Una oasi in mezzo a una valanga, quella del centrodestra a trazione leghista: così può essere definita la peraltro schiacciante vittoria di Emilio Delbono a Brescia che è diventato primo cittadino senza dover neanche ricorrere al ballottaggio con quasi il 54% dei consensi, infatti, il candidato sostenuto soprattutto dal Pd ha avuto il merito di sconfiggere, caso più unico che raro, il centrodestra presentatosi nella sua versione “classica”, ovvero unito, tanto che lo stesso Matteo Salvini puntava molto sulla riconquista dell’amministrazione comunale della città lombarda. E l’eccezionalità del risultato è stata segnalata dallo stesso segretario reggente dei dem, Maurizio Martina, che su Twitter non ha esitato a parlare di “capolavoro di Del Bono ma anche di tutto il Pd”, aggiungendo che dal voto nei Comuni sono emersi segnali incoraggianti per le forze di centrosinistra e ricordando che la sfida non è finita dato che da domani l’impegno di tutti sarà per quelle amministrazioni in cui il Pd è riuscito ad andare ai ballottaggi. (agg. di R. G. Flore)
Qui le ultime notizie per Elezioni Amministrative 2018: affluenza e sondaggi. Qui i risultati Comunali: Avellino, Viterbo (Campania e Lazio) – Brindisi, Barletta (Puglia) – Imperia, Ivrea (Liguria e Piemonte) – Catania, Messina (Sicilia) – Siena, Pisa, Terni (Toscana e Umbria) – Vicenza, Imola, Ancona (Veneto, Emilia Romagna e Marche)
DEL BONO SALVA IL PD
Del Bono può ben definirsi il “salvatore” del Partito Democratico in queste elezioni Comunali, di certo non si può dire che la parte rossa “storica” della Lombardia viva lo stesso stato di salute di Brescia. Un anno fa è stato perso Sesto San Giovanni e ora a rischio è anche Cinisello Balsamo, altro “feudo rosso” alle porte di Milano (ma con ben 80mila abitanti). Il sindaco uscente Siria Trezzi trema ma per ora resta in corsa per il ballottaggio dopo aver comunque perso il primo turno contro lo sfidante candidato del Centrodestra, Giacomo Ghilardi: 41,03% per il sindaco del Pd, mentre Lega-FI-NcI-FdI fanno ottenere a Ghilardi il 45,94% vicino al colpaccio già al primo turno. Cresce il M5s ma ancora non basta per poter competere con le coalizioni radicate sul territorio lombardo: Zinesi prende infatti il 10,33%, con la forte possibilità che proprio gli elettori grillini potranno giocare un ruolo centrale al ballottaggio fra Cdx e Csx. 5 anni fa la Trezzi divenne sindaco con il 65,14% dei voti: sembra passata un’eternità e invece ora, seppur ancora nettamente in lizza per la riconferma, nulla sarà scontato contro il forte candidato del Centrodestra. Sindaci eletti invece a Bresso (Cairo, Cdx), Arese (Palestra, Pd), Opera (Nucera, Centrodestra)
RITARDI NELLO SPOGLIO A SONDRIO
Il sindaco uscente Emilio Del Bono, candidato del centrosinistra, si conferma sindaco di Brescia al primo turno. «Brescia è immune da strumentalizzazioni, conosce una grande maturità», queste le prime parole del primo cittadino, confermato per altri cinque anni alla guida della Leonessa d’Italia. «È un grande risultato, i cittadini hanno premiato la concretezza, la serietà e l’umiltà. Ora dobbiamo tornare a lavorare subito per ripagare la fiducia che ci è stata accordata», ha aggiunto, come riportato da Il Giorno. Il secondo turno è invece necessario a Sondrio, dove l’esponente del centrodestra Marco Scaramellini è in vantaggio rispetto al rivale del centrosinistra Nicola Giugni. La forbice tra i due è di dieci punti. Tiene banco però il ritardo nelle operazioni di scrutinio. «Si era messo in preventivo una possibile durata di dodici ore per il completamento dello spoglio», fanno sapere dalla Prefettura di Sondrio. (agg. di Silvana Palazzo)
ELEZIONI BRESCIA: DEL BONO (CSX), “STILE PREMIATO”
