C’è il rischio che sia il nodo Savona a sancire la fine dell’ipotesi di un governo M5s-Lega. Non si nasconde più di tanto Matteo Salvini e lancia di fatto la sua sfida al Quirinale, con un Sergio Mattarella adesso di fronte ad un bivio decisivo anche per l’istituzione che rappresenta: accettare o no il “diktat” del leader del Carroccio? Dal canto suo Salvini arrivando ad una festa del partito per un comizio, come riportato dall’Ansa, ha dichiarato:”Io ho detto ‘o si parte o per noi basta’. Mi rifiuto di andare avanti ancora a trattare per settimane. I mutui non aspettano, la benzina non aspetta, gli sbarchi nemmeno”. A chi gli ha chiesto se quindi l’unica alternativa sarebbero le elezioni anticipate, Salvini ha risposto: “Sicuramente non sono nato per tirare a campare”, lasciando intendere che l’ipotesi di sostegno ad un governo tecnico è quanto mai impercorribile. (agg. di Dario D’Angelo)
SALVINI VS QUIRINALE: “FATTI ABBASTANZA PASSI INDIETRO”
Sembra sempre più scontata la collisione tra Matteo Salvini e Sergio Mattarella sul nome di Paolo Savona al Ministero dell’Economia. Il leader del Carroccio, al termine di una riunione informale coi vertici della Lega, come riporta l’Ansa ha dichiarato:”Già stasera daremo al presidente del Consiglio incaricato i nomi dei ministri della Lega che sono pronti a lavorare per il bene dell’Italia. Non è questione di nomi e cognomi ma di rispetto del voto degli italiani”. Secondo Salvini, “passi indietro la Lega ne ha già fatti abbastanza, abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare”. Alla domanda se ci sia il pericolo di una frattura col Quirinale, Salvini ha replicato:”L’unico rischio che vedo è un’ulteriore frattura tra i palazzi del potere e gli italiani. Se qualcuno rallentasse ancora questo processo di cambiamento facendo saltare 15 giorni di lavoro e sacrificio, sarei ancora arrabbiato”. (agg. di Dario D’Angelo)
VESPA SPONSORIZZA SAVONA
Arriva una voce “inaspettata” a sostenere la nomina al Tesoro di Paolo Savona: si tratta di Bruno Vespa, che sul suo editoriale sulle colonne di Quotidiano Nazionale pare sponsorizzare l’economista in orbita Lega. Il conduttore di Porta a Porta scrive:”In un gabinetto fatto in larga parte di debuttanti, piaccia o non piaccia, il curriculum di Savona è di gran lunga uno dei più prestigiosi, se non il più prestigioso”. Secondo il giornalista, Savona “è convinto che la Germania abbia sempre tentato di dominare l’Europa, prima con le armi e poi con la moneta. E questo è un fatto, prima che un’opinione”. A detta di Vespa, però, “da qui a immaginare che il professore voglia smontare il sistema ce ne corre. Vuole soltanto portare avanti una politica diversa dal passato in un governo diverso dal passato”. Dunque Bruno Vespa “consiglia” il Quirinale:”Converrà accostare al nome di Savona quello del giovane ambasciatore in Qatar Pasquale Salzano candidato agli Esteri”, meno moderato politicamente di Giampiero Massolo “ma pur sempre un diplomatico”. “E quello di Moavero Milanesi, già ministro di Monti e di Letta, con quattro quarti di nobiltà europeista”. (agg. di Dario D’Angelo)
ANCHE BOCCIA (PD) DALLA PARTE DI SAVONA
Quirinale sotto assedio: Matteo Salvini tira dritto sul nome di Paolo Savona al ministero dell’Economia. Dopo lo sfogo del leader della Lega, che ha ricevuto il “like” via social di Luigi Di Maio, anche altri esponenti politici si sono schierati a favore dell’economista e contro Sergio Mattarella, da Giorgia Meloni ad Alessandro Di Battista. Anche chi è all’opposizione ha espresso la sua approvazione per la scelta di Savona. Questo è il caso di Francesco Boccia, economista e deputato Pd che ai microfoni de La Stampa ha definito Savona «una delle migliori personalità del Paese in materia economica». Il politico pugliese ha poi spiegato che non ritiene Savona un pericolo da ministro dell’Economia, anzi «sarebbe un argine a Salvini». Boccia inoltre sostiene che «sia meglio come ministro uno come Savona che non uno debole». Di sicuro con questo ruolo Savona «non perderebbe la credibilità costruita in una vita». Per ora rimane in salita la strada per la formazione del governo M5s-Lega.
CASO SAVONA, TRAVAGLIO CONTRO MATTARELLA
Lo stallo politico che ruota attorno a Paolo Savona tiene banco alla Festa del Fatto Quotidiano al circolo Fuori Orario di Taneto di Gattico. Il direttore Marco Travaglio ha commentato la situazione politica concentrandosi sulla presa di posizione di Matteo Salvini. «Se cercasse un pretesto per rompere si sarebbe risparmiato il lavoro faticoso di queste settimane. Il suo obiettivo è quello di tenere il punto su un ministro che la Lega ha designato e che al momento non sappiamo perché sia stato rifiutato dal presidente della Repubblica come ministro all’Economia». Non è mancata una frecciatina al Quirinale, che «ama far trapelare ai giornali considerazioni ufficiose che non hanno nessun valore». Secondo Travaglio, Mattarella dovrà rendere conto dell’eventuale scelta di respingere Savona: «Speriamo che un giorno o l’altro si prenda la responsabilità di dire davanti a una telecamera o in un atto ufficiale cosa ha fatto di così grave questo ministro per poter essere rifiutato».