Emorragia di voti in casa M5s, il Pd rimane appeso ad un filo e il Centrodestra trionfa non senza qualche divisione interna: lo scenario del Friuli Venezia Giulia rispecchia solo in parte i problemi nazionali e il trionfo di Fedriga di fatto “maschera” la divisione che Salvini e Berlusconi nutrono rispetto alle prossime scelte da fare per il Governo. Boccata di ossigeno però importante nella settimana dell’accordo (o presunto tale visto che è già saltato) tra Pd e Movimento 5 Stelle, con la vittoria del Centrodestra che certifica il fallimento della campagna al nord dei grillini. Rispetto alle Regionali del 2013, in Friuli la politica è decisamente ribaltata: la Lega aveva preso l’8% e oa si ritrova al 34%; il Pd che aveva vinto con Serracchiani 5 anni fa, ora scende d 8 punti percentuali, come del resto scende anche Berlusconi con Forza Italia che dal 20% passa al 12%, praticamente lasciando un’emorragia di voti quasi tutti in dote a Salvini.



Quello che non cambia è la situazione del M5s: anche cinque anni fa i grillini raccolsero il 13,75% due mesi dopo essere risultati il primo partito con il 27,23% e ora, con dati leggermente diversi, si ripropone la stessa minestra. Detto questo, il Friuli – come il Molise una settimana fa – ha una valenza importante ma non decisiva per gli schemi nazionali e questo è bene ricordarlo ai partiti che in queste ore si ritrovano ancora una volta impelagate nello stallo istituzionale ormai così dal 4 marzo scorso. La Lega, ad esempio è prontissima a governare in Friuli Venezia Giulia, ma siamo così certi che avrebbe la stessa “prontezza” anche alla guida del Paese? Mancano i numeri, manca la convinzione e manca soprattutto un collante forte con gli alleati, sempre sull’orlo di una crisi di nervi interna sull’asse Via Bellerio-Arcore.. (agg. di Niccolò Magnani) 



M5S, SCONFITTA AMARA E BRUCIANTE

I risultati delle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia hanno decretato la vittoria del centrodestra con Massimiliano Fedriga nuovo governatore. Il MoVimento 5 Stelle ha raccolto invece una pesante sconfitta. Alessandro Fraleoni Morgera non è andato oltre il terzo posto con l’11,7% dei voti. «Non siamo stati capaci di spiegare in modo adeguato le nostre proposte ai cittadini del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di una sconfitta molto amara per la nostra comunità, ma è sempre dalle sconfitte più brucianti che si apprendono le lezioni più importanti. Da qui ripartiamo», ha dichiarato il candidato M5s, come riportato da Il Piccolo. Nelle prossime due settimane il voto verrà analizzato approfonditamente con il coinvolgimento di portavoce e attivisti della regione. «Complimenti ai nostri avversari del centrodestra che ora sono chiamati a realizzare le tante, troppe, promesse fatte in campagna elettorale. I consiglieri del MoVimento 5 Stelle che risulteranno eletti in Consiglio regionale faranno una opposizione durissima e sorveglieranno la maggioranza per informare i cittadini di quanto avviene davvero in regione». Fraleoni Morgera ha poi citato Gianroberto Casaleggio: «Non riusciranno a liberarsi di noi perché è difficile vincere con chi non si arrende mai!». (agg. di Silvana Palazzo)



LEGA SUPER, BERLUSCONI “M5S INADATTI”

La Lega ha stravinto le Elezioni Regionali in Friuli e il Movimento 5 Stelle invece le ha “straperse”: eppure oggi in pochi parlano di Friuli Venezia Giulia e quasi tutti parlano di Governo nazionale. Il dato in effetti è importante perché dice che ancora una volta i grillini al nord non sfondano e che invece la coalizione del Centrodestra porta a casa ancora una volta la vittoria stando uniti. Poi però Salvini e Berlusconi dicono due cose diametralmente diverse: il segretario della Lega e “main sponsor” del neo-Governatore Fedriga ribadisce che col M5s si può governare e questo dato in Friuli dimostra che non si può lasciare fuori il  Cdx; l’ex Cavaliere invece dice l’esatto opposto, «Ma la vera clamorosa sconfitta, in questa tornata elettorale, è quella del Movimento 5 Stelle, il cui candidato dimezza la percentuale delle politiche, mentre il voto alla lista grillina è addirittura meno di un terzo del consenso ottenuto il 4 marzo. M5s è inadatto a governare». Risultati nuovi, “discorsi vecchi”.. (agg. di Niccolò Magnani)

