La platea di Confesercenti valuta nel complesso positivo l’intervento importante fatto da Salvini oggi (che in un sol colpo ha parlato da Ministro degli Interni, dell’Economia e anche, quasi, da premier) all’assemblea, quasi come a replicare quanto fatto da Di Maio a Confcommercio solo una settimana fa. Un bagno di captatio benevolentiae che di certo ha dimostrato l’abilità oratoria e politica di Salvini, con un “ma” posto direttamente dalla presidente di Confesercenti Patrizia De Luise, a chiudere l’incontro ufficiale: «l’aumento dell’Iva brucerebbe più di 20 miliardi di consumi delle famiglie», dunque sarebbe decisamente meglio se il Governo studiasse tutte le opportunità possibili per evitare lo scatto di aumento a gennaio. Mentre su questo il Ministro dell’Economia Tria ha già fatto capire che l’Iva preferisce nettamente tenerla così come è, più ostico per Salvini e il Governo gialloverde è la richiesta di mantenere l’impianto profondo del Jobs Act (come del resto aveva già chiesto Confindustria qualche giorno fa). «Lancio un appello a favore del Jobs Act, che il nuovo Governo intende stravolgere: non smantellatelo, così come suoi voucher». (agg. di Niccolò Magnani)



“VIA L’IMU AI NEGOZI SFITTI”

Sono dichiarazioni decisamente importanti quelle rilasciate dal Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, presso l’assemblea di Confesercienti. Oltre alle parole sulla flat tax (che potete trovare poco più in basso), riforma che dovrebbe arrivare già nel 2018 e non l’anno prossimo come si penseva, il vice presidente del consiglio ha toccato anche altri temi caldi, come ad esempio la questione dell’Imu, la tassa che si paga sulle proprietà immobili e sui terreni. Il leader del carroccio definisce “una follia” il fatto che la si paghi anche sui negozi sfitti, e lo stesso si batterà affinché questa norma possa cambiare in favore ovviamente dei proprietari. Quindi Salvini ipotizza la cedolare secca: «Ha funzionato per portare ordine nell’affitto privato, perché non portarla anche nel settore commerciale». Non c’era invece il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio, bloccato all’ultimo da impegno. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



“NON VENGO A VENDERE PROMESSE”

Matteo Salvini, “Flat tax e quota 100 da subito”: il ministro dell’Interno è intervenuto all’assemblea di Confesercenti per fare il punto della situazione sui provvedimenti del governo Conte. Ecco le parole del segretario della Lega: “Non vengo a vendere promesse, bensì a parlare di quanto contenuto nel programma di governo: ridurremo le tasse, non aumenteremo Iva e le accise, avvieremo già nel 2018 la rivoluzione fiscale impostata sulla flat tax, partendo dai redditi degli imprenditori per poi giungere ai redditi delle famiglie. Senza dimenticare la lotta all’abusivismo commerciale”. Poi sulle restrizioni ai pagamenti in contanti introdotte dal precedente governo: “Per me non ci dovrebbe essere nessun limite alla spesa per denaro contante: ognuno è libero di pagare come vuole e quanto vuole”. Poi una battuta anche sul tema pensioni: ”Come da programma, l’obiettivo dell’esecutivo è quello di smontare pezzo per pezzo la Legge Fornero, introducendo subito la Quota 100: 41 anni di anzianità contributiva credo siano sufficienti”.



MATTEO SALVINI, “FLAT TAX E QUOTA 100 DA SUBITO”

Matteo Salvini, che oltre ad essere il ministro dell’Interno e anche vice-presidente del Consiglio, ha dunque le idee chiare sulle manovre economiche che attendono il governo Movimento 5 Stelle e Lega, guidato da Giuseppe Conte. Due cavalli di battaglia del Carroccio, con la riforma fiscale che è la grande scommessa dei guru economici verdi. E la riforma delle pensioni che continua a tenere banco. Giovanni Tria, ministro dell’Economia, aveva analizzato così lo scenario economico che attende il paese: ” I nuovi conti saranno presentati con la nota di aggiornamento del Def in settembre. Ma questi conti saranno del tutto coerenti con l’obiettivo di proseguire sulla strada della riduzione del rapporto debito/Pil. È un obiettivo esplicito del governo, su cui ci sono state dichiarazioni chiare del presidente del Consiglio. Non devono esserci dubbi. In ogni caso la preparazione della nota seguirà a un dialogo costante con la Commissione Ue, ovviamente. Come sempre”.