Tante novità ma pure qualche conferma: è questa la fotografia dell’esito del voto di questa tornata elettorale per le Amministrative 2018 in Sicilia. Nella regione più a sud d’Italia, infatti, le urne hanno ribadito non solo che il centrodestra cresce, confermando il trend nazionale, che il Pd tiene a fatica e che il Movimento 5 Stelle fa qualche passo indietro rispetto al “botto” delle recenti Politiche, ma pure che l’usato sicuro non spiace agli elettori siculi. Infatti, in alcuni Comuni a vincere è stato in pratica uno dei vecchi sindaci che si sono, di fatto, ripresi la loro Amministrazione. È il caso di Capaci (Palermo) dove Pietro Puccio concede il bis dopo l’esperienza a metà Anni Novanta, solo che stavolta la sua candidatura era sotto il gonfalone del Pd: col 58,1% dei voti ha distaccato di 17 punti Erasmo Vassallo. Stessa situazione a Taormina, come pure in altri piccoli centri, dove a trionfare è stato Mario Bolognari e per lui si parla di un comeback addirittura a ben a16 anni di distanza dal primo mandato, durato quasi nove anni a fine del secolo scorso: 43,54% di consensi per lui, nettamente di più del candidato pentastellato (21,73%) e del secondo arrivato, Salvatore Cilona (34,73%). (agg. di R. G. Flore)



Qui le ultime notizie per Elezioni Amministrative 2018affluenza e sondaggi. Qui i risultati Comunali: Brescia, Sondrio (Lombardia) – Avellino, Viterbo (Campania e Lazio) – Brindisi, Barletta (Puglia) – Imperia, Ivrea (Liguria e Piemonte) – Siena, Pisa, Terni (Toscana e Umbria) – Vicenza, Imola, Ancona (Veneto, Emilia Romagna e Marche)



BALLOTTAGGI A SIRACUSA E RAGUSA

Il centrodestra avanza ma non sfonda in Sicilia alle Elezioni Comunali Amministrative 2018, il MoVimento 5 Stelle invece esce ridimensionato. Il centrosinistra prova a mantenere lo zoccolo duro dell’elettorato, pur perdendo piazze importanti come Catania, dove Enzo Bianco è stato sconfitto al primo turno da Salvo Pogliese. Questo risultato dimostra che il centrodestra unito vince. La situazione è diversa a Messina, ove si profila un ballottaggio tra i candidati Placido Bramanti (centrodestra) e il deputato regionale Cateno De Luca, anche lui di area centrodestra. A?Trapani vero e proprio plebiscito per Giacomo Tranchida del centrodestra: è al 60,73% con 56 sezioni scrutinate su 70. A?Siracusa si profila il ballottaggio tra il candidato sindaco del centrodestra Ezechia Reale e l’ex vicesindaco Francesco Italia (centrosinistra). A Pantelleria appare certa l’elezione del candidato sindaco del M5s Vincenzo Campo. (agg. di Silvana Palazzo)



ELETTI SINDACI A CATANIA E TRAPANI

A Trapani e Catania hanno stravinto i candidati “non favoriti” alla vigilia di queste Elezioni Politiche: o meglio, Tranchida in quel di Trapani era dato in vantaggio rispetto a Vito Galluffo del Centrodestra ma non si prevedeva un risultato così reboante con il 70,27% di preferenze che fa schizzare le tante liste civiche a sostegno del nuovo sindaco, con Centrodestra e M5s che rimangono praticamente all’asciutto. Il vero dato clamoroso però riguarda inevitabilmente il capoluogo etneo dove finisce un’era politica, forse, per sempre: Enzo Bianco viene sconfitto di netto, il M5s fa ancora peggio e ad esultare è il neo sindaco Pogliese, proprio colui che qui in Sicilia aveva messo una pezza importante sul patto dell’arancino (Salvini, Berlusconi, Meloni) che aveva di fatto portato alla vittoria Nello Musumeci in Regione. «Dove il Centrodestra va unito vince: sarò il sindaco di tutti al di là delle logiche partitiche. E’ un risultato eccezionale: abbiano avuto un consenso in tutti i quartieri della città»; sono le prime parole del sindaco di Cdx, con il ringraziamento diretto che va a Matteo Salvini, «ha dato il suo sostegno, intervenendo personalmente in campagna elettorale. A livello nazionale – ha detto ancora Pogliese – non è stato possibile rendere operativo un Governo di centrodestra. Ma io sono con convinto che Salvini guardi al perimetro del centrodestra come ha sempre fatto». (agg. di Niccolò Magnani)

