Pierre Moscovici ha marchiato come “sbagliata” la posizione del ministro dell’Interno Matteo Salvini sul tema migranti, con la decisione di chiudere i porti alle navi delle Ong. Nonostante l’avviso del commissario dell’Unione Europea, il Governo M5s-Lega ha le idee chiare sulla strategia da adottare. Ecco le parole del vice-premier Luigi Di Maio ai microfoni di Porta a Porta: “Nelle prossime settimane andremo ai tavoli europei e chiederemo subito la modifica di Dublino. Nulla sarà più come prima: adesso ci sono porti aperti sia in Spagna che in Francia. Ci hanno fatto la morale, considero quei porti aperti e le Ong possono andare anche in quei porti. Continueremo su questa linea: su questo siamo compattissimi, il tema dell’immigrazione è stato affrontato con pazienza e solidarietà in questi anni. Gli italiani meriterebbero il premio Nobel per la pazienza avuta in questi anni, adesso la musica è cambiata: è bastato dire qualche no, otterremo così qualche sì per l’Italia”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MOSCOVICI: “SALVINI SBAGLIA SU MIGRANTI”
Pierre Moscovici è chiaro: “Matteo Salvini sbaglia su migranti”. Il commissario Ue ha fatto il punto della situazione sulla crisi migratoria e sul ruolo che interpreta l’Italia per via del ministro dell’Interno, ovvero il segretario federale della Lega. “Capisco che l’Italia attenda solidarietà da parte dei Paesi vicini, solidarietà economica e anche sui migranti. La risposta però non può essere la chiusura delle frontiere e il nazionalismo, la stigmatizzazione di alcune popolazioni”, ha sottolineato Pierre Moscovici, che ha successivamente evidenziato che “la risposta deve essere quella di creare insieme una politica europea dell’asilo e dell’accoglienza dei rifugiati: è il motivo per cui dobbiamo essere responsabili e solidali”. Il funzionario dell’Unione Europea ha poi commentato ciò che si attende dal nostro Paese e sulla linea che il governo Conte dovrebbe adottare: “Aspetto che dall’Italia non parta un messaggio di chiusura, bensì di inclusione in un insieme comune”.
PIERRE MOSCOVICI SUI ROM
Pierre Moscovici ha poi parlato delle dichiarazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini sul tema immigrazione e della sua decisione di chiudere i porti: “Io suo messaggio, a mio avviso, non è quello giusto: preferire il ripiegamento su se stessi rispetto all’apertura al mondo vuol dire voltare le spalle alla tradizione di ospitalità iscritta nei valori della nostra storia”. E sottolinea: “Non sono qui per fare politica: va il messaggio che soggiace dietro al gesto di Matteo Salvini, gli Stati membri non possono lasciare l’Italia da soli di fronte alla crisi migratoria”. Infine, una battuta sull’obiettivo di effettuare un censimento sui rom in Italia: “Commentare questa o un’altra dichiarazione scioccante o raggelante, interferendo negli affari interni di un Paese, può essere una tentazione a cui è difficile resistere ma resisterò con tutte le mie forze. La commissione dell’Unione europea eserciterà le sue competenze con le regole di cui dispone. Ci sono regole in materia economica e finanziaria ma anche per ciò che concerne lo stato di diritto: sono le regole comuni e tutti le devono rispettare”.