Atti vandalici a sfondo razzista contro Cécile Kyenge. La casa dell’europarlamente del Pd, già ministro dell’Integrazione nel Governo Letta, è stata presa d’assalto da alcune persone che nella notte tra venerdì e sabato hanno ricoperto di sterco la sua casa di Gaggio Montano (Modena). L’episodio è stato condannato pesantemente dal Partito Democratico, che attraverso il segretario provinciale Davide Fava ha stigmatizzato l’accaduto:”Desidero innanzitutto esprimere, a nome di tutto il partito modenese e mio personale, solidarietà e vicinanza alla nostra europarlamentare Cècile Kyenge : ignoti, nella notte, si sono introdotti nel cortile della sua abitazione vandalizzandone le pareti. Si tratta chiaramente di un gesto intimidatorio nei confronti del lavoro di Cècile e di disprezzo dei valori di integrazione e inclusione che, prima come ministro e ora come europarlamentare, continua a difendere con convinzione e capacità. Kyenge per il suo impegno e per la sua storia, è diventata un simbolo. Siamo, vicini a Cècile e ai suoi familiari e condanniamo con fermezza questi gesti barbari e intimidatori. Confermiamo la nostra fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura nell’auspicio che riescano al più presto, e senza indugio, a individuare e punire i responsabili di un atto così vile e odioso“.



LE PAROLE DELLA KYENGE

Dopo quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato a Cecile Kyenge, l’europarlamentare del Pd che già in passato è stata oggetto di attacchi a sfondo razzista, come riporta La Repubblica, nel pomeriggio di oggi la Guardia di Finanza ha effettuato un sopralluogo nei dintorni della sua abitazione per prendere visione della situazione. Significative però sono state le dichiarazioni della Kyenge, che su Facebook ha ricostruito e condannato l’accaduto:”Stamattina ho notato con sconcerto il fatto che il mio domicilio familiare è stato oggetto di atti vandalici e cospargimento di materie fecali da parte di ignoti. I muri dello stabile di proprietà della mia famiglia ed i cancelli sono stati vandalizzati, con chiara intenzione di mandarmi un messaggio di cui ognoro il contenuto. Inoltre, sacchetti di feci sono stati gettati all’interno del nostro cortile. Al momento ignoro le motivazioni di un così odioso atto compiuto contro di me e contro la mia famiglia, nella più totale violazione di quelli che sono i nostri spazi privati. Ho dunque intrapreso le azioni per la denuncia presso le autorità competenti in materia di sicurezza e di protezione dei cittadini affinché siano assunti i necessari provvedimenti. Qualunque sia stata la ragione che abbia spinto una o più persone a compiere questi atti, intendo riaffermare la volontà esplicita, mia e della mia intera famiglia, di non piegarci di fronte a queste intimidazioni. Non rispondono a nessun nostro comportamento che ci possa essere rimproverato. L’apparente rilievo politico del gesto squalifica chi l’ha compiuto e ci sentiamo nell’obbligo di ribadire che il mio impegno politico è finalizzato alla ricerca della concordia, della pace sociale che si ottiene attraverso la convivenza pacifica. Nonostante il carattere particolarmente abbietto del gesto, continuerò a lavorare per il trionfo dei valori dell’amore su quelli dell’odio. Ringrazio tutti per la solidarietà fin qua ricevuta“. 



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