Le dichiarazioni di Gunther Oettinger sul voto alle elezioni italiane e i mercati ha scatenato il caos. Il commissario dell’Unione Europea è stato ripreso da Donald Tusk ma anche i principali leader politici nostrani hanno attaccato duramente le sue esternazioni. E, come sottolineato dai colleghi del Corriere della Sera, la Lega e il Partito Democratico hanno chiesto le dimissioni. “Pazzesco, a Bruxelles sono senza vergogna. Il commissario europeo al Bilancio, il tedesco Oettinger, dichiara `i mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta´. Se non è una minaccia questa. Io non ho paura”, il commento su Twitter di Matteo Salvini, seguito dal commento del capo delegazioni dem Patrizia Toia che ne ha chiesto le dimissioni. Qualche ora più tardi è arrivata anche la dichiarazione di Laura Agea, capodelegazione del M5S a Strasburgo: “Chiediamo al Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker di smentire immediatamente il Commissario Oettinger”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DONALD TUSK: “NON DARE LEZIONI AGLI ITALIANI”
Dopo la forte ingerenza del commissario tedesco Gunther Oettinger, che in un’intervista rilasciata a Dnws aveva dichiarato:”Ciò che temo e che mi aspetto è che le prossime settimane mostrino che gli sviluppi nei mercati, nei titoli e nell’economia italiana assumeranno dimensioni tali da diventare un segnale agli elettori a non votare per i populisti di destra o di sinistra”, sollevando un polverone senza precedenti in Italia, ha provocato l’intervento del Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Uno dei personaggi più influenti dell’Unione Europea ha ufficialmente sconfessato il commissario tedesco Oettinger, e su Twitter ha richiamato all’ordine tutti gli esponenti UE:”Il mio appello a tutte le istituzioni dell’Unione europea: per favore rispettate gli elettori. Siamo qui per servirli, non per dar loro lezioni. #Italy @dwnews”. (agg. di Dario D’Angelo)
ECCO L’ESATTO VIRGOLETTATO DI OETTINGER
Nel pieno della polemica scattata dopo l’intervista a Oettinger, il giornalista tedesco Riegert ha pubblicato su Twitter l’esatto virgolettato del Commissario Ue chiedendo scusa per quanto riportato erroneamente poco prima. Di fatto però il senso finale, non cambia granché: «Ciò che temo e che mi aspetto è che le prossime settimane mostrino che gli sviluppi nei mercati, nei titoli e nell’economia italiana assumeranno dimensioni tali da diventare un segnale agli elettori a non votare per i populisti di destra o di sinistra. Ciò ha a che fare con la formazione del governo. Posso solo sperare che questo possa avere un ruolo nella campagna elettorale e mandi un segnale a non dare a populisti di destra o di sinistra alcuna responsabilità nel governo». Il concetto infatti resta intatto, magari con meno “incisività” come la parafrasi fatta dal giornalista, ma si intende comunque un invito agli elettori italiani di cambiare posizione “sbagliata” davanti allo scoppio dei mercati. I vertici della Commissione Ue hanno fatto sapere poco fa che «il presidente Juncker è stato informato di questo commento sconsiderato, e mi ha chiesto di chiarire la posizione ufficiale della Commissione: compete agli italiani e soltanto a loro decidere sul futuro del loro paese, a nessun altro». (agg. di Niccolò Magnani)
LE VECCHIE “AMICIZIE” CALABRESI DEL COMMISSARIO PRO UE
