L’Ansa ha pubblicato il probabile (ma manca l’ufficialità che arriverà solo nei prossimi giorni) nuovo Consiglio Regionale con tutti gli eletti delle tre macro compagini politiche: 12 seggi al Centrodestra, uno al presidente Toma, 6 al M5s (compreso il candidato Andrea Greco) e solo due al Partito Democratico, maggioranza uscente nel Consiglio di Campobasso. Ecco tutti i nomi: 3 seggi a Forza Italia (Nicola Cavaliere, Vincenzo Cotugno e Gianluca Cefaratti i papabili), 2 alla Lega (Aida Romagnuolo e Filomena Calenda), 2 ai Popolari (Vincenzo Niro e Andrea Di Lucente), 1 seggio per Udc (Salvatore Micone), FdI (Quintino Pallante), 1 per Iorio per il Molise (Michele Iorio, ma sarà sospeso per 6 mesi dalla legge Severino sugli indagati). All’opposizione invece i 5 consiglieri, oltre Greco, dovrebbero essere: Patrizia Manzo, Angelo Primiani, Vittorio Nola, Valerio Fontana, Fabio Di Chirico, Marialuisa Angelone. Chiude il probabile Consiglio Regionale il Pd con due eletti come Vittorino Facciolla e Micaela Fanelli. Secondo uno studio dei Swg successivo al voto in Molise, si scopre che il 16% degli elettori del Movimento 5 Stelle alle ultime Politiche ha invece votato per il Centrodestra mentre la metà esatta degli elettori Pd si è astenuta e non è andata alle urne. Non solo, il 62% degli elettori di Forza Italia avrebbe votato altre liste di centrodestra: come dire, ognuno ha i propri problemi da guardare in casa propria, anche in vincitori.. 



M5S PERDE 6 PUNTI IN DUE MESI

I risultati delle elezioni regionali in Molise riscrivono quelli delle politiche: il centrodestra brinda per l’elezione di Donato Toma a governatore, mentre Luigi Di Maio deve fare i conti con una battuta d’arresto. Il Movimento 5 Stelle ha visto sfumare più di sei punti. Due mesi fa, come ha ricordato La Stampa, i pentastellati avevano raccolto 44,79% di preferenze, quindi hanno perso per strada 6,3 puti percentuali. Il centrodestra invece ha fatto un exploit passando dal 29,8% al 43,46%. Il vantaggio del centrodestra è apparso netto sin dalle prime battute dello spoglio, il distacco è diventato poi sempre più decisivo. Il vincitore, Toma, ai microfoni dell’AdnKronos ha affermato che i risultati fanno «capire ai nostri leader che il centrodestra è unito e non si può spaccare». Il governatore neo eletto ha commentato il suo successo: «Mi sono candidato per vincere e questo è il risultato per una campagna elettorale corretta, fatta spiegando cosa vogliamo fare per il Molise». Toma si è poi rivolto al M5s: «Basta polemiche, mettiamoci a lavorare». (agg. di Silvana Palazzo)



BERLUSCONI DOPO VOTO MOLISE: “CENTRODESTRA RESTI UNITO”

Ha vinto Donato Toma e sarà così il nuovo Presidente del Molise per i prossimi 5 anni di Governo: dopo la fine dello scrutinio (qui tutte le info e le notizie sulle Elezioni Regionali in Molise) il Centrodestra può esultare con i seguenti numeri. Il 43,4% ha scelto il candidato di Berlusconi, Salvini e Meloni, mentre il 38,5% ha optato per il giovane Andrea Greco del Movimento 5 Stelle: crollo epocale per il Centrosinistra che pure veniva dal governo degli ultimi 5 anni di giunta Frattura; Veneziale prende il 17,1%, mentre all’ultimo posto finisce il candidato di CasaPound Agostino Di Giacomo allo 0,4% di preferenze. Nei complicatissimi giorni di trattivi nazionali sul Governo, il risultato delle Regionali in Molise veniva osservato molto da vicino da tutti i leader: ebbene, il Centrodestra si conferma solido se unito, Berlusconi non si fa superare da Salvini, crolla il Pd e il Movimento 5 Stelle dopo pure un notevole sforzo elettorale non riesce a governare. «Dal Molise parte un segnale nazionale importante: il centrodestra unito ha la capacità di raccogliere il consenso degli italiani per guidare le regioni ed il Paese. Il messaggio degli elettori è stato chiaro, ora dobbiamo impegnarci con tutte le nostre energie per ripetere lo stesso successo in Friuli», ha fatto sapere a caldo Silvio Berlusconi.



