00 per la Camera dei deputati (che vale sia quindi per il sistema proporzionale che per quello nominale). Quelli relativi a più di 6.300 comuni su 7.958 mostrano che il 58,78% degli aventi diritto si è recato a votare. Se dal livello nazionale scendiamo a quello regionale la situazione è piuttosto eterogenea, perché l’affluenza in Emilia Romagna supera il 66%, mentre in Sicilia non arriva al 47%. C’è da dire che nell’isola ci sono stati ritardi nell’apertura dei seggi in quanto è stato necessario ristampare delle schede. Sotto il 50% troviamo anche la Calabria (49,4%). A superare il 60%, oltre all’Emilia Romagna, ci sono Abruzzo (61,4%), Friuli-Venezia Giulia (63,2%), Liguria (61,4%), Lombardia (63,4%), Marche (62,8%), Piemonte (61,9%), Toscana (63,8%), Trentino-Alto Adige (60,8%), Umbria (64,5%) e Veneto (64,6%). (aggiornamento di Lorenzo Torrisi)
LE SEI CANDIDATURE DI MARIA ELENA BOSCHI
Maria Elena Boschi è una delle protagoniste delle elezioni alla Camera con il sistema proporzionale. La sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, infatti, è capolista nel collegio di Cremona-Mantova (Lombardia 4-02), in quello di Guidonia-Velletri (Lazio 3), in quello di Marsala-Bagheria (Sicilia 2-01), in quello di Messina-Enna (Sicilia 2-03) e in quello di Ragusa-Siracusa. Tuttavia, quando oggi la Boschi è andata a votare non l’ha fatto in nessuno di questi collegi, ma a Bolzano, dove è invece candidata, sempre alla Camera, nell’uninominale. Secondo quanto riporta l’Ansa, la Sottosegretaria si è recata stamattina alla scuola elementare Goethe insieme a Gianclaudio Bressa, candidato al Senato, e ha atteso circa una ventina di minuti, viste le code che si sono formate quasi in tutti i seggi. Poco dopo, sempre nella stessa scuola, si è recata a votare Michaela Biancofiore, candidata all’uninominale contro la Boschi, che abita nelle vicinanze. Vedremo se l’ex ministra entrerà alla Camera passando dall’uninominale di Bolzano o dal proporzionale di uno degli altri sei collegi.
GLI SFIDANTI IN CAMPO
Elezioni politiche 2018: proporzionale Camera. La legge elettorale Rosatellum bis prevede un sistema elettorale misto: il 36 per cento dei seggi verrà assegnato con un sistema maggioritario, mentre il 64 per cento verrà assegnato con un sistema proporzionale. Alla Camera i seggi assegnati con il sistema plurinominale saranno 398, mentre al Senato 199. Ogni partito e ogni coalizione presenteranno al proporzionale per la Camera una lista di candidati bloccata (non meno di due e non più di quattro) in 28 circoscrizioni per la Camera. Sarà inoltre possibile presentarsi in più di una lista plurinominale, ma non più di cinque. Sono diversi i big in campo per la Camera: il Partito democratico ha candidato Lucia Annibali in Piemonte, mentre Fratelli d’Italia il braccio destro della Meloni, Guido Crosetto. Tre donne di punta per Forza Italia: Giusy Versace, Laura Ravetto e Mariastella Gelmini. Altri volti noti anche per gli altri partiti: Nicola Stumpo (Liberi e Uguali), Carla Ruocco (Movimento 5 Stelle), Lorenzo Fontana (Lega). Clicca qui per tutti i dettagli sull’affluenza, le dichiarazioni dei protagonisti e le notizie dai seggi di tutta Italia.
ELEZIONI 2018: PROPORZIONALE CAMERA, PROIEZIONI ED EXIT POLL
Secondo gli ultimi sondaggi disponibili, di Francesco Vassallo e riportati da Termometro Politico, una bella sfida, quasi alla pari tra i principali competitors. Il centrodestra, coalizione composta da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia, può contare su 107 seggi blindati. Il Movimento 5 Stelle può contare su numeri importanti nel proporzionale: 111 seggi blindati, un’enormità rispetto agli esigui 8 dell’uninominale. Il centrosinistra, invece, può contare su 122 seggi sicuri. Infine, secondo la simulazione riportata da Termometro Politico, Liberi e Uguali, in grande difficoltà nei collegi maggioritari, potrebbe raccogliere 24 deputati grazie al proporzionale. A differenza della sfida sui collegi uninominali alla Camera, dunque, è palese una sorta di parità tra i tre principali partiti/coalizioni in lizza per la vittoria delle elezioni: il Movimento 5 Stelle è avanti di qualche seggio, subito seguiti da centrodestra e centrosinistra. La vera partita si giocherà nel maggioritario, dove Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia sembra avere un altro passo.
ELEZIONI CAMERA, I PRECEDENTI
Per quanto riguarda il proporzionale alla Camera, è possibile fare un confronto con le elezioni del 2006, del 2008 e del 2013, le elezioni con l’ormai passato (e incostituzionale) Porcellum. Entrata in vigore il 21 dicembre 2005, la Legge Calderoli prevedeva una legge elettorale proporzionale con premio di maggioranza e liste bloccate. Nel gennaio del 2014 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale parziale della legge, annullando il premio di maggioranza e introducendo la possibilità di esprimere un voto di preferenza. Le ultime elezioni politiche, nel 2013, non hanno proclamato alcun vincitore: nessuna delle coalizioni ha potuto ottenere una vittoria. La coalizione di centrosinistra, guidata da Pier Luigi Bersani, ha ottenuto 340 seggi alla Camera; Il Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi 124 seggi; il Movimento 5 Stelle 108 seggi. Infine, la lista Con Monti per l’Italia 45 seggi.
COME SI ASSEGNANO I SEGGI AL PROPORZIONALE CON LA NUOVA LEGGE ELETTORALE?
Come abbiamo già detto in precedenza, la nuova legge elettorale è mista: una parte di sistema maggioritario, elezione uninominale (un solo candidato per ciascuna singola lista o per ciascuna coalizione di liste), e una parte proporzionale, seggi assegnati secondo la proporzione dei voti che ogni singola lista otterrà a livello nazionale. Come riporta Il Foglio, gli elettori potranno individuare le liste per la presenza del simbolo di ciascuna di esse sulla scheda elettorale, con a fianco una lista di candidati. Il sistema, proporzionale, è chiamato plurinominale: in ogni lista per la Camera, così come per il Senato, sono presenti da un minimo di due candidati a un massimo di quattro candidati. Un terzo dei seggi verrà assegnato attraverso il sistema misto, mentre i due terzi rimanenti in proporzione al numero di voti ottenuti a livello nazionale.