Mentre l’Europa prende le distanze da Gunther Oettinger, monta in Italia l’indignazione per le dichiarazioni rilasciate dal commissario europeo al bilancio. Intervistato da Deutsche Welle, ha detto di avere fiducia nel nuovo governo italiano, quello guidato da Carlo Cottarelli, e nel fatto che le prossime elezioni non vedranno un’ulteriore crescita dei partiti populisti. L’intervista completa andrà in onda stasera, ma il giornalista che lo ha intervistato ha diffuso qualche anticipazione, parafrasandone il contenuto. In un primo tweet sull’intervista è stata citata una frase tra virgolette attribuendola a Oettinger: «I mercati insegneranno agli italiani a votare nel modo giusto». Quel tweet è stato poi cancellato e ne sono stati pubblicati altri due in cui non c’era più la frase incriminata. Nessuno comunque aveva fiatato quando il suo nome era stato accostato ad un personaggio legato alle cosche calabresi dai magistrati antimafia italiani. A parlarne è il Corriere della Calabria, secondo cui quella conoscenza ha rischiato di “bruciare” la sua carriera prima che approdasse a Bruxelles. La vicenda risale agli anni ’90, quando Oettinger era capo della Cdu nel Parlamento di un Land tedesco. L’attuale commissario Ue era un frequentatore abituale di un ristorante il cui proprietario, di cui peraltro era amico, era esponente di spicco della criminalità organizzata. La vicinanza era di pubblico dominio e sollevò un polverone tale che che il parlamento statale istituì una commissione d’inchiesta per il monitoraggio telefonico nel land di Stoccarda. La vicenda si chiuse senza scandali per Oettinger il quale poi dichiarò di non avere più contatti con Mario Lavorato. Clicca qui per vedere il video di anticipazione dell’intervista. (agg. di Silvana Palazzo)
GUNTHER OETTINGER, CHI È?
Non sono passate inosservate le dichiarazioni di Gunther Oettinger, Commissario europeo, che intervistato a Strasburgo da Dwnews, si è detto fiducioso circa il fatto che la finanza internazionale avrà una sorta di ruolo educativo nei confronti degli elettori italiani in vista delle prossime elezioni. Ma cerchiamo di capire più nel dettaglio chi è costui. Nato il 15 ottobre del 1953, Gunther Oetting è un politico tedesco ma anche commissario europeo per il bilancio e le risorse umane. Fa parte della Commissione Juncker da primo gennaio del 2017, è iscritto presso il partito dell’Unione Cristiano Democratico, il CDU (pro Merkel), nonché nel Partito Popolare Europeo. Dopo essersi laureato in economia e giurisprudenza, ha lavorato come consulente fiscale in una società fino al 1984, per poi entrare a far parte di uno studio legale di cui è divenuto socio. La vita politica è invece iniziata nel 1983, quando diviene segretario dell’organizzazione giovanile del partito in Baden-Wurttemberg, e l’anno seguente, viene eletto nel parlamento dello stesso stato.
I DUE PRECEDENTI “SCANDALI”
Dal ’91 al 2005 è stato capogruppo del CDU nel parlamento del Baden, di cui poi diviene presidente nel 2005, anno in cui ottiene anche il ruolo di segretario del CDU sempre nello stesso stato federato. Nel 2006 ottiene la conferma come presidente, dopo essere stato nuovamente eletto alle elezioni. La carriera politica fuori dai confini nazionali è invece iniziata nel 2009, quando diviene commissario europeo per la Germania nella Commissione Barroso II. Nel 2014 viene confermato commissario europeo tedesco per l’economia e le società digitali, mentre dal primo gennaio 2017 ricopre il ruolo al bilancio e alle risorse umane. Oettinger è fidanzato con una donna di 25 anni più giovane di lui (ha 40 anni), è separato dal 2007, ed ha un figlio. In passato era già stato al centro di polemiche per via di alcune dichiarazioni sulla Grecia e sui paesi con un eccessivo deficit di bilancio: nel primo caso, disse che la nazione andava commissariata da personale straniero (vennero chieste le sue dimissioni per quelle esternazioni), mentre nel secondo caso disse che i paesi con un eccessivo deficit avrebbero dovuto esporre le bandiere a mezz’asta.
IL VIDEO-ANTICIPAZIONE DELL’INTERVISTA
EU Budget Commissioner @GOettingerEU on Italy:
“My concern, and my expectation is that the coming weeks will show that … Italy’s economic development could be so drastic that this could be a possible signal to voters not to choose populists from left and right.” pic.twitter.com/9Ao8DaWlkt
— DW | Europe (@dw_europe) 29 maggio 2018