Da “illustre sconosciuto” a uomo più citato d’Italia: la parabola di popolarità di Giuseppe Conte sta raggiungendo in questa settimana dei picchi senza precedenti. E il Presidente del Consiglio incaricato prosegue in queste ore lo sforzo nel tentativo di trovare una quadra che convinca il Quirinale a dare il via libera all’operazione M5s-Lega. Come riportato da La Repubblica, nella giornata di oggi, per quanto il nodo principale sia sempre quello del dicastero dell’Economia riservato a Paolo Savona, Conte ha incontrato anche Luca Giansanti, ambasciatore ed ex direttore generale degli Affari politici della Farnesina, da cui si è dimesso dal primo giugno che, secondo il totoministri, avrebbe sorpassato Giampiero Massolo nella corsa alla Farnesina. Nota di colore: Conte, da stamattina a Montecitorio con i suoi collaboratori, ha cenato con una pizza. La sua uscita, con tanto di cartone in mano per le vie di Roma, è stata immortalata dai fotografi. (agg. di Dario D’Angelo)
MACRON TELEFONA A CONTE
Colloquio telefonico tra Giuseppe Conte ed Emmanuel Macron. Lo ha rivelato il premier incaricato, cogliendo l’occasione per proiettarsi nel futuro, anche se al momento non esiste ancora il suo governo. «Questo pomeriggio ho ricevuto una telefonata dal Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron, il quale ha formulato i Suoi migliori auspici per il Governo che stiamo formando in Italia», ha scritto su Facebook il presidente del Consiglio. Conte ha spiegato che «questa conversazione ha costituito l’occasione per un proficuo scambio sulle principali prospettive delle politiche economiche e sociali europee che coinvolgono i nostri due Paesi». Il premier incaricato ha poi aggiunto che la telefonata con Macron si è chiusa «con l’auspicio di poterci incontrare il prima possibile per discutere in dettaglio le varie questioni di comune interesse». Un incontro che non potrà avvenire senza la formazione del governo giallo-verde. Come è noto, al momento il nodo verte tutto sulla nomina del ministro dell’Economia con il veto di Sergio Mattarella su Paolo Savona. (agg. di Silvana Palazzo)
AL PREMIER INCARICATO LA DELEGA AI SERVIZI SEGRETI?
Continuano a circolare indiscrezioni sulla formazione della squadra di governo, mentre tiene banco il veto del Colle sull’economista Paolo Savona. Stando a quanto riportato dall’AdnKronos, che cita fonti parlamentari, le caselle dell’esecutivo in quota Lega potrebbero essere riempite con Stefano Candiani alle Infrastrutture, Gian Marco Centinaio al Turismo e all’Agricoltura, Manuela Lanzarin al ministero della Famiglia e della Disabilità, Lorenzo Fontana agli Affari Regionali e Giancarlo Giorgetti sottosegretario unico alla Presidenza del Consiglio. Ci sono poi voci che riguardano il premier incaricato Giuseppe Conte, a cui resterebbe la delega ai servizi segreti. Da risolvere anche la partita delle telecomunicazioni, con ottime possibilità per il MoVimento 5 Stelle di ottenere la delega. Tra i ministeri chiave Conte deve sciogliere ance il nodo degli Esteri, mentre per Difesa e Giustizia sono salde le quotazioni di Elisabetta Trenta e Alfonso Bonafede, entrambi in quota M5s. Emilio Carelli è invece tornato in corsa per il Mibact. (agg. di Silvana Palazzo)
FICO, “NODO SAVONA? SPERO SI VADA AVANTI”
Giuseppe Conte tra due fuochi: si può riassumere così la situazione del Presidente del Consiglio incaricato. Da una parte il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, deciso a rassicurare i mercati e a porre il veto su Paolo Savona, dall’altra l’asse M5s-Lega – la stessa che lo ha indicato come premier – che rischia di sfaldarsi se l’economista non verrà nominato titolare del dicastero del Tesoro. Sulla questione non ha voluto sbilanciarsi più di tanto il presidente della Camera, Roberto Fico, che dal Salone del Libro di Napoli questa mattina ha commentato:”A sciogliere il nodo su Savona saranno Mattarella e Conte. Io spero che si vada avanti”. Un augurio da intendersi evidentemente non solo come uomo delle istituzioni ma anche come esponente del MoVimento 5 Stelle, lo schieramento che potrebbe risentire maggiormente di un ritorno al voto anticipato appannaggio della Lega di Salvini e del centrodestra. (agg. di Dario D’Angelo)
CONTE: “RISERVA? STIAMO LAVORANDO”
Continua il braccio di ferro tra Lega-M5s e il Quirinale sui ministri che dovranno comporre la squadra di governo eventualmente presieduta da Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio incaricato, prima di raggiungere la Camera ha risposto così ai cronisti chi gli chiedevano quando avrebbe sciolto la riserva:”Stiamo lavorando”. Nessuna dichiarazione invece al suo arrivo a Montecitorio, a conferma del fatto che per il premier in pectore la partita per Palazzo Chigi nelle ultime ore si è complicata enormemente. Da una parte la volontà di Mattarella di non affidare un dicastero delicato come quello dell’Economia ad un professore come Paolo Savona convintamente anti-Euro ed euro-scettico, dall’altra il rischio che soprattutto la Lega possa impuntarsi su questa nomina e sfilarsi dall’accordo nel caso in cui il suo candidato non venisse nominato ministro. Riuscirà Giuseppe Conte a tenere insieme tutti i pezzi? (agg. di Dario D’Angelo)
BRACCIO DI FERRO CON MATTARELLA
Giuseppe Conte, presidente del Consiglio 2018: ore di altissima tensione per il premier incaricato. Sono in corso le trattative con il Colle per la formazione della squadra dei ministri, con Movimento 5 Stelle e soprattutto Lega che non intendono retrocedere su Paolo Savona all’Economia. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è diffidente e c’è il rischio concreto che il nuovo Governo salti. Il giurista, indicato da pentastellati e Carroccio come figura ideale per rappresentare le due forze politiche, ieri ha avuto un lungo colloquio con il capo dello Stato ma non è stata raggiunta alcuna conclusione. L’ex professore, inoltre, ha avuto un lungo vertice con Matteo Salvini e Luigi Di Maio per fare il punto della situazione sulla contrattazione con il Colle e toccherà a lui esprimere il pensiero della neonata alleanza di Governo…
“SCONOSCIUTO PROFESSORE CHE ESEGUE ORDINI”
La stampa estera sta monitorando con grande interesse la situazione italiana e, tra elogi e attacchi, giunge un nuovo commento sul nuovo Governo che sta per nascere dagli Usa. E non è un apprezzamento, anzi: il New York Times ha titolato così l’articolo dedicato al Bel Paese “I populisti si prendono Roma”. E lo stesso Giuseppe Conte è finito nel mirino del quotidiano statunitense: “Uno sconosciuto professore di legge con il curriculum gonfiato, la cui principale qualifica è la sua disponibilità ad eseguire gli ordini dei leader del Movimento 5 Stelle e della Lega”. E il New York Times si dice preoccupato sull’equilibrio dell’Unione Europea con l’arrivo del nuovo esecutivo in Italia: “Non è chiaro quanti danni potrà fare questa coalizione, è un duro colpo al progetto di rafforzamento dell’integrazione europea portato avanti da Angela Merkel ed Emmanuel Macron”.