Continua a tener banco il caso della nave Lifeline, che ancora non conosce il porto in cui potrà attraccare. Mentre l’imbarcazione Ong attende segnali da chi di dovere, continua il botta e risposta a distanza tra il ministro dei trasporti Danilo Toninelli e il ministro dell’Interno di Malta Michael Farrugia, con quest’ultimo che ha risposto alle accuse del pentastellato affidandosi a Twitter: “Danilo Toninelli dovrebbe stare ai fatti. Il soccorso è avvenuto nell’area di ricerca e soccorso della Libia, tra la Libia e Lampedusa. L’operazione è coordinata dall’Italia. Malta non è coinvolta”. E sulla nave, ha commenta: “Adesso è ferma in acque internazionali, rischiando una situazione delicata. Dice di battere bandiera olandese. L’Olanda dice che è semplicemente una registrazione come imbarcazione da diporto”. Post che è stato poi ripreso e condiviso anche dal premier Joseph Muscat sul proprio profilo Twitter. (Aggiornamento Jacopo D’Antuono)
IL NO DI MALTA
Nonostante l’appello di Salvini al governo maltese affinché “apra i porti” alla Lifeline, la neve con a bordo oltre 200 migranti, la risposta di Malta è arrivata e non era certamente quella attesa dalla Capitaneria di porto italiana. A riferirlo tramite la pagina Facebook è stato il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Danilo Toninelli: “Il centro di coordinamento dei soccorsi di La Valletta ha rifiutato, con la nota ufficiale che pubblichiamo in calce, qualsiasi tipo di intervento, se non il soccorso mirato a pochi casi di prima emergenza”. Secondo il ministro, per Malta quello della nave Ong rappresenta “un caso post-SAR, dunque non di imminente pericolo. Assurdo, dato che stiamo parlando di una nave con un carico circa cinque volte superiore le proprie effettive capacità”. Toninelli ha tuttavia ribadito come l’imbarcazione stia navigando verso Nord ma risulta ferma in acque SAR maltesi. Quindi ha criticato la “disumanità di Malta” definendola “lo specchio dell’atteggiamento dell’Europa” ed ha ritenuto i maltesi senza alcuna giustificazione per il loro atteggiamento, auspicando nell’intervento dell’Europa in merito alla disumanità di Malta “per salvare ora i migranti di Lifeline e in futuro per scongiurare le partenze dei barconi della morte”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
TONINELLI: “SAREI SCONVOLTO DA DISUMANITÀ”
Rischia di essere un nuovo caso Aquarius, quello della nave Lifeline che attende di capire dove e come attraccare. Il ministro dei trasporti Danilo Toninelli ha già ribadito in più occasioni il rischio sequestro dell’imbarcazione della Ong: “Se la nave Ong Lifeline non andasse verso il porto di Malta, cosa che dovrebbe e deve fare per il senso di umanità e per il rispetto del diritto del mare, verrà immediatamente sequestrata”, ha dichiarato a Tgcom24. Il ministro ha ribadito che Malta, di fatto, rappresenta ad oggi il porto più vicino e sicuro ed ha tuonato: “Come cittadino italiano, come ministro infrastrutture e trasporti e come cittadino europeo sarei sconvolto dalla disumanità di Malta nel caso in cui non accogliesse”. Salvini chiaramente anche in questo caso ha esposto il suo pensiero sul destino dell’imbarcazione e del suo equipaggio accendendo anche la polemica con la Francia sul tema dell’emergenza migranti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL GIALLO DELLA SMENTITA: “MAI ARRIVATA RICHIESTA”
Continua a regalare colpi di scena la vicenda con protagonista la nave Lifeline, imbarcazione Ong che ha recentemente soccorso 239 migranti. Il Viminale, come confermato attraverso Twitter, ha chiesto a Malta di fare attraccare la nave in questione nei propri porti: «La nave fuorilegge Lifeline è ora in acque di Malta – la nota pubblicata sul social network – col suo carico di 239 immigrati. Per sicurezza di equipaggio e passeggeri abbiamo chiesto che Malta apra i porti. Chiaro che poi quella nave dovrà essere sequestrata, ed il suo equipaggio fermato. Mai più in mare a trafficare». Peccato però che tale richiesta non sembrerebbe mai essere arrivata in via ufficiale a Malta, per lo meno, stando a quanto riferito da alcune fonti governative a Malta Today: «Malgrado la retorica di Salvini – la smentita giunta da La Valletta – né la Lifeline né il coordinamento di Roma hanno trasmesso a Malta una richiesta formale di accogliere la nave». Un vero e proprio giallo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CHIESTO ATTRACCO A MALTA
