Pasqua in famiglia per Luigi Di Maio, che su Facebook ha pubblicato uno scatto “privato” (clicca qui per vederlo). Il pensiero però corre sempre alla politica, e in particolare alla partita per Palazzo Chigi. In mattinata invece a Pomigliano ha partecipato alla messa di Pasqua nella chiesa di San Felice in Pincis. Don Peppino Gambardella, il sacerdote vicino alle vertenze degli operai della Fiat, ora simpatizzante del Movimento 5 Stelle, dall’altare lo ha chiamato “Luigi”. In chiesa con Di Maio il suo portavoce in Campania Luigi Falco, i consiglieri comunali Dario De Falco e Salvatore Esposito, fondatore con Di Maio del meet up di Pomigliano. Mentre si attende che si sblocchi l’impasse post-voto, vengono riproposti o rilanciati i punti chiave del programma, come il “nuovo Fisco”, basato sulla digitalizzazione degli atti e sulla semplificazione degli adempimenti per venire incontro a professionisti e imprese. «Il fisco è diventato un rischio d’impresa in piena regola», aveva ricorda Di Maio, indicando tra le priorità del governo M5S, «insieme alla riduzione della pressione fiscale, attraverso il dimezzamento dell’Irap e la riforma degli scaglioni Irpef», la semplificazione del quadro fiscale. Per riuscirci punta sulla «digitalizzazione e nell’accorpamento delle banche dati della Pa e tramite l’abolizione di meccanismi inefficienti come lo spesometro». (agg. di Silvana Palazzo)



M5S, DI MAIO: “GOVERNO? DEVE RISPETTARE LA VOLONTÀ POPOLARE”

Luigi Di Maio si concede una pausa prima di ripartire con la sfida più importante: «Formare un governo rispettando la volontà popolare». Il capo politico del Movimento 5 Stelle parla su Facebook nel giorno in cui si celebra la Pasqua, ribadendo la posizione espressa negli ultimi giorni. «Siamo la prima forza politica del Paese con oltre il 32% alle politiche di marzo e i sondaggi ci danno già oltre il 35%». Di Maio ha i brividi nel ripensare alla crescita del M5S in questi nove anni, ma è consapevole della «responsabilità che deriva dall’aver conquistato la fiducia di milioni di italiani». Tornato a casa per trascorrere la Pasqua in famiglia, Di Maio ha ripensato a tutto quello che è accaduto nelle ultime settimane. «Pensavo a come siamo arrivati fino a qui dopo anni di sacrifici, sudore e lacrime. Ho pensato – afferma ancora – a tutte le migliaia di persone che sono state e sono nostri compagni di viaggio e che hanno lottato e lottano fianco a fianco con noi».



“AVANTI INSIEME, NIENTE CI POTRÀ FERMARE”

La Pasqua diventa occasione di riflessione per Luigi Di Maio, che si è guardato indietro. Ad esempio, è tornato a parlare di Roberto Fico, eletto Presidente della Camera, la terza carica dello Stato, e ha evidenziato il cambiamento epocale che ha annunciato: «La fine dell’era dei vitalizi e dei privilegi dei politici. Chi nel 2009 avrebbe scommesso un centesimo di noi? Ho pensato a Gianroberto Casaleggio e mi si è stretto il cuore». Ha ripensato ai suoi insegnamenti, ma anche a Beppe Grillo, che ritiene fondamentale, a dispetto delle voci che li vorrebbero distanti. «Ha acceso la scintilla e non smette mai di mantenere viva la fiamma e di alimentarla come solo lui sa fare». Ma il pensiero non può allontanarsi dai cittadini, dalle famiglie in difficoltà e dall’ambienta. «Ho pensato alla democrazia diretta e alla necessità di coinvolgere sempre di più i cittadini nei processi decisionali». Ma Di Maio ha bene in mente una cosa importante: «Adesso abbiamo davvero l’occasione unica per realizzare un cambiamento storico». Per questo vuole andare avanti: «Niente ci potrà fermare».