Laura Boldrini attacca Matteo Salvini, l’ex presidente della Camera si scaglia contro il ministro dell’Interno del Governo Giuseppe Conte. La deputata, portavoce per quindici anni dell’Alto Commissariato per i Rifugiati, ha messo nel mirino il segretario federale della Lega per la sua linea sul tema migranti e per aver optato per i respingimenti. Il tema delle Ong è molto caro a Laura Boldrini, da sempre a loro favore, ed ha utilizzato Twitter per evidenziare il suo pensiero sull’operato del numero uno del Carroccio: “Mi chiedo che essere umano sia uno che riesce a dire ‘la pacchia è finita’ quando ancora ci sono cadaveri che galleggiano in mare? #Salvini”. E ancora sul caso Orban, con il primo ministro dell’Ungheria che non ha intenzione di indietreggiare sull’accoglienza: “Le istituzioni europee sanzionino i Paesi che non accolgono le quote migranti stabilite dalla Commissione Europea.Gli Stati che chiudono le frontiere scaricano sulle spalle dell’Italia il problema dell’accoglienza, come fa l’Ungheria di #Orban grande amico del “patriota” #Salvini”.
LAURA BOLDRINI ATTACCA MATTEO SALVINI
L’esponente di Liberi e Uguali ha poi sottolineato il ruolo delle Ong, contrastate da Matteo Salvini, ai microfoni di Tg Com 24: “Le Ong hanno avviato l’attività di soccorso in mare nel momento in cui il mare è stato sguarnito di navi, in modo di fare il perlustramento del mare. Ai tempi di Mare Nostrum non c’erano le Ong in mare, prima di Mare Nostrun neanche c’erano le Ong in mare, perché c’era un sistema di salvataggio che metteva in campo tutti i mezzi della Marina Militare e della Guardia Costiera. C’era anche un coordinamento che veniva fatto con le navi di Frontex”. Continua poi Laura Boldrini: “Ora, nel momento in cui la missione Mare Nostrum viene ritirata e vengono ridotti drasticamente i mezzi in mare, le Ong hanno sentito il bisogno di non stare a guardare e di non fare solo la conta dei cadaveri ma di agire anche in mare, si era creato un vuoto che ha peraltro causato migliaia di morti. Prima non facevano questo tipo di attività, hanno iniziato a farla quando i corpi dello Stato non hanno investito abbastanza risorse per salvare vite umane”.