La batosta (prevedibile) presa dal M5s agita le acque del partito di maggioranza dopo i risultati del primo turno di Amministrative: da Roma al Sud passando per quel Nord sempre più ostico da conquistare, i grillini riflettono il giorno dopo degli scrutini delle Comunali che li vedono ai ballottaggi nei Comuni superiori solo in 8 casi mentre nessuno è stato vinto al primo turno. L’anima di sinistra dei 5Stelle lamenta, da tempo, l’appiattimento di Di Maio sulle condizioni esterne (prima il Pd, ora la Lega con la quale governa a Palazzo Chigi) e ieri è scoppiata la mezza rivolta che terrà impegnato Casaleggio nelle prossime settimane: «È un segnale d’allarme. I cittadini hanno sempre ragione, dobbiamo tornare sul territori», ha fatto sapere Paolo Ferrara, capogruppo in Campidoglio, mentre Roberta Lombardi è ancora più dura, «dobbiamo prendere atto del messaggio dei cittadini e fare meglio per supportare gli eletti e i candidati». Diversi senatori M5s temono di divenire «utili idioti» in mano di Salvini e del Carroccio e altri spiegano al Corriere della Sera di temere fortemente che «la Lega possa cannibalizzarci l’elettorato». Di Maio è soddisfatto delle Elezioni, almeno a parole, ma dovrà ora temere il fianco interno della corrente di Fico per provare a sistemare gli equilibri e non perdere troppo terreno rispetto ad una Lega che rimane, di fatto, il partito di minoranza del Governo. Finora, va detto, non sembrerebbe.. 



Qui le ultime notizie per Elezioni Amministrative 2018: diretta spoglio live, affluenza e sondaggi. Qui i risultati Comunali: Brescia, Sondrio (Lombardia) – Avellino, Viterbo (Campania e Lazio) –Brindisi, Barletta (Puglia) – Imperia, Ivrea (Liguria e Piemonte) – Catania, Messina (Sicilia) – Siena, Pisa, Terni (Toscana e Umbria) – Vicenza, Imola, Ancona (Veneto, Emilia Romagna e Marche)



IL CANDIDATO SINDACO CON ZERO VOTI

I risultati delle Elezioni Comunali Amministrative sanno essere anche “curiosi”, come nel caso della tornata elettorale 2018. Questo è il caso di San Mauro di Saline, un piccolo comune montano della Lessinia di 582 abitanti (e 496 elettori). Qui è stato confermato sindaco Italo Bonomi, che ha raccolto 182 voti, pari al 48%. E allora cosa c’è di strano? C’è un candidato che ha raccolto zero voti. Sì, neppure il suo ha raccolto. Il protagonista di questa vicenda è Angelo Sebastiano Campanile, è lui che tra i quattro candidati in corsa alla carica di sindaco non ha raccolto neppure un voto. La sua lista civica Alba Chiara era formata da agenti di Polizia penitenziaria in servizio al carcere veronese di Montorio. La sua candidatura peraltro aveva fatto discutere per la concessione dei 30 giorni di congedo retribuiti, che sono previsti dalla legge, agli altri candidati. Alba Chiara si era già presentata in altri comuni con meno di mille abitanti, dove la legge prevede che non sia necessaria la raccolta firme a sostegno dei candidati. Il punto però è un altro: perché Campanile non si è votato? (agg. di Silvana Palazzo)



DI MAIO, “FLOP M5S? UNA FALSITÀ”

Dopo Salvini anche Luigi Di Maio tratteggia un primo esito di queste Elezioni Comunali dove, a differenza della Lega, il Movimento 5 Stelle è stato tutt’altro che vincente solo qualche mese dopo il trionfo delle Politiche 2018. Nonostante questo, secondo il Ministro del Lavoro il giudizio tranciante dei media sui risultati del M5s alle Amministrative è da rigettare: «Ogni volta che ci sono delle elezioni amministrative i media raccontano sempre la solita solfa, che siamo in affanno, che rispetto alle politiche è andata male e che quindi siamo prossimi alla scomparsa. È una lettura che si è sempre rivelata falsa e che si rivelerà tale anche questa volta. Ringrazio tutti i candidati e attivisti che grazie al loro impegno hanno ottenuto questi importanti risultati e hanno dimostrato che Davide continua a vincere contro Golia». Secondo i dati emersi e analizzati da YouTrend, nei Comuni “superiori” al primo turno la vittoria del Centrodestra è giunta in 14 occasioni, 13 per liste civiche, 7 per il Centrosinistra e nessuna per il Movimento 5 Stelle. Se invece si osserva il dato dei ballottaggi, vi saranno 57 candidati del Cdx, 50 del Csx, 40 per liste civiche, 8 per il Movimento 5 Stelle e 5 in altri partiti. Non sarà una disfatta per i pentastellati, ma di certo essere in molti casi (al centro-sud) il primo partito in città non significa ancora una volta poter vincere le elezioni territoriali.