In uno scenario politico che vede il centrodestra avanzare, Brescia tiene. I risultati delle Elezioni Comunali Amministrative 2018 evidenziano la conferma di Emilio Del Bono, sindaco uscente del centrosinistra riconfermato al primo turno, senza bisogno di ballottaggi. «Brescia ci ha premiato per lo stile perché non siamo arroganti» ha dichiarato ai microfoni di Rainews. La sfida per la Leonessa era considerata la prova più significativa tra i 102 comuni lombardi chiamati al voto. A Sondrio invece sarà ballottaggio tra Marco Scaramellini del centrodestra e Nicola Giugni del centrosinistra. Il primo è al 46,62%, l’altro al 36,04%. Si tratta al momento, lo ricordiamo, di risultati ancora parziali. Di sicuro c’è che tra il candidato del centrodestra e quello del centrosinistra c’è un divario piuttosto netto, bisognerà vedere se e come cambieranno i rapporti di forza in vista del ballottaggio. (agg. di Silvana Palazzo)
CON DEL BONO IL PD VOLA ALLA LOGGIA
Il centrosinistra si riconferma a Brescia: quando manca poco al termine dello scrutinio, il sindaco uscente Emilio Del Bono è in vantaggio di quasi 15 punti rispetto alla candidata del centrodestra Paola VIlardi. Visto il superamento della soglia del 50%, non ci sarà la necessità di andare al ballottaggio. Invece è necessario. Sondrio, dove è in leggero vantaggio l’esponente del centrodestra Marco Scaramellini (46,62%) sull’avversario del centrosinistra Nicola Giugni (36,04%). Sono questi i risultati dei due capoluoghi lombardi coinvolti nelle Elezioni Comunali Amministrative 2018. Il centrodestra è in vantaggio nelle sfide che portano al ballottaggio, grazie al forte traino della Lega. Il Pd può festeggiare solo una vittoria, al primo turno, ad Arese. Il MoVimento 5 Stelle non sfonda e resta attorno al 5-6%. Questa la situazione che emerge nei dodici comuni del Milanese chiamati al voto. A Cinisello Balsamo possibile ribaltone con Giacomo Ghilardi in vantaggio nella roccaforte rossa che vede candidata Siria Trezzi. Anche la Brianza nel segno del centrodestra, dopo anni di amministrazioni di centrosinistra. Il Pd fa flop addirittura a Seregno, dove il sindaco corsista Edoardo Mazza venne messo ai domiciliari con l’accusa di corruzione. Ilaria Cerqua è in netto vantaggio su Alberto Rossi, che affronterà il ballottaggio in salita. (agg. di Silvana Palazzo)
AURIZZI SINDACO DI PIAZZOLO
Sarà una lunga notte per le Elezioni Comunali Amministrative 2018 in Lombardia, ma fa eccezione Ponte di Legno, comune italiano di 1728 abitanti della provincia di Brescia. Qui è già noto il nome del sindaco: si tratta di Ivan Faustinelli, della lista Dalignesi a favore, che era l’unico candidato in corsa per la carica di primo cittadino. Avendo già superato il 50% dell’affluenza, c’è il quorum. Situazione simile a Piazzolo, in provincia di Bergamo. Qui era in corsa solo Laura Arizzi. L’unica candidata ha ottenuto 57 voti, che sono comunque più del 50% degli aventi diritto. Per quanto riguarda l’affluenza, i dati non sono ancora definiti, perché il Viminale per ora è a quota 98 Comuni su 102. A fronte di ciò, alle 23 l’affluenza è del 55,13%, in calo rispetto all’ultima tornata elettorale, quando è stata invece del 62,76%. Il dato è invece definitivo a Brescia, dove l’affluenza è stata del 57,4% contro il 65,6 della passata consultazione. (agg. di Silvana Palazzo)
LOGGIA, CENTRODESTRA SFIDA DEL BONO
Osservando le affluenze alle ore 19 in Lombardia, si osserva come sia ancora inferiore rispetto alla media nazionale (44,04%) con i 102 Comuni al voto che hanno portato al momento “solo” il 41,39% degli aventi diritto al voto, a dispetto del 39,3% delle ultime Amministrative di 5 anni fa. La provincia maggiormente “presente” alle urne è quella di Cremona (50,5% nei 4 Comuni al voto), mentre la peggiore è Lecco al 38,1% e Milano al 39,42%. Per quanto riguarda le città più importanti al voto, Brescia si conferma sulla media regionale con il 41,09% di affluenza alle ore 19 mentre in Valtellina a Sondrio è il 42,73% degli elettori ad essersi presentata finora alle urne. Nei 12 Comuni del Milanese al voto, da segnalare il 39,66% di Arese, il 40,8% di Bresso, il 37,64% a Cinisello Balsamo mentre schizza in alto Opera al 45,31% di aventi diritto al voto usciti dalle urne. Per i grandi centri della Brianza, infine, segnaliamo con i dati del Viminale il 43,69% di Brugherio, il 44,66% di Carate Brianza e il 39,62 di Nova Milanese.
