Tra le varie polemiche che hanno investito il nuovo Premier incaricato Giuseppe Conte, c’è anche quella relativa al suo ruolo come sostenitore legale di una famiglia che si era affidata al discusso metodo Stamina del professor Vannoni, rivelatosi una terribile truffa. Conte era in particolare l’avvocato difensore della famiglia della piccola Sofia, affetta da leucodistrofia metacromatica (malattia degenerativa terminale che causa paralisi e cecità), caso specifico che era stato portato alla ribalta anche da Le Iene. Non è stato questo a mettere Conte al centro delle polemiche, però, ma il fatto di aver successivamente contribuito alla creazione della onlus Voa Voa in ricordo di Sofia e pensata proprio per sostenere le cure del metodo Stamina, che si è avvalso economicamente dei fondi della Onlus. (agg. di Fabio Belli)



ORFINI: “ESECUTIVO DI ESTREMA DESTRA”

Sulla nascita di quello che sarà il Governo Conte e di quella che Luigi Di Maio ha già chiamato Terza Repubblica, è stato molto duro Matteo Orfini, che vede grosse responsabilità anche nell’area berlusconiana del centrodestra: “Sta per nascere un governo di estrema destra – ha spiegato Orfini  – composto da forze politiche di estrema destra, con un programma di estrema destra, non può che essere questa la definizione. Con una cultura politica di estrema destra, come dimostrano le minacce dai tono fascisti rivolte verso il Quirinale da parte di Alessandro Di Battista. Un governo di estrema destra che nasce anche grazie ai voti di Berlusconi, perchè i parlamentari della Lega che voteranno la fiducia sono stati eletti nei collegi uninominali anche con i voti di Forza Italia. E grazie al via libera di Berlusconi, senza il quale Salvini non si sarebbe seduto al tavolo con Di Maio.” (agg. di Fabio Belli)



“SARO’ AVVOCATO DIFENSORE DEL POPOLO ITALIANO”

Molto, molto teso e ben poco rilassato nel suo primo discorso da premier incaricato: Giuseppe Conte ha parlato pochi istanti fa dal Quirinale dopo un colloqui di circa due ore e mezza avuto con il Presidente della Repubblica. Non cita mai Lega e M5s, ma prova a conquistarsi la fiducia del popolo italiano all’ascolto, tanto da ricordare quale sia la sua origine e il suo intento politico: «voglio un governo dalla parte dei cittadini che tuteli i loro interessi: sono professore e avvocato, ho perorato le cause di tante persone ma ora voglio tutelare gli interessi di tutti gli italiani, dialogando con istituzioni europee e altri paesi. Mi propongo di essere l’avvocato difensore del popolo italiano: lo faccio con massimo impegno e massima responsabilità». Un Premier che ora comincerà i lavori di consultazioni con gli altri leader dei partiti prima di presentare nei prossimi giorni la lista dei ministri al Quirinale: a quel punto, se la riserva sarà sciolta dal Colle nascerà ufficialmente il primo Governo Conte. «Fuori da qui c’è un Paese che attende la nascita di un esecutivo e attende risposte, quello che si appresta a nascere sarà il governo del cambiamento». (agg. di Niccolò Magnani) 



IL CODACONS LO HA DIFESO

Coinvolto in numerose polemiche nelle ultime 24 ore, Giuseppe Conte è stato difeso a spada tratta dal Codacons. “La prima vicenda risale al 2008, quando scoppiò il caso dei redditi dei contribuenti pubblicati online dall’Agenzia delle Entrate. Una violazione delle norme sulla privacy degli utenti che venne sanzionata dall’Autorità garante e che finì in tribunale, dove Conte difese il Garante per la privacy e i cittadini dal grave errore commesso dall’Agenzia”, le parole dell’avvocato Gianluca Di Ascenzo riportate da Today.it. Ma non solo: il giurista infatti difese i diritti degli utenti quando la Rai si fece fornire dai rivenditori di televisori i dati sensibili di chi acquistava un nuovo apparecchio televisivo. “E’ evidente che imprecisioni del curriculum e le tante bufale sul conto del futuro Premier circolate in queste ore non possono in alcun modo cancellare le giuste e importanti battaglie avviate da Conte a tutela dei cittadini vessati dalle istituzioni ” sottolinea il Codacons. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

