Perché Salvini, Di Maio e Conte non si telefonano, così si evitano le figuracce e le polemiche in pubblico? Ma è semplice, si risponde il vostro Yoda: perché ci sono ancora i ballottaggi, e fare la voce grossa sui temi forti della campagna elettorale porta voti, come sembrerebbero dimostrare i sondaggi secondo i quali la Lega avrebbe superato di un punto i 5 Stelle (a livello nazionale). La parola del giorno ieri è stata “censimento”. Salvini voleva censire i rom, una delle spine nel fianco per molti cittadini nelle periferie, ma Di Maio e Conte gli hanno chiarito che farlo su base etnica sarebbe incostituzionale. Allora Salvini ha dirottato rapidamente sui bambini dei campi rom, con lo scopo di tutelare il loro diritto alla scuola. Ma a Di Maio non va giù di lasciare solo al collega vicepremier l’argomento censimento, allora lancia un’idea ancora più incostituzionale: schedare i raccomandati dai partiti nella pubblica amministrazione e in particolare nella Rai. 



Subito ha strillato con orrore il piddino Anzaldi, che di raccomandazioni Rai se ne intende molto. Oltre che a telefonarsi, i due non potrebbero prima sentire quel vaso di coccio che sta in mezzo a loro, che oltre ad essere molto più elegante e poliglotta di loro due, è anche un avvocato assai preparato? Ce l’hanno a portata di mano e non lo sfruttano? 



Tra l’altro i due, a parere del vecchio Yoda, spesso hanno ragione, esprimono il sentiment più diffuso della popolazione, ma lo fanno sbagliando i toni e anche la grammatica costituzionale. Giorni fa, Yoda ha visto un commento, forse di Marcello Veneziani, ma non ricorda bene — ah gli anni! — nel quale si diceva che se solo i nuovi arrivati al potere si dedicassero a mettere in pratica una piccola parte del sistematico spoil system operato dalla sinistra in tanti anni, alla Rai dovrebbero cambiarli tutti. 

Ma Yoda pensa che non ci sia bisogno di alcun censimento: in viale Mazzini e a Saxa Rubra c’è già una corsa sfrenata a salire sul carro del vincitore. Basta uno per tutti: Freccero, ritenuto già in quota della sinistra per tanti anni, ora si dichiara apertamente “populista”. Yoda l’ha già detto un’altra volta, ma repetita juvant: “Viva la Franza, viva la Spagna, purché se magna”.