Antonio Tajani: “Uscire dall’euro è una sciocchezza”, questa la presa di posizione del presidente del Parlamento Europeo ed esponente di rilievo di Forza Italia. Attivo in campagna elettorale per le elezioni del 4 marzo 2018 e candidato premier di Silvio Berlusconi, Tajani ha commentato gli ultimi sviluppi sul Governo italiano, analizzando così: “Seguo con grande attenzione quello che accade in Italia, sono convinto che l’Italia e gli italiani sapranno trovare le giuste soluzioni per risolvere tutti i problemi – riporta l’Ansa – ma voglio nello stesso tempo dire che l’ipotesi di uscire dall’euro è una sciocchezza. Come presidente del Parlamento europeo, come parlamentare italiano e come italiano farò di tutto perché questo non accada”. L’uscita dall’euro ipotizzata in un libro da Paolo Savona, ministro dell’Economia indicato da Lega e Movimento 5 Stelle, è tornata a fare discutere in Italia ma anche in Europa, con Antonio Tajani che ha sottolineato: “Uscire dall’euro significa uscire dall’Unione europea e distruggere i risparmi degli italiani. Significa assestare un colpo gravissimo alle imprese piccole, medie e grandi, in modo particolare a tutte le imprese del nord Italia e significa anche arrecare un danno al sud del mio Paese”, con l’augurio che nessuno pensi in futuro di prendere questa strada.



TAJANI: “CENTRODESTRA ESISTE ANCORA”

E’ tutto da scrivere il futuro del Governo italiano, con l’incarico dato all’economista Carlo Cottarelli per un esecutivo “balneare” e l’ipotesi di una riapertura a Lega e Movimento 5 Stelle. In questo momento l’ipotesi più probabile è quella di un ritorno alle urne dopo l’estate, da settembre in poi, con Antonio Tajani che ha commentato così al Corriere della Sera: “Spero che non si vada a votare a luglio. Ve le immaginate la ricadute sull’affluenza? Si rischia un voto falsato”. E come ci andrà Forza Italia a nuove elezioni, dopo le recenti schermaglie con la Lega di Matteo Salvini? “Mettiamola così. Noi abbiamo fiducia nel capo dello Stato. Se Mattarella decide di sciogliere le Camere, allora la mia speranza è che si vada al voto col centrodestra unito”. Rilanciando l’unità dell’alleanza arrivata prima alle scorse elezioni: “Serve un governo che governi, che dia rassicurazioni ai mercati, che tranquillizzi gli investitori. E quel governo non può che essere un governo di centrodestra, su cui noi premevamo, guidato dal leader che tra i nostri aveva preso più voti. Se mi riferisco a Matteo Salvini? Sì. E sono convinto che il centrodestra esiste ancora”.

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