Nel nuovo sondaggio realizzato dall’Istituto Tecné, risulta che più della maggioranza degli elettori cinque stelle e della Lega sono favorevoli a una alleanza di governo fra i due partiti, qualcosa che prima del 4 marzo sembrava impensabile. In questa intervista Carlo Buttaroni presidente dell’istituto di sondaggi ci dice che il 56% dei pentastellati gradiscono l’alleanza con la Lega e stessa cosa, punto più punto in meno, i leghisti. “Ma” dice Buttaroni “c’è un freno: i leghisti accettano l’alleanza se il premier sarà Salvini e viceversa i cinque stelle solo se Di Maio sarà il leader di questo governo”.



Buttaroni la gente come vede questo patto di cui si parla con insistenza, Movimento 5 stelle e Lega?

Circa la metà dei 5 stelle sono favorevoli, il 56%, e la stessa cosa con una percentuale appena più bassa gli elettori della Lega. Gli elettori degli altri partiti sono decisamente più scettici, anche se abbiamo riscontrato tra chi ha votato Forza Italia il favore del 18% e il 10% tra i Dem. 



Si può dire che gli elettori di centrodestra accetterebbero una alleanza con i 5 stelle, nel senso di coalizione intera?

Sarebbe una scelta appoggiata sostanzialmente solo da chi ha votato Forza Italia.

Quanto potrebbe invece perdere di Maio se si allea con Salvini e viceversa? E invece quanto potrebbero guadagnare i due partiti?

Al momento non è ipotizzabile un dato del genere, si ragiona ancora sulle formule di governo. Quindi, ma è ancora un lungo travaglio, si parlerà di leader e dal modo con cui verrà gestito questo ultimo passaggio potremo sapere se i partiti ci guadagneranno o ci perderanno. Ma è ancora troppo presto.



Di Maio ha twittato che “c’è lo 0% delle possibilità che il M5S si allei con la coalizione intera di centrodestra”: i suoi elettori si arrabbierebbero se facesse davvero così?

C’è molto scetticismo in questo caso, ma siamo in una fase in cui Lega e M5S devono trovare dei punti in comune dopo una campagna elettorale in cui erano su fronti opposti, posizioni che sembravano inconciliabili. Poi una volta che un eventuale governo di questo tipo avrà la fiducia, bisogna vedere se nei primi mesi verranno messi in cantiere almeno alcune delle cose promesse. Se non una flag taxi vera e propria, almeno una riduzione del fisco e se non un reddito di cittadinanza come promesso, almeno qualcosa di simile. Allora sapremo se gli elettori puniscono i partiti votati.

Se si temporeggia senza avere un governo, ad esempio per 2-3 mesi, la gente si arrabbia? O se ne frega?

Già nel 2013 siamo stati diversi mesi senza governo e pure con l’incognita dell’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Quando fu fatto il nuovo governo che nasceva dal mettere insieme forze politiche diverse ci fu una aspettativa positiva da parte della gente. La storia si ripete, si creano aspettative nel momento in cui nasce un governo. Al momento no.

E se arriva un governo tecnico o un governo-di-tutti la gente si infuria?

La gente lo accetterebbe molto meno volentieri. Solo gli elettori del Pd, il 39%, è favorevole a questa ipotesi.