Nonostante il buon risultato ottenuto dal centrodestra in Liguria all’indomani delle Elezioni Amministrative andate in scena ieri, il Governatore della Regione, Giovanni Toti, deve difendersi non solo dalle critiche degli esponenti del Partito Democratico locale, ma anche dal “fuoco amico” dell’ex ministro, Claudio Scajola, dato che a Imperia è andato in scena un insolito derby tra due candidati della stessa estrazione politica. Se Scajola ha letto il risultato del voto come “la fine del modello patacca di Toti”, non lesinando critiche alla coalizione di centrodestra che si era presentata nella sua versione classica, i dem invece attaccano invece il Governatore forzista dall’altra sponda, sottolineando che “il suo modello è entrato in crisi” dato che, a loro dire, se il centrodestra vola è soprattutto grazie al nuovo exploit della Lega che sta “divorando l’intera coalizione”. A tal proposito, il capogruppo dei dem alla Regione Liguria, Giovanni Lunardon, ha anche messo in rilievo non solo il passo indietro del Movimento 5 Stelle ma pure la tenuta del Pd in un momento di grandi incertezze a livello nazionale. (agg. di R. G. Flore)
Qui le ultime notizie per Elezioni Amministrative 2018: affluenza e sondaggi. Qui i risultati Comunali: Brescia, Sondrio (Lombardia) – Avellino, Viterbo (Campania e Lazio) – Brindisi, Barletta (Puglia) – Catania, Messina (Sicilia) – Siena, Pisa, Terni (Toscana e Umbria) – Vicenza, Imola, Ancona (Veneto, Emilia Romagna e Marche)
IVREA, BALLOTTAGGIO CDX-CSX
Completato lo scrutinio di tutte e venticinque le sezioni ad Ivrea, dove si andrà al secondo turno. Sarà Centrosinistra contro Centrodestra, con i dem leggermente in vantaggio: Maurizio Massimo Perinetti è al 35,79 per cento, sostenuto anche da Libera Sinistra per Ivrea e due liste civiche, mentre Stefano Sertoli è al 30,74 per cento, sostenuto da Lega, Forza Italia e due liste civiche. In terza posizione Francesco Comotto, civico che si è assestato al 18,07 per cento. Addirittura quarto Massimo Luigi Fresc del Movimento 5 Stelle: solo 13,54 per cento. 1,84 per cento per Igor Bosonin di CasaPound. Può sorridere il Partito Democratico, con il direttore del centro trapianti di fegato della Città della Salute Mauro Salizzoni che è risultato il più votato in assoluto a queste amministrative: ben 437 preferenze per lui, seguito da Fabrizio Dulla con 230 e da Gabriella Colosso con 161, entrambi dem. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LIGURIA, SCAJOLA ATTACCA TOTI
Certo che finire quarti nella città dove metà del Movimento 5 Stelle è nato fa sicuramente notizia: a Ivrea i grillini crollano nettamente sotto i colpi di Centrodestra, Pd e anche di un’altra lista civica. Il candidato scelto da Luigi Di Maio infatti, Massimo Fresc, si deve accontentare di 1456 voti, e finisce quarto, dopo Maurizio Perinetti del Pd (35,79 per cento), Stefano Sertoli (30,74) del centrodestra che se la vedranno al secondo turno, e addirittura dopo Francesco Comotto, al 18,07 per cento, sostenuto da tre liste di sinistra radicale. Per quanto riguarda invece Imperia, il ballottaggio tra due anime “diverse” del Centrodestra prende subito una vena polemica con il più votato e primo classificato, Claudio Scajola, che attacca la coalizione di Forza Italia, Lega e FdI in Liguria. «Sono lieto che in tutto il Ponente della Liguria, a partire da Ceriale fino ad Alassio, Bordighera e Vallecrosia, si sia detto fine alla patacca del modello Toti, che non significa altro che l’affermazione di una persona attraverso una oppressione delle autonomie. Ritengo, come ho sempre ritenuto, che le elezioni amministrative siano il trionfo dei cittadini nello scegliere il sindaco che ritengono meglio», spiega l’ex ministro nel secondo commento di giornata dopo la notizia del ballottaggio raggiunto contro Luca Lanteri, in un video registrato su Riviera24.