ANALISI AFFLUENZE
Uno dei comuni più importanti in cui si vota oggi è certamente quello di Brescia, dove alle prime rilevazioni ufficiali sull’affluenza alle ore 12, risultavano aver votato 26.228 persone pari al 18% in linea con la media nazionale. A Brescia tenta il bis l’uscente Emilio Del Bono (centrosinistra): a sfidarlo Paolo Vilardi (centrodestra) e il 5 Stelle Guido Ghedini. A Sondrio invece l’affluenza risulta maggiore, pari al 21,8% mentre in provincia risulta più bassa di un punto, al 20,9%. Nel capoluogo della Valtellina si sfidano per la poltrona di primo cittadino, Nicola Giugni (appoggiato da Sondrio democratica, Sinistra per Sondrio, Giugni sindaco, Pd e Sondrio 2020), Fiorello Provera (con le liste Crescere con Sondrio, Sondrio 4.0, Provera per Sondrio e Noi per Sondrio), Marco Scaramellini(con Lega, Sondrio è viva, Sondrio liberale, Forza Italia, Popolari retici e Fratelli d’Italia) e Marco Ponteri (Movimento 5 Stelle) (Agg. Paolo Vites)
AFFLUENZA AL VOTO ALLE ORE 12
La roccaforte del Partito Democratico a Brescia alla sfida del Centrodestra, della Lega e del nuovo corso politico nazionale: le Comunali a Brescia sono tra i banchi di prova più importanti d’Italia in queste Elezioni Amministrative visto che rappresentano una delle (poche) esperienze importanti a livello territoriale del Pd pur in un momento in cui il Governo dem degli ultimi 5 anni non ha portato l’elettorato a riconfermarlo alle ultime Elezioni Nazionali. Paola Vilardi ha dalla sua la forza trainante del Centrodestra nelle ultime Amministrative e Regionali ma deve vedere nelle sue file il partito di Fratelli d’Italia che ha perso una delle figure più importanti a livello locale, quella Viviana Beccalossi consigliera comunale in Lombardia che ha dato addio alla Meloni dopo le ultime politiche “supine” del suo partito a livello nazionale. Interessante sarà vedere il risultato del M5s che con Ghidini tenta il “colpaccio” salendo dopo una campagna elettorale imponente a livello locale. Tra i Comuni più importanti del Bresciano al voto, Ospitaletto, ci sono ben 4 candidati che si sfidano tentando di porre fine alla continuità dell’attuale sindaco Giovanni Battista Sarnico con la lista civica legata alle forze di centro sinistra Insieme per Ospitaletto. Contro ha Giorgio Prandelli (ex sindaco, appoggiato dal Centrodestra), l’ex assessore Giuseppe Antonini e la lista civica guidata da Ernesto Mena.
LE SFIDE A BRESCIA E SONDRIO
Sono in tutto 102 i Comuni della Lombardia che si rinnovano in questo weekend di Elezioni Amministrative con due città capoluogo di provincia che rappresentano il clou delle Comunali 2018 in scena questo primo turno domenica 10 giugno e con possibili ed eventuali ballottaggi il prossimo 24 giugno 2018. Brescia e Sondrio rappresentano i due Comuni capostipite in Lombardia tra i più importanti voti, specie per la “Leonessa”, di tutte le Amministrative in corso nel Paese. Si tratta in molti casi – quasi tutti nella regione più produttiva del Nord – di una sfida a due tra Centrodestra e Centrosinistra: un po’ per l’annoso problema di radicamento sul territorio del Movimento 5 Stelle, partito giovane e con ancora poche esperienze territoriali rispetto alle due coalizioni “tradizionali” e un po’ perché al Nord, come evidenziato nelle ultime Politiche Nazionali la Lega e in generale il Centrodestra si dimostra molto forte in quasi tutte le roccaforti al voto. Per la città di Brescia, la coalizione a guida Salvini, Berlusconi, Meloni tenta la conquista di un’altra “Stalingrado d’Italia” un anno dopo l’incredibile vittoria a Sesto San Giovanni: la candidata di Forza Italia Paola Vilardi sfiderà il sindaco uscente Emilio Del Bono nella corsa alla Loggia; sarà la prova più importante e significativa tra i 102 Comuni lombardi chiamati al voto. Altri candidati presenti, Guido Ghidini (M5s), Alberto Marino (Potere al Popolo), Lamberto Lombardi (Pci), Laura Castagna (Forza Nuova), Davide De Cesare (Casapound), Leonardo Peli (Pro Brixia). Per quanto riguarda invece la città di Sondrio, la sfida è anche qui tutta fra il Centrosinistra – chiamato a non far rimpiangere il “regno” lungo di Alcide Molteni – di Nicola Giugni e il Centrodestra di Marco Scaramellini, con il candidato grillino Marco Ponteri a fare da “terzo incomodo”: quarto candidato, per lista Civica di sinistra, Fiorello Provera.
