Schede elettorali errate: nuovo caso a Roma, dove sono stati riscontrati nomi di candidati sbagliati. Nel seggio 2167 di via Micheli 29 a Roma, nel quartiere Parioli, in 36 hanno votato su schede sbagliate, cioè con i nomi di candidati alla Camera di un altro collegio. L’errore è stato notato da un cittadino che ha subito allertato la presidente di seggio, la quale ha sospeso subito le operazioni di voto, svuotato l’urna, preso le nuove schede corrette e iniziato nuovamente le operazioni, disponendo di ricontattare i 36 elettori per farli rivotare. Molti elettori hanno protestato per lo svuotamento dell’urna da parte della presidente del seggio perché senza altri testimoni che gli scrutatori. Non era infatti presente nessun rappresentante di lista, come riportato da Il Sole 24 Ore. Il collegio in questione è quello dove sono candidate all’uninominale per la Camera dei Deputati, tra le altre, la ministra per la Pubblica Amministrazione Marianna Madia per il Partito Democratico. (agg. di Silvana Palazzo) I dati in tempo reale sulle Elezioni Politiche 2018 e le Elezioni regionali in Lombardia e in Lazio – Exit Poll (dalle 23:00) – Risultati Camera Uninominale, Camera Proporzionale, Senato Uninominale, Senato Proporzionale, Lombardia e Lazio.
FOTO NEI SEGGI A MILANO
Prosegua la “rassegna” degli “orrori” ai seggi per queste elezioni politiche e regionali: dalla periferia di Milano arriva l’ultima “furbata” di un elettore che ha pensato bene di fotografare la sua scheda elettorale all’interno dell’urna. Il seggio è quello di Seggiano di Pioltello, in periferia milanese, e un cittadino 43enne di origine ecuadoregna ha commesso lo stupido errore di non mettere il “silenzioso” sul cellulare e quindi il suono dello scatto si è udito all’interno del seggio. Subito l’intervento dei carabinieri che hanno controllato sullo smartphone dell’elettore scoprendo la foto della scheda: immediatamente denunciato per violenze della legge sulla segretezza del voto e conseguente annullamento inappellabile del voto. I “fotografi di schede elettorali” seriali però non ci sono solo a Milano: come scrive l’Unione Sarda, un uomo di 60 anni a Iglesias (Sardegna) è stato beccato per aver fotografato la scheda elettorale. Stessa sorte del cittadino milanese e di quello napoletano a Qualiano,sorpreso mentre fotografava le due schede appena votate. (agg. di Niccolò Magnani)
ERRORI A PALERMO E ROMA
Schede elettorali sbagliate: succede a Palermo, dove è stato necessario ristampare le schede a causa di un errore nella perimetrazione dei collegi. I primi ad accorgersi del problema sono stati i rappresentanti di lista di Forza Italia. Controllando il nome del candidato al Senato nel collegio uninominale Palermo 1 hanno scoperto che era stata indicata Ester Bonafede (Udc) al posto di Giulio Tantillo. Dopo una rapida verifica è stato accertato lo scambio di schede per circa 200 sezioni del capoluogo. Per capire cosa era successo è stato convocato subito un vertice in Prefettura. Pare che lo scambio sia stato causato da una errata collocazione di alcune sezioni nell’ambito dei collegi senatoriali. Di qui la decisione di far ristampare circa 200mila schede elettorali nella notte. Una corsa contro il tempo che si è conclusa poco prima dell’alba. Non solo Palermo: anche a Roma e in provincia di Alessandria si sono registrati casi di errori nelle schede elettorali, con la sospensione momentanea delle operazioni. Nella Capitale l’errore ha riguardato i nomi dei candidati a Camera e Senato, riportati sbagliati sulle schede, mentre in un collegio vicino alla città piemontese sono arrivate le schede di un altro collegio, quello di Asti, invece che quelle di Alessandria. (agg. di Silvana Palazzo)
RISULTATI ELEZIONI POLITICHE 2018 – RISULTATI REGIONALI LOMBARDIA E LAZIO 2018
COME SI VOTA PER CAMERA, SENATO, LOMBARDIA, LAZIO
Il momento della verità sta arrivando: domani è il giorno delle Elezioni Politiche 2018 e di quelle Regionali per Lombardia e Lazio. Per arrivare pronti alle urne domenica 4 marzo è importante sapere come saranno le schede elettorali attraverso cui esprimeremo la nostra preferenza. Il Viminale ha pubblicato i fac-simile delle schede elettorali per le prossime elezioni politiche. Sono due: una rosa per la Camera, quella gialla invece è per il Senato. Quest’ultima verrà consegnata solo agli elettori che hanno almeno 25 anni. La scheda sia per Camera che per il Senato è divisa in rettangoli. In alto ci sono i nomi dei candidati nei collegi uninominali e sotto il simbolo della lista o delle liste collegate al nome. Vicino al simbolo ci sono i nomi dei candidati in un listino che è bloccato, quindi non si può scegliere uno di loro: vengono infatti eletti in base ai voti ottenuti dalla lista in ordine di presentazione. Per votare bisogna tracciare una croce con la matita copiativa fornita dal seggio sul nome del candidato all’uninominale o del partito scelto. Se si barra il simbolo, si vota la lista e il candidato all’uninominale collegato. Se si segna il nome del candidato all’uninominale, il voto passa anche alla lista. Barrando con la croce il nome del candidato e il simbolo del partito non cambia nulla nella ripartizione dei voti: questo è il cosiddetto voto coerente. Con la nuova legge elettorale è invece vietato esprimere il voto disgiunto. La novità quest’anno è che le schede elettorali per le politiche presentano un tagliando antifrode: usciti dalla cabina, gli elettori non dovranno subito inserire la scheda nell’urna, ma consegnarla al presidente di seggio, che controllerà il numero di codice della scheda.
– Clicca qui per i fac-simili delle schede Elezioni Politiche 2018 Camera e Senato
SCHEDE ELETTORALI ELEZIONI POLITICHE E REGIONALI 2018
Oltre alle schede rosa per la Camera e gialla per il Senato, gli elettori lombardi e laziali riceveranno una scheda verde per le Elezioni Regionali. Il Consiglio regionale e il Presidente della Regione si eleggono insieme infatti a suffragio universale e diretto. Il sistema di voto è diverso: in questo caso possono essere espresse le preferenze, scrivendo sulla scheda cognome o nome e cognome del candidato, e il voto disgiunto. Sulla scheda sono stampati i nomi dei candidati alla presidenza, con le rispettive liste che li sostengono. Accanto a ogni simbolo ci sono due righe che possono essere riempite a mano con uno o due cognomi di candidati di quel partito. Se l’elettore ne scrive due, devono essere però di sesso diverso, pena l’annullamento del secondo cognome. Se si appone la croce su un simbolo, il voto viene trasferito automaticamente al candidato presidente sostenuto da quel partito. Se viceversa si appone la croce solo sul nome del candidato presidente, il voto resta solo a lui e non viene trasferito ad alcuna lista. Si può segnare con una croce il nome del candidato presidente e sul simbolo di un partito che lo sostiene, così come si può votare un candidato presidente e un partito diverso da quelli in coalizione con lui (voto disgiunto).
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