IL SUCCESSO DI GHIO A SESTRI LEVANTE
E’ stata rieletta al primo turno Valentina Ghio, già sindaco uscente di Sestri Levante, candidata di una lista civica sostenuta dal centrosinistra. Ha ottenuto il 52% dei voti contro il 38,4% di Gian Paolo Benedetti, candidato della Lega. Il candidato de M5S, Fabio Sturla, si è fermato al 6,4%. «Una grande soddisfazione in questi tempi difficili per il centrosinistra – ha detto Valentina Ghio – i cittadini hanno apprezzato il lavoro svolto in questi ultimi 5 anni. Una vittoria netta della squadra e contro la politica del no ad ogni costo, degli attacchi senza proposte». Eletto al primo turno anche il sindaco di Camogli, Francesco Olivari, candidato della lista civica Scelgo Camogli, che ha ottenuto il 41,13%. Plebiscito infine a Montoggio dove Mauro Faustino Fantoni della lista civica Montoggio insieme ha stravinto con il 70,63%. Erano questi i tre comuni in provincia di Genova dove si è votato (Agg. Paolo Vites)
BORDIGHERA VINCE IL CENTRODESTRA
Si conferma la linea di qualche ora fa: Imperia e Ivrea, le città più importanti al voto nelle Amministrative in Liguria e Piemonte avranno il loro ballottaggio con il caso assai particolare dell’ex ministro berlusconiano Scajola che sfiderà il suo passato, il Centrodestra, per la conquista della poltrona di sindaco nel capoluogo ligure. Eletto invece il sindaco di Bordighera, con Vittorio Ingenito (lista civica) che batte la concorrenza del Centrodestra di Pallanca e conquista il Consiglio Comunale con ben 11 seggi, contro i 2 del Cdx e di Trucchi, 1 invece per Lorenzi e Albiano (Sinistra). Eletti i sindaci nel Genovese anche a Camogli – trionfa Olivari con il 41% – e Sestri Levante dove Valentina Ghio della Sinistra unita prende oltre il 50% dei voti. Il Movimento 5 Stelle invece fa malissimo e perde quella Ivrea città natale di Casaleggio: qui il Pd si conferma prima lista della città con Perinetti che dovrà tentare, con 5% di vantaggio, di conquistare il ballottaggio contro il Centrodestra compatto di Stefano Sertoli. (agg. di Niccolò Magnani)
SCAJOLA VA AL SECONDO TURNO
Claudio Scajola l’immortale, oppure secondo le malelingue il clientelismo che vince sempre. Nella sfida in famiglia con il nipote Luca Lanterni, candidato di Forza Italia e del centrodestra compatto, l’ex ministro degli interni va al ballottaggio in vantaggio ottenendo il 35,43% contro il 28,88% di Luca Lanteri, segno che anche questa volta Scajola ha buone possibilità di diventare sindaco della sua città, un “impero, quello di “Imperia” che a quanto pare i suoi concittadini gli concedono volentieri. Ha votato il 62,78% degli aventi diritto. Il commento di Scajola: “La città ha risposto al mio appello, gli schemi politici si sono frantumati”. O meglio li ha frantumati lui, pensando che è stato uno dei fondatori di Forza Italia e adesso corre contro. Aggiungendo che “Non posso che ringraziare gli imperiesi e confermare il mio impegno disinteressato per rilanciare la nostra città con l’obiettivo di dare lavoro, di fare la città più bella, più accogliente per i turisti, più lavoro per i giovani.Lavoreremo ancora per convincere altri imperiesi”. A Ivrea invece si registra il flop dei cinque stelle, come d’altro canto quasi in tutta Italia dove evidentemente gli elettori hanno punito il movimento per la sua scelta di allearsi al governo con la Lega. Si va al ballottaggio fra Maurizio Perinetti che ha ottenuto il 35,8% e Stefano Sertoli al 30,7%. Massimo Fresc dei 5stelle si ferma al 13,5% (Agg. Paolo Vites)
LA SFIDA DI IMPERIA
