Il lavoro domenicale ha i giorni contati? Possibile, anche se non é certo. Lo ha fatto capire il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio. Rispondendo ad una domanda fattagli fuori dal Mise da un rappresentante di alcuni lavoratori, il leader del Movimento 5 Stelle ha parlato così della domenica: «È possibile che il nuovo governo – si legge su RaiNewsriveda il decreto Monti che ha liberalizzato il lavoro domenicale». Di Maio ha quindi aggiunto: «Io ho preso il treno in corsa, ci sono tanti problemi, di chi lavora ma anche dei datori di lavoro. Dobbiamo cercare di seguire un filo conduttore, combattere la precarietà, eliminare lo sfruttamento».



UNA QUESTIONE SPESSO D’ATTUALITA’

La questione del lavoro domenicale è spesso e volentieri d’attualità, visto che sono molteplici le associazioni che lamentano uno sfruttamento eccessivo del lavoro sia la domenica, quanto durante i giorni festivi, periodi in cui il lavoratore di turno dovrebbe stare con la propria famiglia o comunque riposarsi. Altra argomento di discussione trattato da Di Maio, il rapporto fra il pubblico e il privato, in particolare, i mancati pagamenti della p.a. nei confronti delle ditte, che spesso e volentieri obbligano i piccoli-medi imprenditori a fallire. «Il governo – dice il grillino – dà massima priorità alla necessità di sbloccare il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso i privati, anche attraverso garanzie di Cassa depositi e prestiti». A breve verrà quindi nominato il nuovo management di Cdp, «Così – conclude Di Maio – riusciamo a rimettere in moto tutti i meccanismi di rapporto pubblico privato».

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