Giovanni Tria, “Calo del debito prima di tutto”: primo intervento alla Camera per il ministro all’Economia del Governo Giuseppe Conte composto da Movimento 5 Stelle e Lega. Il Parlamento a votato a favore sulle risoluzioni al Def, 330 voti a favore a Montecitorio e 166 al Senato, e Tria ha sottolineato che “è bene non mettere a repentaglio la discesa del rapporto tra debito e Pil, poiché rappresenta una condizione necessaria per rfinrozare la fiducia dei mercati, che è imprescindibile per la tutela delle finanze pubbliche, dei risparmi dei cittadini italiani e per la stabilità della crescita economica”. Domani, come sottolineato da Il Sole 24 Ore, il Ministro sarà all’Eurogruppo e una fonte tecnica di Bruxelles ha accolto con benevolenza le parole di Tria: “Siamo felici di quanto ha detto il ministro, ma si parlerà di flessibilità solo quando ci sarà un bilancio”.
“CALO DEL DEBITO ESSENZIALE”
“L’impegno sul debito è essenziale ed è condizione di forza per rivendicare per l’Italia e per l’Europa tutta, come una svolta – sottolinea Il Fatto Quotidiano – la decisione di considerare le spese per investimenti diversamente dalla spesa corrente: una scelta per cui i tempi sono ormai maturi”, un altro passaggio delle dichiarazioni del ministro Giovanni Tria. E il tema della flessibilità è molto delicato, con il capo del Tesoro che ha sottolineato che lo scenario del rapporto deficit-Pil sarà oggetto di una riflessione seria in sede di predisposizione del quadro programmatico”, in collaborazione con l’Unione Europea. Sarà individuato il percorso più adatto, sempre nel rispetto degli impegni europei e delle norme nostrane: ieri Pierre Moscovici, commissario agli affaric economici dell’Ue, aveva ricordaot che l’Italia è il paese che più ha beneficiato di grande flessibilità”.