CATANIA, ELETTO SINDACO PUGLIESE (CDX)

Il MoVimento 5 Stelle non riesce a ripetere il grande successo delle Politiche alle Elezioni Comunali Amministrative 2018 in Sicilia. I risultati parlano chiaro e confermano il trend delle regionali, con il centrodestra in crescita e il centrosinistra che arranca. A Catania il candidato di Forza Italia Salvo Pogliese vince al primo turno superando quota 40% contro il sindaco uscente, il dem Enzo Bianco. Male M5s, nonostante l’arrivo in città di Luigi Di Maio per rilanciare il candidato grillino Giovanni Grasso. E male vanno i pentastellati anche a Messina, dove il deputato regionale Cateno De Luca arriva a sorpresa al ballottaggio con Dino Bramanti del centrodestra. Bocciato il sindaco uscente, Renato Accorinti, puoi il dem Antonio Saitta e il grillino Gaetano Sciacca. A Siracusa avanti il centrodestra con Paolo Ezechia Reale in sfida tra due settimane con il vicesindaco uscente Giancarlo Garozzo. Fabio Moschella, candidato dem ufficiale, e Silvia Russoniello del M5s non arrivano al ballottaggio. A Ragusa, invece, tiene il M5s: Antonio Tringali al ballottaggio sfiderà Giuseppe Cassì, candidato civico sostenuto anche da Fratelli d’Italia. Qui centrosinistra e centrodestra vanno male. Il primo schieramento però può sorridere solo a Trapani, dove vince al primo turno con Giacomo Tranchida. A Modica vince Ignazio Abbate, a Comiso ballottaggio tra Filippo Spataro del Pd, e sindaco uscente, e Maria Rita Schembari del centrodestra. (agg. di Silvana Palazzo)

MESSINA, DE LUCA AVANTI

Primi dati reali dalla Sicilia sui risultati delle Elezioni Comunali Amministrative 2018. Il mirino si sposta a Messina, dove siamo ben lontani dal termine delle operazioni di scrutinio. Le sezioni scrutinate sono al momento ancora 4 su 254, quindi i dati vanno presi con le pinze. Al momento è avanti Cateno De Luca con il 35,02%, segue il centrodestra che ha candidato Dino Bramanti con il 29,54%. Più distaccato Antonio Saitta, candidato del centrosinistra, con il 19,83%, mentre Renato Accorinti è attestato al 6,33%. A proposito di Messina, di definitivo c’è il dato relativo all’affluenza: si è attestata al 64,98%, con un calo del 5,24% rispetto all’ultima consultazione elettorale, quando si fermò appunto al 70,22%. L’affluenza definitiva delle comunali a Catania si è fermata al 53,15%. Si tratta di un calo del 10,19% rispetto al 63,34% delle precedenti elezioni comunali. (agg. di Silvana Palazzo)

