Di sicuro le frasi di Silvio Berlusconi sul Movimento 5 Stelle, originali o riportate che siano, sembrano chiudere definitivamente la porta a un esecutivo composto dal centrodestra e dai grillini. Proprio nei giorni in cui Luigi Di Maio ha aperto il “forno” con il Partito Democratico, per cercare un’altra sponda per formare il Governo. Ipotesi difficile, ma comunque più realista di un esecutivo tra M5S e Forza Italia, che appare a questo punto quantomeno improbabile. E sale il nervosismo del leader leghista Matteo Salvini, che non vuole rompere l’allenaza di centrodestra, ma che guarda con fastidio alle sparate berlusconiane, soprattutto negli ultimi giorni. E il clamoroso strappo potrebbe portare alla formazione di quel Governo Movimento 5 Stelle-Lega che si paventa sin dal giorno dopo le elezioni, con buona pace dei timori “hitleriani” di Berlusconi. (agg. di Fabio Belli)



“ERA UNA FRASE RIFERITA”

Silvio Berlusconi non fa mistero di considerare in privato e pubblicamente il Movimento 5 Stelle «un pericolo per la democrazia». Oggi però è stato autore di una uscita che non è stata affatto apprezzata. Alle Malghe di Porzus il leader di Forza Italia ha rivelato un episodio che gli è stato raccontato da persone, le quali gli avrebbero riferito di sentirsi di fronte al M5s come «gli ebrei al primo apparire della figura di Hitler». Già qualche anno fa il Cav aveva evocato la «stessa posizione assolutistica e antidemocratica di Hitler» con quella del fondatore M5s Beppe Grillo. Recentemente invece aveva dichiarato che i pentastellati sono  «gente che non ha mai fatto nulla nella vita: nella mia azienda li prenderei per pulire i cessi». Forza Italia in ogni caso ha chiarito che quella frase non appartiene al pensiero di Silvio Berlusconi, il quale ha semplicemente riportato il contenuto di una testimonianza. (agg. di Silvana Palazzo)



SALVINI: “MEGLIO TACERE”. FORZA ITALIA RETTIFICA

Silvio Berlusconi non si è risparmiato neppure durante la visita a Malghe di Porzus. Questa volta però il nuovo attacco al MoVimento 5 Stelle è durissimo: ha paragonato i grillini a Hitler. Non è il primo affondo del leader di Forza Italia ai pentastellati, ma è uno dei più scioccanti. A tal proposito è intervenuto Matteo Salvini: «È meglio tacere e rispettare il voto degli italiani invece di dire sciocchezze. Io voglio dare un governo all’Italia, sono stufo di insulti, capricci e litigi», il commento del leader della Lega. Dopo è arrivata la tradizionale rettifica di Forza Italia, secondo cui Berlusconi ha solo riferito la frase di qualcun altro. «Al Presidente sono state attribuite parole che – come ha invece chiaramente detto – appartengono ad altri». Gli azzurri spiegano che la frase è stata pronunciata «da uno dei partecipanti ad un incontro del 24 aprile a Pordenone: è di tutta evidenza che questo concetto è stato semplicemente riferito». Questa frase dunque «non appartiene al pensiero e al sentire del presidente Berlusconi, lo ha molto colpito proprio per la gravità del contenuto. Nel riportarla, ha inteso mettere in guardia da uno stato d’animo che evidentemente è diffuso nel Paese e che bisogna assolutamente scongiurare con il ritorno del rispetto reciproco tra tutte le parti politiche. Questo proprio nello spirito di pacificazione nazionale invocato nel discorso appena pronunciato».



“DAVANTI A LORO LA GENTE SI SENTE COME GLI EBREI DAVANTI A HITLER”

Silvio Berlusconi evoca Adolf Hitler per attaccare il Movimento 5 Stelle. Il nuovo attacco del leader di Forza Italia al partito guidato da Luigi Di Maio è durissimo. Dal palco a Porzus, in Friuli, l’affondo choc: «Sta succedendo qualcosa in Italia di davvero pericoloso. L’altro giorno ho chiesto ad alcune persone a cui stavo dando una mano: “Come vi sentite di fronte al comportamento di questa formazione politica, di questo movimento che non si può definire un partito democratico?” Mi hanno risposto che si sentono come gli ebrei al primo apparire di Hitler». A meno di 24 ore dalla chiusura definitiva del “forno” tra M5s e centrodestra, Berlusconi se la prende con i grillini. Secondo l’ex premier in questi giorni «c’è stato il respingimento di 4,5 milioni di cittadini che hanno votato democraticamente e questo non può succedere in una paese libero», per questo è convinto di aver preso la decisione giusta quando è sceso in campo «per difendere il paese di fronte a un grande pericolo che avanza».

BERLUSCONI, ATTACCO CHOC CONTRO M5S

Dal palco di Porzus, dove nel febbraio 1945 furono uccisi 17 partigiani, Silvio Berlusconi è andato all’attacco del Movimento 5 Stelle. «Approfittando della situazione di povertà in cui si trovano moltissimi italiani che non sono soddisfatti della loro posizione e guardano alla casta come alla colpa della loro situazione, quelli del movimento di Grillo, l’ho constatato in Molise, dicevano che gli avrebbero dato 800 Euro a ciascuno e gli hanno creduto». L’attacco al M5s però va in controtendenza con il richiamo alla responsabilità delle forze politiche: «Tutte le forze politiche hanno il dovere di essere responsabili, nel linguaggio e nei comportamenti: il calcolo politico non può portare a disgregare quella convivenza democratica faticosamente acquisita settant’anni fa». Il paragone tra i Cinquestelle e Hitler è destinato a scatenare una bufera politica: la similitudine non è nuova, anzi è stata usata in varie campagne elettorali, ma è stata ripetuta oggi in una giornata non qualunque, la festa della Liberazione dal nazifascismo.