Con il veto di Sergio Mattarella a Paolo Savona è sfumato il “governo del cambiamento” di MoVimento 5 Stelle e Lega. Ma proprio mentre emergevano le prime reazioni, il capo politico pentastellato Luigi Di Maio ha svelato in diretta su Facebook quella che sarebbe potuta essere la squadra dell’esecutivo. «Questa era la squadra che poteva giurare al Quirinale», ha spiegato prima di elencare i nomi presentati da Giuseppe Conte. Il leader M5S e Matteo Salvini avrebbero avuto il ruolo di vicepresidenti. Di Maio avrebbe poi avuto l’incarico allo Sviluppo economico e al ministero del Lavoro e affari sociali, mentre il leader della Lega sarebbe andato agli Interni. Paolo Savona, come risaputo, era stato scelto per il ministero dell’Economia. Giancarlo Giorgetti, che era stato indicato come possibile alternativa, avrebbe ricoperto la carica di sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Di Maio ha dunque voluto comunque leggere la lista dei ministri che, ha ripetuto, «poteva giurare al Quirinale».



LA LISTA DEI MINISTRI DEL GOVERNO M5S-LEGA

Quanto agli altri ministeri, Riccardo Fraccaro era stato scelto per i rapporti con il Parlamento. L’avvocato Giulia Bongiorno era stata scelta invece per il ministero della Pubblica amministrazione. Agli Affari regionali e autonomie Enrica Stefani, mentre Barbara Lezzi al Sud. MoVimento 5 Stelle e Lega avrebbero voluto lanciare al ministero per la Disabilità, che sarebbe stato affidato a Lorenzo Fontana. Agli Esteri sarebbe andato Luca Giansanti, mentre Alfonso Bonafede era stato scelto per il ministero della Giustizia. Elisabetta Trenta alla Difesa, Gianmarco Centinaio alle Politiche agricole. Quindi, Mauro Coltorti alle Infrastrutture, Marco Bussetti all’Istruzione, Alberto Bonisoli ai Beni culturali e turismo, infine Giulia Grillo al ministero della Salute. Una lista che potrebbero ora essere definita l’elenco dei ministri “mancati” visto che il governo M5s-Lega è morto ancor prima di nascere.



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