Contratto M5s-Lega, sta facendo discutere in tutta Italia ma non solo la bozza dell’accordo tra i due partiti al lavoro per la formazione del nuovo Governo. Ma quali sono i contenuti di questa copia, pubblicata in esclusiva dall’Huffington Post? E perché stanno facendo così tanto discutere? Proviamo a scoprirlo. Sicuramente il punto più chiacchierato è quello relativo al comitato di conciliazione, un organo consultivo e decisionale che verrebbe istituito per regolare i dissensi nella cooperazione tra le due forze politiche. Grandi discussioni riguardo il possibile conflitto istituzionale che potrebbe innescare, arrivando a sostituire il Consiglio dei Ministri. Sulla vicenda è intervenuto. L’organismo, come sottolineato dal portale, è composto da: il Presidente del Consiglio dei Ministri, il capo politico di M5S e il segretario federale della Lega. I capigruppo di Camera e senato delle due forze politiche e il ministro competente per materia. E non è finita qui: nelle restanti 39 pagine sono presenti altri temi che stanno creando scompiglio, in particolare dal punto di vista economico. Presente il punto dedicato al reddito di cittadinanza: stanziamento di 17 miliardi di euro all’anno, con 780 euro mensili a cittadino interessato. Le risorse però dovrebbero arrivare da Bruxelles: “Andrà avviato un dialogo nelle sedi comunitarie al fine di applicare il provvedimento A80292/2017 del parlamento europeo, che garantirebbe l’utilizzo del 20 per cento della dotazione complessiva del Fondo Sociale Europeo per istituire un reddito di cittadinanza anche in Italia”.



DEBITO PUBBLICO E LEGGE FORNERO

La Borsa sta infatti già reagendo alla bozza del contratto di programma tra Movimento 5 Stelle e Lega. Piazza Affari è partita in rosso, segnando l’andamento peggiore in Europa con un calo dello 0,75 per cento. Il motivo? Secondo Il Sole 24 ore pesano le incertezze sulla formazione del nuovo esecutivo, ma in particolare le indiscrezione sulla copia di accordo tra le due forze politiche, che prevede all’interno l’ipotesi di cancellazione di 250 miliardi di euro di debito alla Bce e la creazione di un fondo con 200 miliardi di immobili pubblici da cartolarizzare. Sempre a livello economico, da segnalare la cancellazione delle sanzioni alla Russia: confermata in politica estera la linea guida degli ultimi anni, con la fedeltà alla Nato, ma si sancisce l’apertura alla Russia come partner economico e commerciale. Infine, novità anche per quanto riguarda la Cassa Depositi e Prestiti: “nelle intenzioni dei contraenti l’istituto che gestisce il risparmio postale dovrà acquistare dal Tesoro tutte le principali partecipazioni (Enel, Enav, Poste, ecc.)”, sottolinea l’Huffington Post. Condannata da entrambe le forze politiche, la Legge Fornero finisce all’interno del contratto ma attenzione alla formulazione utilizzata: non si parla di abolizione, bensì di superamento attraverso 5 miliardi di euro “per agevolare l’uscita dal mercato delle categorie ad oggi escluse”. Legge che verrebbe sostituita con la quota 100.



UE E IMMIGRAZIONE

Cavallo di battaglia sia di Movimento 5 Stelle che di Lega, il rapporto con l’Europa trova ovviamente spazio in questa bozza di contratto di Governo. Si afferma infatti che è necessaria una ridiscussione dei Trattati dell’Ue, con Patto di Stabilità e di Crescita che va “modificato radicalmente”. In particolare per ciò che riguarda i vincoli stringenti e insostenibili dal punto di vista economico e sociale. Tra gli obiettivi del programma inoltre la ridiscussione del contributo italiano all’Unione Europea in vista della programmazione 2020. Sempre per ciò che concerne la politica europea, tiene banco la questione migranti. E qui la linea guida della Lega viene meno, almeno sui metodi da utilizzare: non citati respingimenti e espulsioni, ma si parla di superamento del “regolamento di Dublino, attraverso il ricollocamento obbligatorio e automatico dei richiedenti asilo tra gli Stati membri dell’Ue”. E viene sottolineato: “La situazione che si è venuta a creare è insostenibile per l’Italia, visti i costi da sostenere e il business creatosi, alimentato da fondi spesso gestiti con poca trasparenza e permeabili alle infiltrazioni della criminalità organizzata”.

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