La proposta di Matteo Salvini di censire rom e nomadi in Italia ha scatenato una bufera di polemiche. La sinistra lo attacca da giorni, l’irritazione della Chiesa è ormai evidente, ma Roberto Bernasconi, direttore della Caritas di Como, è andato ben oltre l’attacco. «Mi fa ribrezzo, allontanerei queste persone dal genere umano», ha dichiarato a Comozero.it. Il responsabile della Caritas, che ha precisato di parlare a titolo personale, ha espresso tutta la sua sofferenza per le parole del ministro dell’Interno: «Sto male, molto male in questo momento. Chi vive il Vangelo non può che soffrire. Non sono cose degne di una nazione civile, degne di nessun uomo o donna. Chi urla in questo modo è privo di idee. La politica nasce dal ragionamento, dal pensiero». Non si è fatta attendere la replica di Salvini, che ha scelto il suo profilo Facebook per replicare. Ma il leader della Lega lo ha fatto in maniera tutt’altro che polemica. Ha scelto infatti la strada dell’ironia: «Gli voglio bene lo stesso!».
“SALVINI MI FA RIBREZZO, LO ALLONTANEREI DAL GENERE UMANO”
Reazione soft di Matteo Salvini alle dure parole di Roberto Bernasconi. Il direttore della Caritas di Como definisce « agghiacciante» quanto ha dichiarato il ministro dell’Interno. «Ci avvicina a quello che è accaduto subito dopo la prima guerra mondiale, quando si teorizzò la razza» ha aggiunto il responsabile della Caritas. Poi ha spiegato: «Credo il ministro per primo dovrebbe sapere che non esiste sangue puro. Nessuno di noi ne ha, lui nemmeno». Il riferimento al nazismo e a Hitler è velato, ma comunque chiaro. Peraltro anche De Magistris ha accusato Salvini di essere «come Hitler». Bernasconi ha proseguito: «Si chiama anche nazismo o fascismo o comunismo esasperato. La Storia restituisce molti nomi e non vorrei l’Italia si avvicinasse a quanto accade in alcuni Paesi dell’America Latina». Il commento del referente della Caritas ha subito fatto discutere per i toni con i quali ha replicato ad una posizione di per sé giù dura.