Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, conferma la linea tracciata negli ultimi tempi, mettendosi di traverso al nuovo governo composto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega. L’ex Premier si è sempre opposto ai grillini in campagna elettorale e non, ed ha di fatto ribadito la propria posizione in un messaggio che è stato diffuso quest’oggi dalle reti Mediaset. In occasione della Festa della Repubblica di oggi, 2 giugno, il Cavaliere ha spiegato: «Siamo in un momento particolarmente difficile – le parole riportate da TgCom24.it – c’è una formula di governo inedita e contraddittoria, non scelta dagli italiani col voto che deve condividere valori e programmi opposti all’insegna del populismo». Quindi il numero uno dei forzisti sottolinea la posizione europea del proprio partito: «Noi siamo per l’Europa, garante di pace negli ultimi 70 anni dopo due Guerre mondiali».
“VOTEREMO NO ALLA FIDUCIA AL GOVERNO”
Si preannuncia un periodo di ferma opposizione per la squadra guidata dall’imprenditore milanese, che ricordiamo, è tornato candidabile da poche settimane dopo la sentenza di riabilitazione del tribunale di Milano: «Forza Italia – prosegue Berlusconi – sarà molto rigorosa nell’opporsi a tutto quello che riteniamo non positivo per l’Italia e gli italiani. Ci opporremo al pauperismo, al giustizialismo, ad ogni atto che metta in pericolo i conti pubblici, il ruolo internazionale del nostro Paese, il lavoro e il risparmio degli italiani, la nostra libertà. Per questo noi non possiamo che votare ‘no’ alla fiducia a questo Governo». Quindi un commento finale sulla Festa della Repubblica, che quest’anno, come spiega il Cavaliere, cade in un momento particolare per la nostra nazione: «Al termine della crisi politica e istituzionale più complessa del dopoguerra». Silvio Berlusconi si è sempre opposto nelle scorse settimane al governo di coalizione con Di Maio, con la speranza che Salvini lo seguisse, ma alla fine la Lega ha optato per l’unione con i 5 Stelle, voltando di fatto le spalle a Forza Italia e facendo così crollare la coalizione del centro destra.