SALVINI DÀ IL “2 DI PICCHE” A PD E M5S

«Il clima era buono, ma nessun sondaggio dava questi numeri: vedere la Lega con la più alta percentuale della storia da’ un’enorme soddisfazione anche perché io sono anche il segretario regionale: un simile successo non era mai accaduto»: sono le prime parole da Governatore del Friuli Venezia Giulia di Massimiliano Fedriga, in una breve conferenza stampa nel quartier generale della Coalizione di Centrodestra a Udine dopo il risultato netto con cui ha vinto le Elezioni Regionali con il 57,1% (mancano ancora 20 sezioni da scrutinare). Dato molto importante che vede più spunti di lettura possibili nei prossimi giorni: un ridimensionamento del M5s, una “tenuta” del Pd, il trionfo della Lega e l’azione minoritaria di Forza Italia e FdI nella coalizione. Fedriga ha stravinto più di quanto ci si aspettava, lasciando agli avversari le briciole (26,8% Bolzonello Csx, 11,7% Fraleoni Morgera M5s) e consentendo a Salvini di rivendicare un ruolo di Governo a livello centrale. «L’abbiamo detto e lo ribadiamo: con i 5 stelle è possibile ragionare sulla decina di punti sui quali ci troviamo d’accordo e su questo imbastiamo la discussione». Sui social il segretario del Carroccio posta una foto di un 2 di picche infilato sulla sabbia in riva al mare, invito ironico ai rivali politici: «dopo i Molisani, anche donne e uomini del #FriuliVeneziaGiulia ringraziano il PD per l’egregio lavoro svolto, e salutano Di Maio & Compagni. GRAZIE!!!!!». 

FEDRIGA, “RISULTATO IMPENSABILE”

Il centrodestra vince le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia: è Massimiliano Fedriga il nuovo governatore, con il 57,2% dei voti. Risultato «impensabile» per il leghista che è anche segretario regionale del Carroccio. «La Lega ha avuto la più alta percentuale della storia. Speriamo che serva anche a Roma», il commento a caldo di Fedriga. Il Movimento 5 Stelle invece è crollato: ha dimezzato i voti delle politiche, forse pagando il fatto di non essere riuscito a formare un governo a 56 giorni dalle elezioni politiche da cui uscì come primo partito. Meno del 12%, la metà rispetto alle politiche, per il grillino Alessandro Fraleoni Morgera, mentre la lista M5s è al 7,3%. I risultati delle urne avranno inevitabili ripercussioni sugli equilibri di forza nel centrodestra: la Lega si conferma primo partito della coalizione. Al 27% invece il candidato del centrosinistra Sergio Bolzonello, che ha dichiarato: «Complimenti a Fedriga, ora starò all’opposizione con lo spirito di chi sa di lasciare una Regione in ottima salute e che tale dovrà rimanere nei prossimi 5 anni». (agg. di Silvana Palazzo)

TRIONFO CENTRODESTRA

Massimiliano Fedriga è il nuovo Governatore del Friuli Venezia Giulia e fa aggiungere un’altra regione alla pattuglia del Centrodestra al nord: dopo Veneto, Liguria, Lombardia ora anche il Friuli torna sotto l’egida di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, con il risultato di queste Elezioni Regionali che però premia più di tutte le Lega di Matteo Salvini autentico trionfatore nel nuovo Consiglio Regionale di Udine. «Grazie alla mia gente. Grazie alla mia terra. Ora al lavoro ascoltando e costruendo», ha scritto Fedriga, il nuovo presidente friulano dopo l’ormai netta vittoria raggiunta nello spoglio. Mancano meno di centro sezioni e il risultato è alquanto stabilito: Fedriga in testa con il 57,1% dei voti, seguito dal 27% di Sergio Bolzonello e al basso dato dei Cinque Stelle di Fraleoni Morgera, rimasti all’11,8%. Cecotti all’ultimo posto con il 4% segna il dato di questa ultima tornata elettorale regionale della Primavera 2018 e apre alle importanti conseguenze politiche di questo voto: la Lega trionfa con il 34% (primo partito confermato in FVG), mentre tiene botta il Partito Democratico (al 18,3%), davanti a Forza Italia (12%) e soprattutto al M5s che col 7,2% conferma non di non avere per ora le carte per conquistare il nord Italia, tallone d’Achille mica piccolo per chi pretende di formare un Governo nazionale. Rispetto alle Politiche del 4 marzo, il Centrodestra fa meglio rispetto alla media nazionale, mentre il Movimento 5 Stelle fa decisamente peggio, col 24,5% di quasi due mesi fa che stride con l’attuale 7,2% determinando dunque ancora una certa diversità tra elezioni nazionali e locali. (agg. di Niccolò Magnani)