Arrivano importanti novità sulla nave Lifeline, con la capitaneria italiana che ha chiesto l’attracco a Malta. L’indiscrezione è di Repubblica, che cita alcune fonti del Governo: questa mattina sia il ministro dell’Interno Matteo Salvini che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli hanno chiesto a La Valletta di aprire i suoi porti. La richiesta della capitaneria nostra è ora ufficiale, con il ministero degli esteri della Spagna che è contatto con i colleghi di Malta, Italia e Francia per risolvere l’intricata situazione. “Un aereo dell’agenzia europea Frontex si sta recando verso l’area in cui si trova la Lifeline. Benvenuta Europa! Una volta verificato che la nave si trova in acque maltesi, Frontex farà partire una richiesta a Malta perché apra i porti. E Malta non potrà tirarsi indietro”, le parole di Toninelli che ha sottolineato che la richiesta è arrivata ancor prima da Frontex. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ONG: “SIAMO OLANDESI, CI SONO PROVE”
Prosegue la querelle a distanza fra l’Italia e la nave della Ong Lifeline con a bordo 239 migranti. Nelle scorse ore sono usciti allo scoperto più volte il ministro dell’Interno, Salvini, e quello delle Infrastrutture, Toninelli, parlando di nave illegale perché battente una bandiera, quella olandese, che in realtà non troverebbe conferma, come spiegato dall’ambasciata orange in Italia. In realtà la nave sarebbe realmente originaria dei Paesi Bassi, e ad annunciarlo sarebbe stata la stessa Lifeline attraverso un Tweet pubblicato poco fa: «La nostra nave batte bandiera olandese». La Ong mostra una conferma di registrazione presso il porto di Amsterdam risalente allo scorso 19 settembre 2017. Lifeline fa inoltre fatto sapere che il salvataggio dei migranti di giovedì è avvenuto in acque internazionali, quindi, la stessa organizzazione non governativa avrebbe agito nel pieno rispetto delle regole marittime. Ora si attende la replica del governo italiano. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMMENTO DI GIORGIA MELONI
La questione della nave Ong Lifeline sta continuando a fare discutere. Matteo Salvini ha chiesto l’apertura del porto di Malta, una visione contrastata in parte dalle indicazioni del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha commentato così su Twitter: “La #Lifeline in barba a ogni regola ha effettuato il suo carico di 400 persone. Evidentemente le ong non rinunciano al loro ruolo di scafisti di fatto. Ora è più che mai indispensabile che il Governo Conte il 28-29 giugno chieda all’Ue il #BloccoNavaleSubito”, Sulla stessa linea d’onda la collega di partito Daniela Santanchè: “Mi chiedo e vi chiedo: ma perché queste #ong possono agire contro ogni legge, nazionale e internazionale? Non è ora di ripristinare lalegalità davanti alle nostre coste? #Lifeline”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SALVINI: “NAVE ILLEGALE”
La nave della Ong tedesca Lifeline è in acque maltesi: questa notte i volontari dell’associazione non governativa prestato soccorso ad un altro gommone in difficoltà incontrato lungo la rotta e il numero di migranti è salito a 239. Restano ancora dei dubbi sulla destinazione, con il ministro dell’Interno Matteo Salvini che questa mattina ha esposto il piano di azione da seguire e ha chiesto a Malta di aprire i porti: “La NAVE FUORILEGGE Lifeline (Ong tedesca che usa finta bandiera olandese e mi diede del “fascista”) è ora in acque di Malta, col suo carico illegale di 239 immigrati. Per la sicurezza di equipaggio e passeggeri abbiamo chiesto che Malta apra finalmente i suoi porti. Chiaro che poi quella nave dovrà essere sequestrata, ed il suo equipaggio fermato. Mai più in mare a trafficare, mai più in Italia”. Al centro delle polemiche per la linea guida scelta in queste prime settimane, il segretario della Lega ha ringraziato i suoi sostenitori: “Sento il Popolo vicino, grazie per l’affetto!”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SCONTRO TONINELLI-SALVINI
