Alessandro Di Battista si scaglia contro il Partito democratico. Dall’altra parte del mondo, l’ex deputato del MoVimento 5 Stelle ha commentato soddisfatto la nascita del governo con la Lega e punzecchiato i dem, scesi in piazza a difesa della Costituzione. «Loro che con leggi indegne hanno distrutto i diritti sociali degli italiani» ha scritto su Facebook. Nel suo lungo post Di Battista dice di essere allegro nell’assistere, seppur a distanza, agli attacchi degli avversari politici. «Godo guardando PD e Forza Italia. Hanno fatto una legge elettorale oscena per stare ancora una volta dalla stessa parte e dalla stessa parte in effetti ci stanno. Ma non al governo, stanno insieme all’opposizione. Che goduria!». Il tempo dell’esultanza però deve durare poco: «Lasciamoli nell’oblio mentre mangiano i pop-corn (sperando che non si strozzino)». Per Di Battista la priorità è un’altra: bisogna realizzare concretamente i punti del programma, «non toccando i diritti civili conquistati ma occupandoci adesso di quelli economici e sociali smantellati».
DI BATTISTA CONTRO PD E FORZA ITALIA
Alessandro Di Battista assiste dall’America alla nascita del governo M5s-Lega. Nonostante la lontananza, l’ex deputato pentastellato continua a dare suggerimenti al capo politico Di Maio: «Possiamo partire immediatamente dal salario minimo orario tanto caro a Luigi». Il suo nuovo post su Facebook nasce però dalla necessità di difendere il nuovo esecutivo dagli attacchi. Di Battista si rivolge ai «soliti intellettuali “falce e cachemire”» e si chiede dove fossero «quando l’ex-Presidente Boldrini, tra un “bella ciao” e un altro, applicava la ghigliottina in Parlamento azzittendo l’opposizione e favorendo un regalo miliardario di denaro pubblico alle banche private». L’ex deputato M5s fa riferimento anche a Matteo Renzi e al suo tentativo di «abolire non il Senato ma il voto dei cittadini», oltre che alla fiducia alle due leggi elettorali (Italicum e Rosatellum), «esattamente come fece Mussolini nel 1923».
Per Di Battista «Ieri, come oggi del resto, costoro stavano dalla parte sbagliata della storia». Ammette di provare soddisfazione «nel vederli gonfi di livore», si compiace «nel vederli persi, alla ricerca di un punto di riferimento di potere che non c’è più». Il loro errore? «Quando hanno avuto la possibilità di schierarsi l’hanno fatto con chi procurava ingiustizie, non con chi le pativa». Di Battista sostiene che questa scelta si sia rivelata decisiva anche per il successo del M5s: «Esulto nel vederli attaccare in modo scomposto questo governo continuando con le loro menzogne, quelle stesse menzogne che hanno lanciato la nostra ascesa e determinato il loro fracasso».