Tutto rinviato dopo un altro avvenimento clamoroso e imprevedibile di questa lunghissima ed estenuante crisi politica: pochi istanti fa infatti Carlo Cottarelli ha lasciato il Quirinale senza rilasciare dichiarazioni e soprattutto senza render nota la lista dei ministri di cui si presumeva avessero trovato la quadra già in questo colloquio. Cottarelli resta così premier “incaricato” e il Governo neutrale ancora non nasce: disparate e più differenti tra loro le ipotesi dietro questa decisione, da chi parla di possibile svolta con lo scioglimento delle Camere e il ritorno alle urne già a luglio, a chi ritiene che Cottarelli possa addirittura rimandare l’incarico fino alle possibili (più probabili) distanze su alcune nomine chiave come ad esempio il Ministero dell’Economia. Visto che molto probabilmente il Governo non avrà la fiducia (ma alcuni dicono che invece potrebbe esserci del margine, da qui la scelta di ritardare ancora per provare a trovare i numeri di maggioranza in Parlamento), i prossimi appuntamenti europei e mondiali fondamentali a giugno e luglio dovranno essere affrontare dall’esecutivo tecnico e per questo Mattarella e Cottarelli potrebbero cercare un nome in Economia ed Esteri che possa essere adatto alle sfide immediate a cui saranno chiamati assieme al premier incaricato. Quello che è certo è che la “scena” al Quirinale è stata molto poco organizzata e il mistero, o il caos, proseguono.. (agg. di Niccolò Magnani)
LE ULTIME SUI POSSIBILI MINISTRI TECNICI
Nasce in tempi record il nuovo esecutivo del premier incaricato Carlo Cottarelli. Mentre è in corso l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la lista dei ministri del governo neutrale, trapelano le indiscrezioni sull’elenco stilato dall’ex commissario alla spending review. Dovrebbero tornare i tecnici, intanto la casella del Tesoro dovrebbe essere coperta dall’economista Guido Tabellini, ex rettore della Bocconi di Milano. Nella lista dei ministri dovrebbe esserci spazio anche per il giurista Alessandro Pajino, presidente del Consiglio di Stato, Paola Severino, rettore della Luiss e già ministro della Giustizia nel governo Monti, Francesco Paolo Tronca, già commissario straordinario del Comune di Roma dopo il crollo della giunta Marino, Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina, Anna Maria Tarantola, ex presidente Rai, Enrico Giovannini, già ministro del Lavoro per il governo Letta.
NOMI MINISTRI GOVERNO COTTARELLI: LE IPOTESI
Giovannini è stato intercettato dai cronisti nei pressi del Campidoglio, dove gli è stata chiesta conferma sulla sua presenza nella lista dei ministri di Cottarelli. «Devo appunto scappare da un’altra parte, sono di fretta» ha glissato l’ex ministro del Lavoro del governo Letta. Le caratteristiche principali di questo governo sono due: sarà snello e avrà al suo interno esponenti di spicco, in alcuni anche ex ministri o rappresentanti delle istituzioni. Inoltre, tutti si impegneranno a non presentarsi alle prossime elezioni. Una figura simbolo del nuovo governo secondo Il Sole 24 Ore sarà quella di Raffaele Cantone, attuale presidente dell’Autorità anticorruzione (Anac). Potrebbe occupare la casella nevralgica di Trasporti e Infrastrutture. Agli Affari europei invece è molto quotato il nome di Enzo Moavero Milanesi, personalità dal profilo molto europeista che era in corsa anche per il governo giallo-verde.