La nave della Ong Lifeline ha soccorso 224 migranti a nord delle coste libiche ma attenzione alle possibili liti diplomatiche per l’Italia. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato che non avrebbe mai attraccato in un porto nostrano, ma come evidenziato dal Corriere della Sera è giunto un parere discordante dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. L’esponente del Movimento 5 Stelle ha infatti annunciato che l’Italia “salverà le vite umane della Lifeline, ma subito dopo sequestreremo la nave”. E poi la vicenda diplomatica con l’Olanda, con il segretario della Lega che ha sottolineato che spettasse all’Aja soccorrere i migranti. Scenario smentito dagli olandesi: “la nave non è nostra, l’Italia lo sa bene”. Attesa una soluzione definitiva nelle prossime ore, ma le posizioni di Salvini e Toninelli appaiono discordanti: una novità rispetto al caso Aquarius… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“NAVE ILLEGALE”
Il giallo della Lifeline è stato, per lo meno in parte, risolto. La nave della Ong tedesca battente bandiera olandese, sbarcherà in Italia con i suoi 224 migranti soccorsi questa mattina. La nave, però, come riporta La Repubblica, verrà sequestrata perché stando a quanto comunicato dall’ambasciata olandese al governo italiano, batte bandiera olandese in maniera illegale. A dare notizia praticamente in diretta, è stato il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, attraverso Facebook. L’esponente del governo si era già fatto sentire stamattina, così come il ministro dell’interno, Salvini, alzando le barricate nuovamente nei confronti delle Ong, a cominciare appunto dalla Lifeline. Toninelli ha chiesto l’avvio di un’indagine da parte della guardia costiera per verificare le reali provenienze dell’imbarcazione, a cui ha appunto risposto la stessa Olanda. Si è quindi deciso di accogliere i migranti a bordo dei mezzi navali italiani, per salvare le vite di quei poveretti, «Ma la Lifeline – ha annunciato Toninelli – batte una bandiera illegale e dunque non può navigare in acque internazionali. Quindi a questo punto la sequestreremo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
UN NUOVO CASO AQUARIUS?
Un nuovo caso Aquarius sta nascendo in queste ore con protagonista l’ennesima nave Ong. La protagonista è l’imbarcazione dell’organizzazione non governativa Lifeline, che è intervenuta al largo delle coste libiche per salvare circa 300/400 migranti a bordo di un gommone. Una volta effettuati i soccorsi, la nave ha chiesto aiuto alla guardia costiera italiana e ai mercantili nella zona, e per ora, come riferito da Il Secolo XIX, si sarebbe mossa solamente una motovedetta da Tripoli. «Ci aspettiamo – dicono dalla ong – comportamento professionale e che le forze libiche rispettino la legge internazionale», ma il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sembrerebbe pensarla in maniera differente. Attraverso un video su Facebook ha replicato così all’imbarcazione salva-migranti, accusata tra l’altro di aver agito contro il rispetto delle leggi internazionali: «Avete fatto un atto di forza non ascoltando la Guardia costiera italiana e libica? Bene, questo carico di esseri umani ve lo portate in Olanda, fate il giro un po’ largo. Le navi di queste pseudo-Ong non toccheranno più il suolo italiano». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TONINELLI SULLA NAVE ONG LIFELINE