IL MISTERO DELLA CASA IPOTECATA DA EQUITALIA

Il professore Giuseppe Conte perde quota per Palazzo Chigi secondo gli ultimi rumors politici, con il giurista esponente del Movimento 5 Stelle che nel corso della giornata è stato al centro di vibranti polemiche per il presunto taroccamento del curriculum ma non solo. E non è ancora finita: pochi minuti fa L’Espresso ha sollevato un altro giallo, quello della casa ipotecata da Equitalia. Il portale rivela che nel 2009 Giuseppe Conte ha ricevuto un’ipoteca legale da parte di Equitalia per oltre 52 mila euro sulla casa romana di proprietà del professore, per un “importo capitale di 26 mila euro di cui ad ora non si conoscono precisamente le origini”. Non si conoscono i moitivi di questa iscrizione ipotecaria, con il commercialista Gerardo Cimmino che ha commentato così: “Il professore nel 2009 ha avuto una richiesta di documentazione inerente le sue dichiarazioni dei redditi. L’agenzia ha mandato le comunicazioni via posta, ma il portiere non c’è. La cartolina è stata smarrita. Quando il contribuente non si presenta, e non porta i giustificativi della dichiarazione, iscrive al ruolo tutto l’Irpef sulla dichiarazione non presentata. Cartella mai arrivata? Ecco perché è scattata l’ipoteca. Quando il professore se ne è accorto, ha saldato tutto. Ad oggi Conte non ha alcuna pendenza con il fisco. Bastano 4-5 ritenute mancanti sulle fatture che Conte emetteva per arrivare a quella cifra. Può succedere a tutti. Non si sono aperte procedure penali, solo una questione fiscale”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

GIUSEPPE CONTE, IL PRESCELTO DI LEGA E M5S

Giuseppe Conte è tra le persone più citate e chiacchierate delle ultime ore. L’insegnate di diritto privato classe 1954 è stato indicato da Movimento 5 Stelle e Lega come premier del governo giallo-verde che sta per nascere. Designato come “ministro per la pubblica amministrazione, per la deburocratizzazione e la meritocrazia” prima delle elezioni del 4 marzo 2018 nella possibile squadra ministri pentastellata, il giurista è l’uomo che fa da trait d’union tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, ma oggi è finito al centro della bufera per colpa del… curriculum: il cv di Conte infatti sarebbe ‘taroccato’, con alcuni studi ed alcune esperienze non del tutto vere. E l’opposizione è partita all’attacco: “Se fosse confermato quanto scrive il New York Times saremmo di fronte ad un caso gravissimo di taroccamento. Se gli studi di Conte alla Nyu non ci sono mai stati, che garanzie ci sono sulle altre voci del suo curriculum? Iniziare con una bugia non è certamente il miglior viatico per chi è stato presentato al capo dello Stato come possibile premier”, ha commentato il deputato del Pd Michele Anzaldi come riporta Repubblica. Questo, invece, il commento di Deborah Bergamini, esponente di Forza Italia: “Dal prof. Conte al prof. Conte Mascetti è un attimo”. QUI IL NOSTRO APPROFONDIMENTO SU “GIALLO” DEL CURRICULUM

GIUSEPPE CONTE, “ITALIANO SENZA SANTI IN PARADISO”

Al centro delle polemiche Giuseppe Conte, che ha trovato il pieno sostegno del Movimento 5 Stelle. La forza politica ha già precisato sulla vicenda, sottolineando che non c’è stato alcun taroccamento, e sul Blog delle Stelle è stato pubblicato un articolo intitolato “Chi ha paura di Giuseppe Conte?”. Il giurista è stato elogiato, evidenziando le qualità e il percorso svolto fin qui: “Giuseppe Conte faceva parte della squadra di ministri proposta da Luigi Di Maio che ha ricevuto alle elezioni circa 11 milioni di voti. E’ un professore nato a Volturara Appula, in provincia di Foggia. La madre è stata insegnate di scuola elementare e il padre segretario comunale. All’età di circa 3 anni la famiglia si è trasferita a San Giovanni Rotondo, dove Giuseppe Conte ha frequentato le scuole dell’obbligo e ha terminato il liceo. A Roma, dove oggi risiede, ha frequentato la facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza, laureandosi con 110 e lode. Attualmente è professore ordinario di Diritto privato all’Università di Firenze”. E sottolinea: “E’ un italiano senza santi in Paradiso, che ha lavorato tutta la vita, che si è battuto nel corso della sua carriera per l’affermazione del principio meritocratico e che come te e come tante altre persone ha deciso di mettersi in gioco per cambiare questo Paese”.