La rabbia della madre di Giulio Regeni, che non vuole speculazioni né foto sulla tomba del suo ragazzo ucciso, è anche una scossa per gli scarsissimi passi avanti su un caso che resta ancora un mistero internazionale. A inizio aprile c’era stato un contatto tra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Presidente egiziano Al Sisi, appena rieletto. L’occasione della rielezione è stata colta per un contatto, con Mattarella che aveva espresso parole di fiducia al riguardo, questo era stato il messaggio rivolto ad Al Sisi: “Abbiamo accolto con favore le dichiarazioni da lei fatte in più occasioni circa l’impegno suo personale e delle istituzioni egiziane a pervenire a risultati definitivi sulla barbara uccisione di Giulio Regeni. Sono certo che il raggiungimento della verità contribuirà a rilanciare e rafforzare il rapporto storico di assoluto rilievo tra i nostri paesi.” Ma di risultati ancora non se ne parla, e la madre di Regeni non vuole correre il rischio che la tomba del figlio possa diventare una sorta di “feticcio” per la politica. (agg. di Fabio Belli)



LE SCUSE DI MARTINA

Dopo le proteste della mamma di Giulio Regeni, che aveva fatto presente su Facebook di non aver apprezzato la foto scattata sulla tomba del figlio da Maurizio Martina al cimitero di Fiumicello, sono arrivate non solo le scuse del Partito Democratico, ma anche quelle ufficiali dello stesso segretario reggente. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, Martina ha dichiarato:”Ho chiamato la madre di Giulio Regeni e mi sono scusato con lei e con la famiglia per l’accaduto. L’intenzione è stata quella di tenere viva la memoria di Giulio andandolo a trovare per qualche minuto essendo nel suo paese natale”. Insomma un passo indietro da parte di Maurizio Martina, desideroso di chiudere una polemica che nelle ultime ore aveva fatto discutere non solo sui social ma a tutti i livelli, compresa una forte accusa da parte di Amnesty International Italia. (agg. di Dario D’Angelo)



AMNESTY INTERNATIONAL CONTRO MARTINA

Una vicenda che può essere rubricata alla sezione “photo opportunity” e che ha messo in grave imbarazzo il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, in Friuli per sostenere la campagna elettorale del candidato dem alle imminenti elezioni regionali. Lo scatto che ritrae il successore ad interim di Matteo Renzi sulla tomba di Giulio Regeni non solo ha scatenato la durissima reazione della madre del ragazzo assassinato in Egitto attraverso un breve post apparso su Facebook, ma pure quella di due associazioni che da tempo si battono affinché sia fatta chiarezza sulla tragica fine del ricercatore italiano. Tra i primi a stigmatizzare l’episodio è stato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, che su Twitter si era chiesto con una punta di sarcasmo come mai il segretario Pd fosse “in vista privata” alla tomba di Regeni con tanto di fotografo al seguito e parlando genericamente di “sciacallo” senza però spiegare a chi fosse rivolto questo appellativo. Uno scivolone a cui l’ufficio stampa dem ha promesso di porre subito rimedio anche se, come è noto, da tempo Paola Deffendi (madre di Giulio) e il resto della famiglia chiedono il massimo riserbo a media e personalità pubbliche circa visite, manifestazioni commemorative e ovviamente foto scattate nei pressi della tomba del figlio, (agg. R. G. Flore)



UN CASO DI PHOTO OPPORTUNITY?

La politica travolta dal caso Giulio Regeni, ma non per le tanto attese novità sulle indagini chiamate a fare luce sulla morte del giovane ricercatore italiano scomparso al Cairo il 25 gennaio 2016 e trovato morto il 3 febbraio sulla strada che collega la capitale ad Alessandria d’Egitto. In questo caso si parla di Regeni per l’imbarazzo suscitato da una foto di Maurizio Martina, il segretario reggente del Partito Democratico, scattata sulla tomba del ricercatore italiano nel cimitero di Fiumicello in provincia di Udine. Quella che doveva essere una visita di natura privata da parte di Maurizio Martina, infatti, si è trasformata in una “photo opportunity”, che evidentemente non ha fatto piacere alla famiglia del ragazzo, che ancora con perseveranza e coraggio continua a chiedere all’Italia “Verità e giustizia per Giulio Regeni”.

L’ATTACCO DELLA MAMMA DI GIULIO REGENI

Maurizio Martina si è recato sulla tomba di Giulio Regeni nel cimitero di Fiumicello, in provincia di Udine, durante una visita in Friuli Venezia-Giulia strettamente legata al voto per le regionali di domenica prossima. Una volta che il suo scatto è stato diffuso, c’ha messo poco a diventare virale fino a suscitare lo sdegno della famiglia Regeni. La mamma di Giulio, la signora Paola Deffendi, ha affidato al suo profilo Facebook una reazione molto dura nei confonti del segretario reggente del Pd:”Sono la mamma Paola nessuna strumentalizzazione su Giulio, chi va a trovarlo in cimitero non si fa la foto che non abbiamo mai voluto, fatto gravissimo“. Dal Pd, come riportato da La Repubblica, hanno risposto:”Le foto diffuse sono state prontamente rimosse ieri come richiesto dalla famiglia perché l’unico intento della visita è stato quello di onorare la memoria di Giulio. Abbiamo richiesto e ci appelliamo ancora alla sensibilità della stampa affinché sia rispettata la volontà della famiglia Regeni“.