Primi aggiornamenti sull’affluenza totale alle Elezioni Comunali 2018 in Liguria. Diversi Comuni rilevanti chiamati alle urne per eleggere sindaci e consiglieri, a partire da Imperia: al voto il 62,78 per cento degli aventi diritto, in calo rispetto alle consultazioni del 2013. Come sottolineato dai colleghi di Sanremonews.it, a Bordighera il 54,19 per cento, in calo rispetto al 58,97 per cento di cinque anni fa. In leggero rialzo invece Vallecrosia: 56,45 per cento contro 55,34 per cento. Passando ai Comuni dell’entroterra ligure, a Pieve di Teco ha votato il 73,17 per cento, a Triora il 72,88 per cento, mentre a Cosio D’Arroscia il 69,58 per cento. Montalto Carpasio, invece, ha registrato il suo primo dato di affluenza ufficiale, il 67,73 per cento: ricordiamo che questo è un nuovo comune e oggi per la prima volta è andato al voto per eleggere sindaco e consiglio. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
AFFLUENZA PIEMONTE E LIGURIA
La percentuale registrata dalla Liguria per l’affluenza alle Elezioni Comunali Amministrative 2018 è ben oltre la media italiana. Il dato è alto, visto che alle 19 è stato toccato il 48,58%, contro il 35,84% della consultazione precedente. È pur vero che le elezioni precedenti erano spalmate su due giorni, domenica e lunedì. Nei 20 comuni liguri la tendenza alla crescita dell’affluenza era già emersa con i dati delle 12, quando hanno votato il 21,65% degli elettori contro il 13,93% della scorsa tornata e il dato medio nazionale era del 19,92%. In particolare, è alta l’affluenza a Imperia, dove sono puntati gli occhi perché va in scena la sfida tra gli Scajola; alle 19 l’affluenza ha superato il 50% (50,56). Passiamo al Piemonte, dove l’affluenza alle 19 è stata del 45,93%, mentre nelle precedenti Comunali il dato alla stessa ora era stato del 39,99 per cento. Ivrea e Orbassano sono gli unici due Comuni potenzialmente interessati al ballottaggio: nel primo caso l’affluenza alle 19 è stata del 42,05%, nell’altro del 43,53%. (agg. di Silvana Palazzo)
CASALEGGIO PUNTA SU IVREA
E’ un derby in casa quello tra l’ex ministro e fondatore di Forza Italia Claudio Scajola e il nipote Luca Lanterni, candidato di quella parte del centrodestra fedele al governatore Toti. Scajola corre da sola con la lista Imperia Insieme, sostenuto da Popolo della famiglia Obiettivo Imperia, Area aperta. E’ il suo ultimo tentativo per non perdere “l’impero di Imperia”, dove l’ex politico democristiano ha fatto il bello e il brutto tempo per decenni, padre padrone della città e della provincia. Scajola non si riconosce in Toti, che anzi considera suo nemico aperto, come tutta quella Forza Italia che sta cercando di rinnovarsi in un partito aperto e più giovane. Vedremo se la vecchia politica clientelare stile democristiano avrà ancora la meglio. A Ssetri Levante invece, la ricca cittadina turistica del Golfo de Tigullio, da sempre governata dalla sinistra, si sfidano due candidati di sinistra ovviamente: Denise Baldi, 33 anni, insegnante precaria, sostenuta da Potere al popolo; Gian Paolo Benedetti, 65 anni, commercialista, sostenuto da Futuro Migliore, Segesta Domani Lista civica, Lega, Riprenditi Sestri, Sestri Levante Gian Paolo Benedetti sindaco; Valentina Ghio, 47 anni, funzionaria del settore Lavoro dell’ex Provincia di Genova e attuale sindaca di Sestri Levante, sostenuta da Viviamo Sestri, Sestri al centro con Calabrò, Cristiani Riformisti, Sinistra in Comune, Valentina Ghio sindaco; Fabio Sturla, 38 anni, dipendente Fincantieri, sostenuto dal Movimento Cinque Stelle. (Agg. Paolo Vites)
LA SFIDA AD IVREA
