Matteo Renzi torna all’attacco di Matteo Salvini e Luigi Di Maio, per i quali «la vita è solo una diretta Facebook e un “mi piace”». Per l’ex premier «sono la negazione di ciò che serve all’Italia» e «stanno giocando sulla pelle degli italiani». Il segretario dimissionario del Partito democratico ha lanciato un appello ai dem nella sua diretta Facebook: «Noi abbiamo il dovere di reagire, anche di scendere in piazza se necessario». Renzi sostiene che il Pd debba prepararsi ad una campagna che verterà su un tema: «Europa sì, Europa no». Il video di oggi rappresenta dunque il ritorno in campo dell’ex premier: «Noi abbiamo bisogno di fare una campagna vera, senza litigare e con il coinvolgimento pieno dei cittadini. Cominciano quattro mesi difficili ma belli, importanti e impegnativi. Arriva un’occasione non solo di rivincita del Pd, ma di salvataggio del paese». Renzi è ottimista e al tempo stesso consapevole dell’impegno necessario: «Noi ci saremo. Al lavoro tutti insieme, convinti, perché questa Italia forte possa uscire vincitrice dalle prossime elezioni». (agg. di Silvana Palazzo)



“PIÙ CHE TERZA REPUBBLICA SEMBRA LA TERZA MEDIA”

La svolta per il Governo è giunta nelle ultime 24 ore: è definitivamente saltato il progetto di esecutivo “del cambiamento” di Lega e Movimento 5 Stelle, infrantosi contro lo scoglio Paolo Savona al Ministero dell’Economia, con il veto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ora spazio al governo neutrale a guida Carlo Cottarelli, già contestato da Carroccio e M5s ma che troverà l’appoggio del Partito Democratico. E i dem sono pronti per le nuove elezioni, come confermato dall’ex segretario Matteo Renzi: “Si andrà molto presto alle elezioni, frutto dell’incapacità di governare di Lega e Cinque Stelle. Sarà una battaglia incredibile tra chi vuole uscire dall’Europa e chi vuole un’Italia forte ma dentro l’Europa. Una battaglia tra chi combatte sulla base di fake news e chi porterà numeri, fatti, argomenti”, le parole dell’ex primo ministro in una e-news. E non è mancato l’attacco a Luigi Di Maio per la richiesta di messa in stato di accusa di Sergio Mattarella, sottolineando l’incoerenza del leader pentastellato che ha “ripetuto per tutta la settimana che sui ministri «decide il Presidente della Repubblica”.



RENZI: “PD NON LITIGHI”

Matteo Renzi ha poi ripercorso le tappe degli ultimi giorni, fino all’epilogo di ieri: “Tutto nasce con Salvini che scrive su Facebook “Sono davvero arrabbiato” e Di Maio si affretta a mettere il «Mi piace». Più che la Terza Repubblica, questi due sembrano in Terza Media”. E l’esponente di spicco del Partito Democratico è poi tornato su una vicenda che lo ha visto protagonista: “Tutto il caos di questi 85 giorni nasce dal 4 dicembre 2016, dal No al Referendum Costituzionale. Spero che finalmente ci sia l’onestà intellettuale di riconoscere che quella riforma non serviva a me: serviva all’Italia”. E l’invito al partito a non litigare: “Se l’Italia all’improvviso torna a rischiare non è colpa dell’arroganza di qualche cancelleria europea, ma dell’incompetenza di qualche aspirante statista italiano. Siamo più forti delle nostre paure. Rimettiamoci in gioco, tutti insieme. E salviamo l’Italia, i suoi risparmi, i suoi valori. Il suo futuro”.

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