EXIT POLL TRAPANI, TRANCHIDA OLTRE 50%

Primi Exit Poll dopo la chiusura delle urne in Sicilia per le Elezioni Comunali Amministrative 2018. Quello realizzato da Bg comunicazioni, e riportato da TeleSud, vede in netto vantaggio Giacomo Tranchida a Trapani. In base alle proiezioni si attesterebbe tra il 53 e il 57%. Nelle altre rilevazioni fatte nel corso della giornata la sua percentuale è rimasta stabile oltre il 50%, toccando il picco del 59% del sondaggio elettorale delle ore 12. Indietro ci sarebbero Giuseppe Mazzonello del Movimento 5 Stelle e Vito Galluffo, entrambi con una forbice compresa tra il 16 e il 20 per cento. Nelle prime due rilevazioni l’avvocato trapanese era al secondo posto. Giuseppe Bologna è dato sotto il 5 per cento, seguito da Bartolo Giglio dato tra l’1 e il 2,5%. In attesa dei dati definitivi dell’affluenza in Sicilia, ecco qualche percentuale a livello locale: a Ragusa 58,2% (precedente 63,5%). (agg. di Silvana Palazzo)

CATANIA, SFIDA A ENZO BIANCO

I dati di affluenza della Regione Sicilia – che ricordiamo vengono calcolati direttamente a livello regionale e non con i dati del Viminale – mostrano una inflessione rispetto alla media nazionale: se infatti nelle altre regioni si è raggiunto alle ore 19 il 44,05%, in Sicilia il dato si ferma al 40,95% con un calo nelle grandi città al voto solo a Trapani mentre negli altri centri come Messina, Ragusa, Siracusa e Catania gli elettori hanno partecipato maggiormente al voto rispetto a 5 anni fa e rispetto anche ai Comuni “inferiori” che invece hanno perso elettorato in questi anni. Nel capoluogo etneo l’affluenza alle ore 19 si è fermata al 36,09 rispetto al 30,54% di 5 anni fa; balzo enorme a Messina che solo 5 anni fa segnava il 35,5% di elettori aventi diritto al voto e invece oggi strappa un dato clamoroso col 47,34% di affluenza quasi record. Chiudiamo con Siracusa al 38,1% mentre Trapani scende dal 41,35% di un anno fa all’attuale 39,75% dimostrando un calo fisiologico per un Comune tartassato dagli scandali negli ultimi 12 mesi. (agg. di Niccolò Magnani) 

CATANIA, LA SFIDA A ENZO BIANCO

La situazione a Catania rappresenta una delle più interessanti dell’intera tornata di Amministrative in Sicilia di questa giornata: in attesa dell’affluenza generale e nel dettaglio ancora non giunta dalle ore 12, nel capoluogo etneo corre per la quinta volta a Palazzo degli Elefanti Enzo Bianco, sindaco uscente che non utilizza questa volta il simbolo del Pd ma solo le liste “d’impronta civica”. “Con Bianco per Catania”, e poi “Catania 2.0”, “Cambiamento reale”, “I progressisti”, e “Patto per Catania primavera”: a sfidarlo tanto il M5s quanto il Centrodestra, con quest’ultimo che presenta Salvo Pogliese, tra gli artefici del ‘patto dell’arancino’ per le ultime regionali tra Meloni, Salvini e Berlusconi. Sostenuto da tutta la coalizione, sfida Bianco proprio come il candidato M5s Giovanni Grasso e come i candidati outsider come Emiliano Abramo presidente regionale della Comunita’ di Sant’Egidio e Riccardo Pellegrino con la lista “Un cuore per Catania”. L’impressione, secondo i media siciliani, che la sfida sia soprattutto tra Bianco e Pogliese ma che tanto il M5s quanto le altre liste civiche con i loro risultati potrebbero determinare il risultato finale che potrebbe non necessariamente concludersi al ballottaggio visto che in Sicilia il quorum richiesto è il 40% più uno dei voti e non il 50% come il resto d’Italia. (agg. di Niccolò Magnani)