SALVINI, “NO ACCORDI AI BALLOTTAGGI CON M5S”

Matteo Salvini, nella giornata in cui viene attaccato da tutte le forze di opposizione (e non solo) sul caso migranti-Aquarius, trova il tempo di commentare il risultato importante delle Elezioni Comunali che lo vede forza trainante della coalizione più vincente delle Amministrative. «Sono molto contento. Sono dati straordinari, abbiamo aumentato il numero dei sindaci, raggiungendo percentuali commoventi a Terni e Pisa per non stare nel lombardo-veneto dove i successi sono garantiti. Significa che questi primi giorni da ministro sono stati riconosciuti», spiega il Ministro degli Interni in conferenza stampa. Attenzione però, a chi ha pensato ad un “facile” apparentamento tra Lega e M5s nei ballottaggi del 24 giugno prossimo, il leader del Carroccio replica diretto «non ci sarà nessun apparentamento ufficiale». Ma dove la Lega è fuori dal ballottaggio ci saranno «indicazioni per il cambiamento», e poi durante il Consiglio Federale della Lega aggiunge un «rimaniamo parte fondante del centrodestra e auguriamo buona salute a tutti gli alleati». I risultati parlano di un netto successo del Centrodestra che potrebbe essere ancora più ingente se realmente alla fine gli elettori grillini dovessero optare maggiormente per i candidati leghisti piuttosto che quelli del Centrosinistra a cui in passato, di norma, venivano preferiti.

ROMA, IL FLOP DEL MOVIMENTO 5 STELLE

Uno dei dati più significativi all’indomani di questa nuova tornata elettorale è che il Movimento 5 Stelle fa segnare il passo proprio nella “sua” Roma, dove i grillini governano in altri 11 municipalità oltre al Campidoglio: ebbene, nei due Municipi capitolini interessati dal voto, il Movimento ha preso al primo turno in uno (nel III) e invece non parteciperà al ballottaggio nell’altro (l’VIII). Contando che entrambi sommano circa 600mila residenti totali, anche se è stata registrata una affluenza abbastanza bassa, ovvero di meno del 28%, si capisce come si tratti di due sconfitte non di poco conto per la sindaca Virginia Raggi dopo che solo lo scorso novembre c’era stata la vittoria nel Municipio di Ostia. Nell’VIII a trionfare direttamente al primo turno è stato Amedeo Ciaccheri, sostenuto non solo da LeU e Pd, ma anche da una serie di liste civiche che gli hanno permesso di aggiudicarsi il 54.05% dei consensi, con ben 30 punti di margine su Simone Foglio (Forza Italia) e con Enrico Lupardini fermo al 13,11% (M5S). Nel III Municipio invece Giovanni Caudo (centrosinistra) è risultato il più votato col 42,06%, seguito dal leghista Francesco Maria Bova (33,81%): come detto, niente ballottaggio per la grillina Roberta Capoccioni, che era già in carica, e che ha ottenuto solo il 19.18% dei consensi. (agg. di R. G. Flore)

VINCE LA LEGA, MALE IL M5S

Le Elezioni Comunali non hanno mai un solo vincitore, eppure di norma sono in parecchi che si arrogano il diritto di chiamarsi “vincenti”: ecco in queste Amministrative del 10 giugno 2018 la tendenza si inverte e in generale si osserva un “ridimensionamento” quasi per tutti. Il Centrodestra, di certo, è l’unico con le carte in regole per poter cantar vittoria avendo confermato il ruolo di primissima coalizione nazionale, tanto nei Comuni “superiori” (con 15mila abitanti in su) quanto in quelli minori. La guida della Lega nella coalizione funziona (e Forza Italia si assottiglia sempre di più) e rosicchia terreno nelle roccaforti Pd delle zone rosse ma anche al Sud dove fa meglio del Movimento 5 Stelle in molti Comuni al voto. 761 le sfide con i grillini che ricevono una sonora batosta non entrando in nessuno dei ballottaggi dei Comuni principali: perde i due muniti di Roma, esce sconfitto nella città di Casaleggio (Ivrea) e raggiunge solo Avellino come secondo turno “top”, anche se comunque in svantaggio contro il candidato del Centrosinistra Pizza. Il Pd tiene bene a Brescia, ma straperde a Catania e va a ballottaggio a Imola, Pisa e Siena: continua il boom della Lega al Nord-est (ottimo Treviso e Vicenza) ma è grande il successo in Sicilia dove continua l’effetto “arancino” dopo il patto siglato per le scorse Regionali andate poi a Musumeci.

