Due mesi senza governo, il presidente della Repubblica offre un’ultima chance ai partiti per riuscire a trovare una intesa di governo. L’alternativa sono le elezioni anticipate. In questo quadro, il nuovo sondaggio dell’Istituto Piepoli tasta il polso alle intenzioni di voto. Più del 50% degli italiani infatti vuole un governo guidato da un politico: no ai tecnici. Il 31% invece vuole andare subito al voto contro il 18% di quanti accetterebbero un governo istituzionale. Ma in questo caso, ci ha detto Nicola Piepoli in questa intervista, il centrodestra farebbe il botto: “Continua a crescere di settimana in settimana, adesso sfiora il 40%, la cifra necessaria per avere la maggioranza della Camera dei Deputati”.
Piepoli, cosa chiedono gli italiani? Andare al voto o governo istituzionale?
Di sicuro non vogliono un governo tecnico. Le rilevazioni cambiano a seconda delle opzioni. Davanti all’ipotesi di andare al voto o mantenere il governo Gentiloni per un massimo di tre mesi, gli italiani sono divisi esattamente a metà, il 50 e il 50. Ma tra l’andare al voto e avere un governo istituzionale, i primi sono il 31%, i secondi il 18. L’esecutivo di minoranza di centrodestra, i cosiddetti responsabili, crolla al 10%.
Se si tornasse al voto?
Se si votasse oggi, vincerebbe sicuramente il centrodestra che è al 38,5%, sfiora il 40, dunque la maggioranza dei deputati.
Chi guida la coalizione in termini percentuali, sempre la Lega?
Certamente, è cresciuta di oltre tre punti percentuali, adesso è al 21%. Forza Italia invece continua a scendere, è al 12%.
Quali temi avrebbero il maggior interesse? Gli stessi della precedente campagna elettorale?
Se guardiamo al Friuli dove il centrodestra ha vinto, e ci domandiamo perché ha vinto, capiamo che alla gente interessano i temi del centrodestra.
Le altre forze politiche come si piazzano oggi?
Il Partito democratico perde un punto, è al 17%, rimane ai margini del sistema. Neanche un’intesa con Liberi e Uguali cambierebbe questo scenario: oggi il partito di Grasso non entrerebbe neanche in parlamento.
Il Movimento 5 Stelle?
Dopo il voto in Friuli il trend positivo si è fermato, adesso le intenzioni di voto li danno al 32%, comunque solo mezzo punto percentuale in meno rispetto al voto del 4 marzo. E’ interessante notare invece come sia scesa la fiducia nei confronti di Di Maio, dal 43% al 39%, che comunque resta ancora il leader preferito dagli italiani, più di Salvini.
Un accordo di governo tra M5s e Lega è ancora possibile, secondo gli italiani?
Secondo gli elettori dei 5 Stelle sì, c’è un gradimento del 58%.