Movimento 5 Stelle e Lega sono al lavoro per formare il nuovo Governo, il Pd è pronto all’opposizione nonostante i dissidi interni. Il segretario reggente Maurizio Martina è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio1 ed ha parlato del lavoro che aspetta i parlamentari dem: “Il Prtito Democratico presenterà una norma sul conflitto d’interessi”. Un chiaro messaggio al M5s, che ha sempre ribadito la sua volontà di normare con regole chiare un settore delicato come quello in questione. “Non so quanto possa durare questo tentativo di alleanza, già pieno di contraddizioni. Noi presentermo di certo una norma per regolare un nuovo conflitto di interesse: presenteremo una norma che applical’articolo 49 sulla trasparenza dei partiti e dei movimenti”. E l’attuale segretario dei dem si è etto anche preoccupato per la formazione del nuovo Governo, con protagonisti i rivali del M5s e della Lega: “Provo preoccupazione quando si compone l’ipotesi di una alleanza di Governo tutta giocata su una capacità di spesa insostenibile per lo Stato”, con chiaro riferimento a Reddito di cittadinanza e Flat tax.
MATTEO RENZI CONTRO M5S E LEGA
Sulla stessa linea di opinione Matteo Renzi, ex segretario del Partito Democratico e protagonista negli ultimi giorni nella bufera interna in casa dem. Tramite il proprio profilo Facebook, il senatore di Rignano ha analizzato le ultime sulla formazione del nuovo esecutivo: “Oggi tanti dicono: il governo Lega-CinqueStelle non piace all’Europa. Probabile, dico io. Aggiungo: non piace nemmeno a me, nemmeno a molti di noi. Ma dobbiamo parlarci chiaramente, amici: quello che conta non è ciò che piace a noi o alla Commissione Europea, ma ciò che piace agli italiani”. E qui parte l’attacco alle promesse fatte in campagna elettorale: “Salvini e Di Maio hanno la maggioranza in Parlamento, con buona pace di chi diceva che il Movimento Cinque Stelle è un partito di sinistra. Devono rispettare le promesse folli e irrealizzabili che hanno lanciato e rilanciato sui social e nelle piazze: riusciranno a fare una sola aliquota al 15% (flat tax) e dare 1.680€ netti al mese alle famiglie senza lavoro con due figli? Cosa racconteranno a chi farà la fila per il reddito di cittadinanza? Proveranno davvero a rimpatriare 600.000 persone e chiudere Ilva, bloccare Tav e Tap, fermare le grandi Opere? Avranno la forza di cancellare Jobs Act, Buona Scuola, le nostre leggi sui diritti civili e sociali?”. Ed è pronta l’opposizione dem: “Su quelle promesse hanno vinto: chiederemo conto delle loro bugie elettorali, ogni giorno”.