Le elezioni politiche 2018 si sono tenute e il futuro del governo è tutto da scrivere: duello tra Movimento 5 Stelle e Centrodestra, rispettivamente al 32% e al 37%. Eugenio Scalfari, noto giornalista e politico italiano, è intervenuto a Di Martedì, programma condotto da Giovanni Floris e in onda su La 7, e ha analizzato il risultato del voto degli italiani e ha detto la sua sul confronto tra i due candidati premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Ecco la scelta di Scalfari: “Un tempo consideravo Di Maio e Salvini uguali, ovvero che non si votano. Perché erano al centro uno della chiusura e l’altro del populismo, il movimento di Grillo. Oggi tra Matteo Salvini, che è quello di prima, e Luigi Di Maio, che sembra radicamente cambiato, sceglierei Di Maio”, questo l’endorsement del fondatore del quotidiano Repubblica per il candidato pentastellato. Continua poi: “Di Maio ha dimostrato una intelligenza politica notevole: di fatto, il Movimento 5 Stelle è diventato un partito grazie a lui. Ha addirittura steso la lista dei ministri e l’ha voluta portare al Quirinale”.
L’OPINIONE DI LUIGI SCALFARI
Eugenio Scalfari ha poi commentato una possibile alleanza, un accordo, tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico: “Facendo un’alleanza con il Partito Democratico, non è che ci sarebbero due partiti: diventerebbero un unico partito, con Di Maio che è il grande partito della sinistra moderna. La faccenda cambierebbe, se lui diventasse la sinistra italiana io voterei per questo partito”. Piovono elogi per Luigi Di Maio, bravo a dare la svolta a un Movimento 5 Stelle che in passato non convinceva molto lo stesso Scalfari. Nell’ottobre del 2017, infatti, Scalfari disse di preferire Silvio Berlusconi al candidato premier pentastellato Di Maio, esprimendo inoltre un parere non positivo nei confronti del Movimento: “A me non piacciono, questo è un fatto personale non un fatto politico. Il motivo c’è: non hanno un programma ma hanno molti voti. Quelli che votano Grillo, votano per un partito che dice ‘se vinciamo dobbiamo fare piazza pulita degli altri partiti’. Dopo di che, qual è il loro programma? Fare del bene agli elettori, ma come si fa del bene? In realtà, loro un programma non ce l’hanno”.