SONDAGGI COMUNALI PRE-SILENZIO ELETTORALE
Come è ovvio, non sono disponibili sondaggi politici sulle Comunali 2018 che non siano stati effettuati dopo il silenzio elettorale imposto per legge: è comunque interessante osservare come veniva data la situazione delle Amministrative a Brescia e Sondrio in piena campagna elettorale, contando che nel mezzo molto potrebbe essere stato “modificato” dalle vicende nazionali della formazione di Governo, con l’anomalia di Lega e M5s che si trovano assieme all’esecutivo ma separati e sfidanti alle Comunali, non solo in Lombardia. Seguendo i dati prodotti da Swg Sondaggi – condotti il 22 maggio scorso, dunque prima del silenzio elettorale – la situazione dava il candidato forte del Pd-Centrosinistra Emilio Del Bono tra il 44 e il 48%, mentre la sfidante Vilardi (sostenuta da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Udc e altre liste di centrodestra) veleggiava tra il 42 e il 46%. Ghidini del M5s non sarebbe andato oltre il 5-9%, mentre tutti gli altri candidati venivano dati al di sotto dell’1% di consenso: Alberto Marino (Potere al Popolo), Laura Castagna (Forza Nuova), Davide De Cesare (Casapound), Leonardo Peli (Pro Brixia) e Lamberto Lombardi (Partito Comunista Italiano). Spostandoci in Valtellina, a Sondrio i dati di pronostico ufficiali non sono stati condotti dalle principali case di sondaggistica italiane dunque può essere utile osservare come andarono le ultime Elezioni Politiche per capire se possa avere più possibilità tra i 4 candidati alle Comunali in città. Il Centrodestra si era imposto nettamente con il 46,13% delle preferenze, con la Lega che sfiorò il 30%. Centrosinistra dell’era Molteni è però un osso molto duro da battere e non sarà semplice per Scaramellini riuscire a “bucare” il feudo del Centrosinistra dopo tanti anni al Consiglio Comunale di Sondrio.
LOMBARDIA: GLI ALTRI COMUNI AL VOTO
Le Amministrative in Lombardia però non sono solo, ovviamente, Sondrio e Brescia, ma significano altri 100 Comuni distribuiti tra tutte le provincie lombarde: tra i casi più interessanti troviamo al voto comuni con importanti numeri di abitanti ed elettori, come Arese, Seregno o Bresso, per non parlare di altri centri urbani di una certa grandezza come Cinisello Balsamo, Nova Milanese, Bareggio e Seveso. 11 comuni al voto nella provincia di Bergamo, ben 18 nel Bresciano, mentre 13 sono solo nella provincia di Como: 4 a Cremona come a Lecco, mentre 5 a Lodi e ben 12 a Milano. Per la provincia di Monza e Brianza segnaliamo 8 comuni al voto, tra cui Brugherio, Carate Brianza, Seregno e Seveso. Ben 9 comuni andranno al voto nel Pavese e 7 invece a Sondrio e in Valtellina, mentre nella provincia di Varese saranno 5 i comuni al voto tra cui Agra, Azzate, Jerago con Orago, Lonate Pozzolo, Venegono Superiore. Per avere invece tutte le indicazioni sulle modalità e operazioni di voto per le Comunali tanto nei Comuni sopra i 15mila abitanti, tanto in quelli “inferiori”, è possibile consultare il nostro approfondimento su tutti i dettagli utili: dal “come si vota” alla scheda elettorale fino al regolamento sui ballottaggi.