FEDRIGA VERSO LA VITTORIA

Con quasi tutte le sezioni scrutinate (1065 su 1369) è ormai definitiva la travolgente vittoria del candidato del centrodestra Massimiliano Fedriga con il 56,9% delle preferenze. Guida il voto la Lega Nord con il 34,8% dei voti seguita da Forza Italia al 12% Fratelli d’Italia è a quota 5,7%. Il candidato del centrosinistra Sergio Bolzonello è fermo al 27,4%, il Partito democratico ottiene il 18,6% mentre quello del Movimento 5 Stelle, Alessandro Fraleoni Morgera ottiene solo il 12%. In particolare la lista M5S ottiene un deludente 7,4%, un risultato che è meno della metà ottenuto alle recenti politiche (aveva ottenuto il 24,6%). Il Pd perde dunque il Friuli Venezia Giulia che di fatto passa alla Lega, che comunque aumenta i propri voti rispetto alle elezioni del 4 marzo, quando aveva ottenuto il 18,7%. Va detto che l’affluenza è stata molto bassa, ha votato un friulano su due, solo il 49,65% degli aventi diritto. (Agg. Paolo Vites)

IL FRIULI PASSA ALLA LEGA

Sergio Bolzonello ha riconosciuto la sconfitta: il candidato sfidante di Massimiliano Fedriga e secondo classificato nei dati sotto spoglio alle Regionali in Friuli Venezia Giulia ha chiamato il neo Governatore in pectore e ha fatto le sue congratulazioni. «Ho appena sentito Massimiliano Fedriga al telefono e mi sono complimentato per il risultato che ha ottenuto, io ora starò all’opposizione con lo spirito di chi sa di lasciare una Regione in ottima salute e che tale dovrà rimanere nei prossimi 5 anni», ha spiegato il candidato del Centrosinistra che col 28,12% di fatto finisce doppiato dai voti del leghista Fedriga. «Non mi aspettavo un dato tanto diverso, purtroppo il vento è chiaro. Sono soddisfatto del mio risultato personale e non ho rimpianti al termine di una campagna elettorale nella quale mi ero ripromesso di parlare di contenuti evitando facili slogan. Rilevo anche che il centrosinistra ha tenuto rispetto alle politiche, mancano chiaramente i numeri di lista per consentire un’analisi più precisa, ma queste sono le prime indicazioni». Si denota il crollo del Movimento 5 Stelle che dopo 769 sezioni scrutinate resta ancora ad un bassissimo 12,52%, non facendo il “botto” che Di Maio e Fraleoni Morgera si aspettavano. Ancora Bolzonello, nel suo comunicato riportato da “Il Friuli”, afferma «Il fatto che il Movimento 5 Stelle sia rimasto a tale distanza è un segnale che il Friuli Venezia Giulia è una Regione governata bene, al di là degli slogan elettorali». Fedriga vola verso la vittoria con il 56,1% dei voti, doppiano il Pd e stracciando il candidato grillino, confermando la Lega come primo partito in FVG. (agg. di Niccolò Magnani)

FEDRIGA IN VANTAGGIO AL 55%

Dopo le prime 221 sezioni scrutinate su 1369 totali, il candidato Governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, è dato in netto vantaggio sugli avversari rispettando i “pronostici” della vigilia. Si tratta di dati reali ma ancora molto esigui per poter dare elementi di definitorietà, eppure il candidato di Salvini riesce a doppiare sostanzialmente il secondo appena seguente, ovvero Sergio Bolzonello: 55,49% per Fedriga, 29,1% per il candidato del Centrosinistra. Male per ora il Movimento 5 Stelle che con Alessandro Fraleoni Morgera non sfonda e rimarrebbe al 13,5% dei voti in queste Elezioni Regionali in Friuli Venezia Giulia. Il quarto classificato, Sergio Cecotti, è dato ad un basso 2,02% dei voti. Per ora le schede bianche sono 309 e quelle nulle sono 801 ma ripetiamo manca molto dello spoglio e dei dati su queste Regionali che tali indicazioni riguardano ancora uno scrutinio del tutto preliminari. Se però così rimarranno i dati, si potrà festeggiare la vittoria netta della Lega che supera il 30% in tutta la regione e si conferma primo partito anche dopo le Elezioni Politiche dello scorso 4 marzo: seguono Pd al 20%, Forza Italia al 13,7% e solo al quarto posto il Movimento 5 Stelle (8,04%). (agg. di Niccolò Magnani)

IL DETTAGLIO FINALE DELL’AFFLUENZA

Il dato definitivo dell’affluenza alle urne in riferimento alle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia è giunto nelle ultime ore ed è pari al 49.65%. A diffondere i dati ufficiali, come spiega l’agenzia di stampa Ansa, è stato il servizio elettorale regionale: a votare sono stati 549.806 su 1.107.415 degli aventi diritto e rispetto a cinque anni fa, quando si votò in due giornate, l’affluenza è stata appena inferiore (nel 2013 si attestò al 50.48%). Nella circoscrizione di Udine è stata segnata la maggiore affluenza con il 52.60% dei voti, seguita poi da Gorizia dove a votare è stato il 50.78% degli aventi diritto, quindi Pordenone (49.80%), Tolmezzo (47.58%) e Trieste (43.90%) che con il suo dato ha certamente contribuito a trascinare in giù la media. Lo spoglio è iniziato da qualche minuto, alle 8:00 e gli esiti del voto si sapranno in giornata. Alla vigilia delle elezioni, i sondaggi di tutte le forze politiche davano Massimiliano Fedriga al 40%, con alle spalle i contendenti del M5s ma alla luce del dato molto basso dell’affluenza ai seggi, inferiore al 50%, lascia intendere il rischio sempre più concreto di astensionismo sulla vittoria di Fedriga. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

