Il governo che sta per nascere tra Lega e M5s promette già diverse scintille in molti campi e ambienti della società italiana: su tutti, uno dei più importanti e maggiormente “segnanti” delle legislatura è quello che riguarda la scuola. Allora prendiamo il caso del Consiglio in Lazio con i grillini che hanno lanciato una proposta di legge che potrebbe poi essere riportata anche su base nazionale: in sostanza, i consiglieri 5Stelle chiedono che venga inserito in ogni scuola uno psicologo, o meglio in ogni classe, in modo da poter prevenire fenomeni come il bullismo o l’azzardopatia online. Prima di addentrarci nel merito della proposta, resta da evidenziare il dubbio di fondo per una tradizione politica e culturale del centrodestra che attribuisce più poteri di natura “sussidiaria” alle scuole: il tutto nel tentativo di dare una sempre migliore offerta educativa che metta al centro lo studente da un lato, e la sua relazione con il professore dall’altro. Incentrare tutto come intende fare il Movimento 5 Stelle sugli strumenti – comunque non inutili, intendiamoci – dello psicologo e della prassi rischia di mettere in secondo piano ciò che invece andrebbe ancora più valorizzato e protetto, ovvero l’apporto educativo a 360 gradi tra il docente e l’alunno. Al netto dunque delle differenze che vediamo notevoli anche solo in ambito “culturale” tra le due componenti del prossimo governo, proviamo a capirne di più della proposta grillina.



LA PROPOSTA M5S

«Lo psicologo in ogni classe per creare un’atmosfera di maggior benessere fra gli studenti e migliorare il rapporto fra scuola e famiglia», spiega il consigliere regionale Davide Barlillari, il primo firmatario della proposta di legge che verrà presentata nei prossimi lavori parlamentari e regionali. «La necessità di garantire la figura dello psicologo a scuola – continua Barillari – che sviluppi la relazione d’aiuto attraverso una sorta di sportello d’ascolto rivolto a tutti gli attori del contesto scolastico, è validata dall’allarme lanciato su scala internazionale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui nel 2020 oltre il 20% di bambini e adolescenti avrà bisogno di un supporto psicologico o psichiatrico. Inoltre, sempre secondo l’OMS, il 75% delle malattie mentali gravi esordiscono prima dei 24 anni». Secondo i grillini, l’importanza centrale è quella di impedire la degenerazione del disagio «offrendo tempestivamente un aiuto. E la scuola in questo senso può tornare ad essere una cerniera fondamentale con famiglia e società, sviluppando la sua azione di prevenzione del disagio emotivo non con un approccio patologico ma puntando allo sviluppo dell’empatia e delle proprie risorse interiori, sia a livello individuale che di gruppo». La proposta verrà calendarizzata, si augurano i Cinque Stelle, al più presto appena potranno insediarsi le varie commissioni: e lì si scoprirà se su elementi come quelli della scuola e del campo dell’educazione vi sarà spazio per un compromesso tra i partiti di maggioranza o se si arriverà ad una sorta di strappo già sul fronte “Scuola”.

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