L’annuncio di Sergio Marchionne riguardo la svolta elettrica di Fca ha trovato subito la replica di Luigi Di Maio, neo ministro del Lavoro del governo M5s-Lega. In una diretta Facebook, il leader politico pentastellato ha fatto il punto della situazione sul lavoro che lo attende: “Dobbiamo fare in modo che ci sia lavoro per chi non ce l’ha, che ci sia dignità per chi ha lavori sottopagati e iperprecari, abbiamo bisogno di mandare in pensione chi ha lavorato una vita e creare lavoro per chi dà lavoro, commercianti,imprenditori e professionisti”. E continua: “Da questi ministeri partono i nostri cavalli di battaglia: via spesometro, redditometro e spese di settore. Dobbiamo portare avanti politiche industriale come Paese che ci consentano di dare più lavoro alle aziende, tutto il mondo dell’energia. Ad esempio gli investimenti dell’auto elettrica: mi ha fatto sapere piacere che Fca con Marchionne investirà diversi milioni nell’auto elettrica, è un cambio di pensiero che accolgo con entusiasmo. Possiamo lavorare a quel milione di auto elettriche con la principale azienda automobilistica del Paese”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



MARCHIONNE PUNGE DI MAIO

Sergio Marchionne punge Luigi Di Maio: “E’ di Pomigliano e non usa Fiat”, questa la stoccata dell’amministratore delegato di Fca al leader politico del Movimento 5 Stelle e nuovo ministro del Lavoro. Protagonista del profondo rinnovamento della Fiat, il dirigente d’azienda italiano naturalizzato canadese ha lanciato una frecciatina nei confronti dell’esponente pentastellato nativo di Pomigliano, dove è presente un importante stabilimento della Fiat: “Ho notato in tv l’altro giorno – le sue parole a margine del Capital markets day – Di Maio che andava in giro con una Renault. Mi stavo domandando quale parte dello stabilimento di Pomigliano la produce. Non credo che la facciamo noi”. Ha poi proseguito Marchionne, come riportato da Diario del Web: “Uno che nasce a Pomigliano con uno stabilimento di quelle dimensioni là vicino a casa… Io sarei andato in giro con una Panda dalla mattina alla sera”.



SERGIO MARCHIONNE SUL NUOVO GOVERNO

L’amministratore delegato di Fca ha poi commentato la nascita del nuovo governo M5s-Lega, guidato da Giuseppe Conte: “C’è un nuovo esecutivo ed è già un passo in avanti. Noi siamo sempre stati filogovernativi: voi scegliete, noi ci adattiamo”. Un no comment invece sul nuovo ministro dell’economia, il professore Giovanni Tria: “Non lo conosco, non posso esprimere una opinione”. Ieri Marchionne ha illustrato il nuovo piano industriale di Fiat Chrysler e, come riportato da Il Fatto Quotidiano, ha una idea ben precisa su ciò che dovrà fare la Fiat nel prossimo periodo: attuare quanto fatto negli ultimi due anni sugli Stati Uniti, ovvero riconvertire le fabbriche del gruppo a una produzione che garantisca maggiori margini. E molto dipenderà anche dal lavoro del nuovo governo, nel cui contratto stipulato non è presente in maniera sufficiente il piano legato all’industria. Nonostante ciò, Marchionne è sempre più intenzionato a seguire un piano di riconversione industriale e la potenza della sua azienda nel nostro Paese potrebbe avere sviluppi da monitorare con grande attenzione…