AL VIA GLI SCRUTINI

Cominciano oggi gli scrutini per le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia, che per la prima volta ha votato in un giorno soltanto. Alle 8 il via ufficiale allo spoglio, quindi nelle prossime ore cominceranno ad emergere i primi dati ufficiali sui risultati. Quattro gli sfidanti per prendere il posto di Deborah Serracchiani alla presidenza del Consiglio regionale: Massimiliano Fedriga (centrodestra), Sergio Bolzonello (centrosinistra), Alessandro Fraleoni Morgera (M5s) e Sergio Cecotti (Patto per l’Autonomia). Per i sondaggi è favorito Fedriga, esponente della Lega, mentre Bolzonello e Fraleoni Morgera si contenderebbero la seconda posizione, quindi Cecotti è dato quarto. Fedriga, 38 anni, potrebbe diventare il governatore più giovane della storia della Regione autonoma. Per quanto riguarda invece i dati sull’affluenza definitiva, è del 49,63% la percentuale di chi ha votato alle elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia.

Lo statuto della Regione autonoma, che determina il numero di consiglieri in ragione di uno ogni 25.000 abitanti, prevede che i consiglieri da eleggere saranno 49. Due seggi sono riservati al presidente eletto e al candidato presidente che arriva secondo per numero di voti validi. I restanti 47 seggi sono invece ripartiti tra le cinque circoscrizioni in cui è suddiviso il territorio regionale: la circoscrizione di Trieste eleggerà 9 consiglieri, Gorizia 5, Udine 18, Tolmezzo 3 e Pordenone 12. Il Comune di Sappada, aggregato al Friuli Venezia Giulia da poco, per la prima volta concorrerà all’elezione del presidente e del Consiglio regionale nella circoscrizione di Udine. 

LA GIORNATA DEI CANDIDATI

La campagna elettorale è stata intensa per i quattro candidati alla presidenza del Friuli Venezia Giulia. Ieri si sono presi una giornata di pausa dalla politica per dedicarsi alla vita privata. Il candidato del centrosinistra Sergio Bolzonello ha votato di mattina a Pordenone, accompagnato da moglie, figlia con marito e nipotini, a cui ha dedicato l’intera giornata. Programma simile per Massimiliano Fedriga, candidato del centrodestra: si è recato al seggio a Trieste con la moglie e i due figli, con cui ha trascorso la domenica. Alessandro Fraleoni Morgera del M5S, dopo aver votato nel capoluogo giuliano ed essersi informato sul regolare svolgimento delle procedure, ha dedicato la giornata ai propri cari. Pomeriggio diverso invece per Sergio Cecotti (Patto per l’Autonomia), il quale, dopo aver votato a Udine, come riportato da Il Gazzettino, è tornato a casa per tradurre in italiano il suo romanzo «La invidie dal diaul», scritto in lingua friulana. 

LE POLEMICHE

Non sono mancante le scintille ieri a votazione aperta. Matteo Salvini nel pomeriggio ha lanciato un ultimo appello via Twitter. «Avete tempo ancora qualche ora, amici friulani e giuliani. Ogni singolo voto dato oggi alla Lega in Friuli Venezia Giulia vale per il cambiamento di tutta l’Italia». L’iniziativa non è piaciuta alla parlamentare Pd e governatore uscente Deborah Serracchiani che ha risposto sempre sui social: «Salvini irrompe con un tweet da campagna elettorale mentre sono in corso le votazioni Ci lasci votare in pace, ci lasci decidere il nostro futuro e non il suo». Il MoVimento 5 Stelle invece ha segnalato una presunta irregolarità compiuta dal presidente di un seggio all’Ufficio elettorale del Friuli Venezia Giulia. L’ha inviata il candidato grillino Aessandro Fraleoni Morgera. Dopo aver votato ha raccolto una segnalazione proveniente da un’altra sezione allestita nello stesso istituto dove si trova il suo seggio. Come riportato da Il Gazzettino, alcune persone gli hanno fatto notare che i componenti di un’altra sezione utilizzavano una scheda elettorale e non un fac simile per spiegare, a chi chiedeva istruzioni, le modalità di voto. 

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