LE PRIME REAZIONI

Gli fa eco il vincitore e Governatore del Molise Donato Toma: «Gli elettori ci hanno dato fiducia, il Molise ha dato un segnale alla coalizione di centrodestra: bisogna restare uniti e mediare per fare un governo. A Greco (candidato del M5s – ndr) dico basta con le polemiche ora lavoriamo». Salvini commenta sul crollo del Pd (anche perché la Lega non ha fatto benissimo in Molise), «I dati confermano che gli italiani hanno idee chiare; Sinistra e Pd sono cancellati dalla faccia della terra» mentre Di Maio ricorda che «il Movimento 5 Stelle si è presentato da solo mentre dall’altra parte c’erano grandi ammucchiate che ora rischiano di sciogliersi come neve al sole, come la Sicilia insegna, e che difficilmente potranno lavorare per il bene dei molisani. Donato Toma era sostenuto da una coalizione composta da 9 liste, di queste nemmeno una è riuscita a raggiungere il 10% dei voti. I partiti che insieme rappresentano il centrodestra a livello nazionale – Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia – insieme superano appena il 22%. Il nostro Andrea Greco, da solo, supera il 38%. Il Movimento 5 Stelle – conclude il leader M5s Di Maio – si conferma anche in Molise prima forza politica della Regione».

LE PREFERENZE IN ATTESA DEI CONSIGLIERI ELETTI

Sul fronte dei risultati di queste elezioni Regionali, stravince il Movimento Stelle che si conferma primo partito in Molse con il 31,5% di preferenze: non bastano per ottenere la vittoria in Consiglio Regionale, ma resta il dato utile anche sul fronte nazionale su due fronti. Da un lato, nessun partito unito riesce ad esprimere la forza di voto dei grillini; dall’altro, solo la coalizione del Centrodestra è in grado di battere, sempre e solo se unita in tutte le proprie anime, alla “armata monocolore” della Casaleggio Associati e di Luigi Di Maio. Forza Italia è il secondo partito con il 9,3% e riesce a fare meglio della Lega di Salvini, che non sfonda all’8,2% nonostante la profonda campagna elettorale nelle piazze molisane. Molto bene le varie liste a sostegno di Toma Presidente tra cui Orgoglio Molise (8,3%), Popolari (7,1%), Udc (5,1%) e Fratelli d’Italia (4,4%); male il Partito Democratico che invece chiude le Regionali al 9,03% di preferenze confermando la crisi a livello nazionale. Bisognerà invece attendere per i primi dati ufficiali sui consiglieri eletti, specie nella suddivisione di quelli in dote alla maggioranza della futura Giunta Toma con la battaglia interna tra le 9 liste a sostegno. Per il Movimento 5 Stelle, come ha detto lo stesso candidato sconfitto Andrea Greco, saranno 6 i consiglieri (erano 2 fino ad oggi, ndr) con buona probabilità che vengano eletti Patrizia Manzo, Angelo Primiani, Andrea Greco, Vittorio Nola, Valerio Fontana e Fabio De Chirico, i primi sei per le preferenze. Bene in FI Nicola Cavaliere, Armandino D’Egidio e Roberto Di Baggio; nella Lega invece dovrebbero passare di sicuro Edi Romagnuolo e Filomena Calenda, mentre nel Pd Vittorino Facciolla e Micaela Fanelli potrebbero essere tra i Consiglieri eletti.