I RISULTATI DEI 20 CAPOLUOGHI

A vedere nel dettaglio i risultati dei 20 capoluoghi di provincia (di cui 1 di Regione, Ancona) è nettamente il Centrodestra che può dirsi di aver stracciato la concorrenza del M5s, sicuramente, mentre lotterà con i candidati locali del Pd-Csx tra due settimane nei ballottaggi del 24 giugno 2018. Ad Ancona si va al secondo turno tra Mancinelli (Pd-Csx) e Tombolino (Centrodestra), mentre a Catania è trionfo di Salvatore Pogliese (Cdx) che pone fine all’era-Bianco (Csx): ballottaggi anche ad Avellino (Pizza vs il grillino Ciampi) e Brindisi, con il Centrodestra di Cavalera che sfiderà Riccardo Rossi (Pd), mentre i nuovi sindaci di Barletta e Brescia sono Cosimo Cannito (Centrodestra) e Emilio Del Bono, l’unico vero successo importante del Pd alle Elezioni Comunali 2018. A Imperia l’ex ministro Scajola andrà al ballottaggio contro Luca Lanteri e il suo passato da Cdx, mentre in Toscana il Centrosinistra rischia e parecchio: è avanti al secondo turno a Massa (Volpi contro il Cdx di Persiani) e Siena (Valentini contro De Mossi), mentre a Pisa è la Lega a farla da padrone portando al secondo turno Michele Conti contro Serfogli (Csx). Messina e Ragusa vede un ballottaggio anomalo: Bramanti contro Cateno De Luca (liste civiche) nel primo caso, M5s di Tringali contro il Cdx di Cassì nel secondo. Siracusa “rischia” di vedere la vittoria di Reale al primo turno (sarà ballottaggio con Francesco Italia tra due settimane) mentre a Trapani è trionfo del Centrodestra con Giacomo Tranchida sindaco col 70% di preferenze. A Sondrio sarà sfida Scaramellini (Cdx) contro Giugni (Pd), esattamente come a Teramo tra Giandonato Marra e Gianguido D’Alberto: a Terni sconfitta cocente del Pd che manca il ballottaggio, dove andranno invece Latini (Cdx al 49%, ha sfiorato la vittoria al primo turno) e De Luca del M5s. Conte e Rucco saranno i sindaci del Centrodestra a Treviso e Vicenza, mentre a Viterbo è ballottaggio fra Arena e Frontini.

CHI È IN VANTAGGIO AI BALLOTTAGGI?

Osservando i dati prodotti dall’analisi di YouTrend-Quorum è possibile già avere un’idea riguardo il possibile vantaggio nei 57 Comuni “superiori” che andranno al ballottaggio tra due domeniche, il 24 giugno prossimo: il Centrodestra, anche qui, si dimostra in vantaggio a vedere i dati emersi e i risultati del primo turno. Sono infatti ben 29 candidati su 57 ad essere “davanti” nel dato delle Comunali appena scrutinato, mentre il Centrosinistra ha 20 candidati sindaco più votati dello sfidante nei rispettivi Comuni al voto. Male, malissimo il Movimento 5 Stelle che va a ballottaggio solo in 3 Comuni sui 57 totali che attendono il secondo turno per decretare il nuovo sindaco, mentre le liste civiche raccolgono 19 candidati più “forti” degli sfidanti. Se osserviamo i dati prodotti sulla percentuale di voti nei Comuni “superiori” è il Centrodestra ad imporsi al Nord (43,1% contro il 35,5% del Csx e il 5,5% del M5s) ma anche al sud, dove invece era stato teatro del boom grillino durante le ultime Politiche: 36,6% per la coalizione a guida Lega, 14,5% per le liste del Centrosinistra e solo 13,4% per il M5s. Nel Centro con le zone rosse il Pd tiene a fatica dietro il boom del Centrodestra, con il 32,8% contro il 30,9% di Salvini & co: solo 14,8% per i voti grillini sparsi nei Comuni al voto in queste Amministrative.