Non solo Tav e Terzo Valico sulla scrivania di Danilo Toninelli. In qualità di ministro delle Infrastrutture, infatti, spetta proprio all’esponente governativo del M5s dire la sua sull’opportunità di concedere o meno l’attracco delle navi Ong cariche di migranti nei porti italiani. Così come avvenuto per Aquarius, Toninelli sembra condividere l’approccio di Matteo Salvini anche sulla nuova vicenda Lifeline che rischia di alimentare un nuovo scontro diplomatico tra l’Italia e la comunità internazionale. Toninelli ha spiegato su Facebook il suo punto di vista sulla questione:”È notizia di queste ore che la nave Ong Lifeline sta agendo in acque libiche fuori da ogni regola, fuori dal diritto internazionale. Hanno imbarcato circa 250 naufraghi senza avere i mezzi tecnici per poter garantire l’incolumità degli stessi naufraghi e dell’equipaggio. Non stanno collaborando con la guardia costiera Libica che, dalle prime informazioni acquisite, stava intervenendo per salvare i migranti e riportarli su suolo libico. Operazione di sua stretta competenza, trattandosi di eventi accaduti in mare libico. Non abbiamo nulla contro le ONG ma siamo e continuiamo ad essere per il rispetto della legalità. Soprattutto quando si parla di vite umane. A ciò va aggiunto – prosegue Toninelli – che ad oggi non abbiamo ancora riscontri sull’effettiva appartenenza all’Olanda della nave ONG Lifeline, come anche della Seefuchs, che pure batte bandiera dei Paesi Bassi. Per questi motivi sono costretto a chiedere alla Guardia Costiera italiana di avviare un’indagine di bandiera per verificare l’effettiva corrispondenza tra il vessillo battuto dalla nave e l’appartenenza a quella stessa nazionalità. Vi terrò aggiornati sugli sviluppi, ma di certo vi anticipo che il diritto del mare non permette la navigazione a navi non regolari”. (agg. di Dario D’Angelo)
TONINELLI, “ACCORDO SULLA TAV DA RIDISCUTERE”
Tav, Danilo Toninelli: “Vogliamo ridiscutere l’accordo”. La linea ad alta velocità Torino-Lione ha bisogno di una revisione secondo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha sottolineato la necessità di rivedere anche la fattibilità di tutte le grandi opere in corso di realizzazione dal punto di vista della sostenibilità economica e soprattutto ambientale. Intervenuto nel primo question time alla Camera da ministro, l’esponente del Movimento 5 Stelle ha analizzato: “Ci impegniamo a discutere di nuovo integralmente il progetto nell’applicazione tra Italia e Francia”, interrogato dal Partito Democratico. Il ministro ha sottolineato che “su questa direttrice non si è verificato il previsto incremento del traffico di merce, presupposto fondamentale dell’opera come confermato anche il commissario di governo”. Come sottolineato da Il Fatto Quotidiano, il governatore del Piemonte Chiamparino invece ha affermato che la riduzione delle merci sulla Torino-Lione è “dovuta sia al fatto che nell’attuale tunnel passano solo treni che, per lunghezza e dimensione, sono sempre più marginali nel trasporto merci, sia alla rilevante questione di sicurezza: le vie di fuga sono a distanza di 7 km l’una dall’altra, e mancano anche gli impianti di aerazione”.
TONINELLI SUL TERZO VALICO
Tav Torino-Lione ma non solo: un altro dossier scottante sul tavolo del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture è quello del Terzo Valico dei Giovi, che dovrebbe collegare Genova e Tortona. “Servono ulteriori valutazioni costi-benefici e deve essere chiaro che le opere devono essere condivise con le istituzioni locali e con i cittadini, dando ampio risalto alla trasparenza; i cittadini devono sentirsi tutelati dall’azione del governo”, l’analisi di Danilo Toninelli. Il pentastellato, scelto da Giuseppe Conte per il Governo M5s-Lega, ha infine analizzato la questione alta velocità a Firenze: “Stiamo parlando di un’opera vista da molti come molto impattante dal punto di vista delle bellezze storiche e naturalistiche dell’area – riporta Il Fatto Quotidiano – Un’opera che consentirebbe un risparmio di tempo sulla tratta Roma-Milano di appena cinque minuti, secondo calcoli diffusi ampiamente. Stando a uno studio di Rfi, datato 2016, la nuova stazione, data la sua posizione, sarebbe usata dal 15 per cento di viaggiatori in meno rispetto a Santa Maria Novella e la potenziale riduzione di viaggiatori Av sarebbe del 10 per cento”.