Rom, Matteo Salvini: “Non mollo”. Continua sulla sua strada il ministro dell’Interno e vice-presidente del Consiglio, finito nell’occhio del ciclone per l’ultima proposta: fare un censimento tra il popolo rom. Le associazioni dei nomadi hanno protestato animatamente, mentre il clan dei Casamonica lo ha avvertito con un “con noi riga dritto”, senza dimenticare le accuse delle forze di opposizione. Nonostante ciò, il leader della Lega è stato chiaro: “non mollo”. E ha sottolineato che più che di una schedatura, si tratta di “censimento, verifica, ricognizione: io lo chiamo rispetto del codice civile e penale”. Il segretario federale del Carroccio ha evidenziato che i campi rom “non sono la priorità del Paese”, avendo sulla propria scrivania “dossier più importanti su immigrazione, sicurezza, lotta alla mafia e corruzione”. Ma non ha intenzione di mollare di un centimetro: “In futuro lavoreremo con i sindaci, tenendo presente che questo tipo di controlli esistono ovunque da anni, portati avanti da amministrazioni di qualsivoglia colore politico”.
BEPPE SALA CONTRO MATTEO SALVINI
Protagonista di una intervista social, il Sindaco di Milano Beppe Sala ha fatto il punto sulla vicenda rom e immigrazione. L’esponente del Partito Democratico, da due anni alla guida del capoluogo lombardo, ha sottolineato che “al momento ufficialmente abbiamo cinque campi rom. La premessa è che anche l’Europa dice che non ci dovrebbero essere campi rom ma dire che li cancelliamo non è facile”. Il concetto di campo rom “dovrebbe essere superato ma certamente oggi non sono in grado di dire che soluzione abbiamo. Per essere precisi si dovrebbe cominciare soprattutto da quegli insediamenti che sono abusivi e che danno molto fastidio alla popolazione”. In netto contrasto con il pensiero di Matteo Salvini, che ha offerto il suo aiuto per lo sgombero delle case occupate in zona San Siro, Beppe Sala ha poi sottolineato: “Chiedo un confronto tecnico sulle questioni, con i proclami non si va da nessuna parte”.