Così come Siena, Ivrea sarà un test cardine per le elezioni comunali 2018. Nel capoluogo di Provincia del Piemonte regna l’incertezza sull’esito delle amministrative ed è praticamente certo che sarà necessario ricorrere al turno di ballottaggio in programma il prossimo 24 giugno 2018. Come vi abbiamo sottolineato, Ivrea è la città di Davide Casaleggio e l’ideatore della Piattaforma Rousseau si è speso in prima persona per il candidato M5s MassimoFresc. Il Partito Democratico, amministrazione uscente, ha puntato su Maurizio Perinetti, mentre il Centrodestra ha scelto il civico Stefano Sertoli. L’influenza di Casaleggio, i cinque anni di governo dei Dem e l’onda di successo di Lega e Forza Italia alle Comunali del 2017 (Alessandria e Cuneo targate ora Centrodestra): sarà una sfida all’ultimo voto già al turno di oggi, due posti per tre forze politiche. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ELEZIONI COMUNALI 2018, PIEMONTE E LIGURIA
Sono 20 i comuni della regione Liguria chiamati a rinnovare i propri consigli cittadini in queste Amministrative 2018. Si tratta di Alassio, Bordighera, Camogli, Carcare, Carro, Cengio, Ceriale, Cosio d’arroscia, Imperia, Laigueglia, Montalto carpasio, Montoggio, Pieve di Teco, Portovenere, Rialto, Sarzana, Sassello, Sestri Levante, Triora e Vallecrosia. Inutile nascondere che la partita più avvincente dal punto di vista strettamente politico – con possibili risvolti anche in ambito nazionale – è quella che riguarda Imperia, unico comune capoluogo della regione Liguria chiamato alle urne. Negli ultimi anni ad amministrare la città è stata una giunta del Partito Democratico. Il sindaco uscente, Carlo Capacci, dopo lo storico successo del 2013 ha deciso di non ripresentarsi. A guidare la coalizione comprendente il Pd e altre 3 liste civiche sarà dunque il vicesindaco dell’amministrazione Capacci, Guido Abbo.
L’EFFETTO SCAJOLA
Ma il grande interesse riservato alla corsa alla poltrona di sindaco di Imperia è dovuto anche al ritorno sulla scena di un vecchio leone della politica nostrana come Claudio Scajola. L’ex ministro berlusconiano ha deciso di presentarsi in autonomia rispetto al suo classico schieramento d’appartenenza, ovvero il centrodestra. La sua presenza nella tornata elettorale va letta in realtà come una resa dei conti con il nuovo dominus regionale della coalizione, ovvero il governatore Giovanni Toti, che con la vittoria di Luca Lanteri spera di riaffermare il potenziale del centrodestra unito composto da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Attenzione però: essendo Imperia un comune con più di 15mila abitanti, nel caso i contendenti non dovessero ottenere la maggioranza assoluta si andrebbe al ballottaggio. E in quel caso sarebbe curioso vedere come si muoverebbero i protagonisti dell’agone politico…
IL PIEMONTE E LA PARTITA DI IVREA
Urne aperte per le elezioni amministrative 2018 anche in Piemonte, dove saranno 126 mila i cittadini chiamati a votare per indicare 63 nuovi sindaci e rinnovare i rispettivi civici consessi. Ma così come per la Liguria c’è un comune capoluogo che più di ogni altro può essere letto come indicatore della situazione anche a livello nazionale. Si tratta ovviamente di Ivrea, il comune dove il MoVimento 5 Stelle cerca con forza una vittoria dal doppio significato: il primo strettamente simbolico, dal momento che si parla della città di Davide Casaleggio, il secondo politico, poiché un successo ad Ivrea confermerebbe che nonostante le lunghe trattative con la Lega per dare vita ad un governo il feeling con la base non si è spezzato. La sfida è incerta: il grillino Massimo Fresc dovrà vedersela con il candidato del centrodestra Stefano Sertoli, appoggiato anche dalla sconfitta alle primarie Pd Elisabetta Ballurio, e con il candidato dem Maurizio Perinetti. Uno dei contendenti riuscirà ad avere la meglio fin dal primo turno o si dovrà ricorrere al ballottaggio?