SFIDA M5S-CENTRODESTRA

Elezioni Comunali Amministrative 2018, in Sicilia si vota in 137 Comuni e sono ben cinque i capoluoghi di provincia coinvolti: Catania, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani. Il primo turno delle elezioni sono in programma domenica 10 giugno 2018 mentre gli eventuali ballottaggi sono previsti il prossimo 24 giugno 2018. A differenza dei comuni al voto al Nord, al Sud si profila una razzia del Movimento 5 Stelle: i pentastellati alle elezioni politiche dello scorso 4 marzo 2018 hanno raggiunto e in alcuni casi superato il 50 per cento dei consensi in tutta la Sicilia, con il Centrodestra indebolito rispetto alle Regionali del novembre 2017 e il Centrosinistra, Partito Democratico in particolare, non pervenuto. Elezioni dunque nel 35 per cento dei comuni di tutta la Sicilia, ma c’è da segnalare anche il rinvio delle elzioni per comune di San Biagio Platani (AG), mentre è stato revocato il voto nei comuni di Bompensiere (CL), Camastra (AG) e Trecastagni (CT).

SICILIA, AL VOTO IN 5 CAPOLUOGHI

Come vi abbiamo detto, sono cinque i capoluoghi di Provincia al voto in Sicilia: Catania, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani. A Catania sono cinque i candidati: Enzo Bianco (Progressisti Catania, Con Bianco per Catania, Patto per Catania, Catania 2.0, Catania Attiva e Vice Civica), Salvo Pogliese (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Diventerà Bellissima, UdC, Salvo Pogliese Sindaco, In Campo con Pogliese, Catania in Azione e Grande Catania), Giovanni Grasso (M5S), Emilio Abramo (È Catania, Catania Centrale e Centro Solidale) e Riccardo Pellegrino (Un Cuore per Catania). Sono invece sette i candidati sindaco a Messina, dove la sfida principale è tra Centrodestra e Movimento 5 Stelle: Renato Accorinti (Cambiamo Messina dal Basso, Percorso Comune e Renato Accorinti Sindaco), Gaetano Sciacca (Movimento 5 Stelle), Antonio Saitta (Partito Democratico, Liberi e Forti per Messina e Saitta Sindaco), Dino Bramanti (Bramanti sindaco, Forza Italia, Idea Sicilia-Popolari e Autonomisti, Fratelli d’Italia, Diventerà Bellissim, Noi con Salvini, Il popolo della famiglia, Peloro 23, Insieme X Messina, Ora Messina), Pippo Traschitta (Messina Splendida), Cateno De Luca (La Svolta per Messina, Giovani per De Luca Sindaco, Messina Nord, Messina Sud, Messina Centro e De Luca-Sindaco di Messina), Emilia Barrile (Leali-Progetto per Messina).

SICILIA, 137 COMUNI AL VOTO

137 i comuni al voto: 19 di questi con più di quindici mila abitanti, per i quali viene applicato il sistema elettorale maggioritario a doppio turno, e 118 con meno di quindici mila abitanti. Tra i principali comuni che superano la soglia troviamo: Licata in provincia di Agrigento; Aci Sant’Antonio, Acireale, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Gravina di Catania, Mascalucia in provincia di Catania; Piazza Armerina in provinia di Enna; Partinico in provincia di Palermo; Comiso e Modica in provincia di Ragusa; Carlentini e Rosolini in provincia di Siracusa. Resta ora da vedere come si esprimerà il popolo siciliano: in molti casi i sindaci uscenti appartengono a liste civiche e non appartengono ad alcun partito, ma dopo le elezioni politiche e i successivi sviluppi bisogna capire come si muoveranno i cittadini. Verrà confermata la tradizione pentastellata in Sicilia, almeno alle amministrative o il Centrodestra unito prevarrà come alle Regionali? Il Partito Democratico e il Centrosinistra risorgerà? Parola alle urne. Per avere tutte le indicazioni sulle modalità e operazioni di voto per le Comunali tanto nei Comuni sopra i 15mila abitanti, tanto in quelli “inferiori”, è possibile consultare il nostro approfondimento su tutti i dettagli utili: dal “come si vota” alla scheda elettorale fino al regolamento sui ballottaggi.